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Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.
venerdì 23 marzo 2007
L'ESA pubblica le prime immagini animate della distribuzione dei gas a effetto serra
L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato i primi filmati che mappano la distribuzione atmosferica globale del biossido di carbonio (CO2) e del metano (CH4), due gas a effetto serra molto potenti, considerati tra i principali responsabili del cambiamento climatico globale. Le mappe si basano su tre anni di osservazioni effettuate da SCIAMACHY (Scanning Imaging Absorption Spectrometer for Atmospheric Chartography, spettrometro ad assorbimento per scansione di immagini destinato alla cartografia atmosferica), il primo sensore spaziale in assoluto in grado di misurare i gas serra direttamente fino alla superficie terrestre. SCIAMACHY fa parte degli strumenti relativi alla chimica atmosferica a bordo del satellite ENVISAT dell'ESA. Il suo compito consiste nell'osservare il modo in cui la luce solare viene trasmessa, riflessa e dispersa dall'atmosfera o dalla superficie del nostro pianeta. Tali informazioni vengono poi utilizzate per fornire dati sulla distribuzione di importanti elementi costitutivi dell'atmosfera, quali biossido di carbonio e metano, responsabili dell'assorbimento o della dispersione della luce, nonché della riflettenza spettrale della superficie terrestre. Gli scienziati ritengono che tali mappe colmeranno importanti lacune della nostra conoscenza sulla distribuzione dei gas a effetto serra in tutto il pianeta. "Raffrontando i risultati del modello con le osservazioni satellitari (ipotizzando che la maggior parte delle differenze sia principalmente dovuta alle lacune della nostra conoscenza attuale che è stata inclusa nel modello), il modello viene aggiornato continuamente fino a essere in grado di riprodurre le osservazioni satellitari nella maniera più precisa possibile", ha dichiarato Michael Buchwitz dell'Istituto di fisica ambientale (IUP) dell'Università di Brema (Germania). Il dottor Buchwitz è uno degli scienziati impegnati nell'elaborazione delle mappe. "Su queste basi continuiamo a migliorare il modello e la nostra conoscenza della natura", ha aggiunto. I dati, raccolti da SCIAMACHY tra il 2003 e il 2005, hanno già aiutato l'équipe di Brema a migliorare la precisione degli algoritmi elaborati. I dati del sensore hanno inoltre consentito agli scienziati di distinguere tra le colonne di CO2 prodotte dall'uomo, ad esempio bruciando combustibili fossili, e il gas presente in natura. Le mappe contribuiranno presumibilmente a fare più chiarezza sulle diverse fonti e serbatoi di metano. Le mappe saranno inoltre fondamentali per aiutare gli scienziati a monitorare attentamente gli sforzi dei governi volti a soddisfare gli obiettivi in materia di emissioni.
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