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domenica 1 dicembre 2019

Sulla tranvia di Firenze, i costi ambientali ed economici


Tramvia, I viali del Poggi patrimonio culturale come Colosseo o p.zza Signoria. I cambiamenti strutturali per legge li deve autorizzare il ministero

Gli alberi di viale Matteotti, i sottopassi, il ponte da Verrazzano, lo sferraglio delle vetture sono punti importanti da tener presente  per i rispetto del tessuto storico della zona. Palazzo vecchio gioca sull’obiettivo di rispettare l’aspetto paesaggistico. Per indorare la pillola che non ha niente a che vedere con l’abbattimento delle piante di viale Matteotti e con gli altri problemi. Questa premessa non significa andare contro il trasporto pubblico anzi significa incrementarlo con una sana politica dando oltretutto una movimentazione più snella e non ingessata come con un treno suburbano. E’ bene che i cittadini si mettano in mente questi dati con il costo della tramvia per Bagno a Ripoli si potrebbero comprare 250 mezzi elettrici a ricarica veloce. Operativi in un anno senza sventrare la città con cemento e ferro senza perdere neanche un albero.

Piero Campani

Per rendere meglio i concetti di quanto sia fuori luogo con le nuove tecnologie in essere l’operazione tramvia su ferro ospitiamo  l’intervento di uno dei maggiori esperti del settore



Intervento dell’Arch. Giovanna del Buono

Risulta nel testo della Relazione Urbanistica al progetto Linea 3.2 della tramvia che neppure una volta viene fatto riferimento al Codice dei Beni Culturali ed alle Norme in esso contenute, e lo osservo in quanto la Relazione Urbanistica di una infrastruttura che percorre il tessuto storico di una Città come Firenze non potrebbe in nessun caso omettere di riferirvisi, con dovuti richiami e scelte progettuali. A maggior ragione tale riferimento è obbligato e va dichiarato, perché la Legge 42/2004 istituisce fra la Parte II Art.10 ed i contenuti degli Strumenti Urbanistici Comunali un nesso indiscutibile e operativo: il “Valore Storico” e perciò Culturale attribuito ai tessuti urbani in “Zona A” comporta che qualsiasi modificazione apportata loro sia dichiarata e sia valutata in merito alla compatibilità e al rispetto ed alle prescrizioni della Parte II del Codice, con VIA e VAS.

Avviene che in questo Progetto, come in tutti i precedenti, questa dichiarazione e queste valutazioni  non siano mai avvenute e l’unico rispetto, in senso puramente umoristico, viene esercitato per i Vincoli Paesaggistici apposti ai Viali nel 1950. Dal 22 gennaio 2004 è però entrato in vigore il Codice B.C. che ha istituito de jure un vincolo culturale sulle pubbliche proprietà a cui è stato riconosciuto un valore storico, si veda a proposito un capitolo del Regolamento Urbanistico Comunale.
People mover per Fortezza- Piazza San Marco in alternativa al ferro 

L’omissione, e lo sviamento conseguente nella VIA ( manca del tutto la Valutazione Ambientale Strategica), secondo un parere legale da me chiesto, è un reato penale e comporta l’illegittimità delle autorizzazioni rilasciate al progetto.

L’ho scritto al Soprintendente che è sicuramente una autorità indiscussa nel campo delle scienze archeologiche, ma non ha pratica nel campo urbanistico, permettendomi di invitarlo ad usare la propria autorità con questi argomenti in qualsiasi sede.

Davanti alla PRESCRIZIONE, inserita nel parere, di interrare il traffico veicolare su tutti i percorsi, tenendo conto che alla Commissione Paesaggistica partecipano delegati della Soprintendenza, mi domando come tutta questa materia non trovi riscontro in chi ha la competenza di trovare soluzioni coerenti con il tessuto storico nell’interesse dei cittadini

Si legga bene l’allegato parere prescrittivo della Commissione Paesaggistica del 25 u.s. in cui si dice che la tramvia non ha impatto sul paesaggio e dunque sui viali ci sta bene, ma vanno scavati due tunnel in cui infilare tutto il traffico veicolare. Si dice anche per Piazza della Libertà, e questo è realmente sbalorditivo:

…..si rileva che la soluzione proposta ( dal progetto ndr) è incentrata sulla tecnica infrastrutturale dimenticando di relazionarsi con il delicato contesto storico  ….

Dunque: nel progetto si sono dimenticati di relazionarsi con il delicato contesto storico, lo dice il Comune, la Commissione Paesaggistica Comunale, e noi lo diciamo da sempre, però vogliono scavare due tunnel per buttarci le auto (che però saranno parcheggiate ovunque, per carità) mentre la tramvia è bellissima.

“Sottolineo che in conseguenza del Valore Storico attribuito alle Zone A dal Regolamento Urbanistico del Comune di Firenze, lo Stato in forza del  combinato disposto esistente fra norme locali ed il Codice dei Beni Culturali tutela i Viali ed il tessuto ottocentesco esattamente come Piazza della Signoria. In questi contesti si fa Restauro Conservativo, non si realizza una ferrovia, non si fanno tunnel, ai sensi del Codice dei beni culturali Art. 10 II

Articolo tratto da Gazzetta di Firenze 

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