Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


venerdì 3 gennaio 2014

Un altro anno triste per il mercato dell'auto in Italia: -7,1%

Il comunicato stampa emesso dall'UNRAE (l'Associazione che rappresenta le Case estere operanti sul mercato italiano delle autovetture, dei veicoli commerciali e industriali, dei bus e dei caravan e autocaravan) riassume un anno di crisi del settore auto in Italia ma fa intravedere un segnale di ottimismo con un segno positivo, finalmente dopo 42 mesi di crolli e segni negativi nelle percentuali di immatricolazioni.


Il mercato 2013 si ferma a 1.303.534 immatricolazioni (-7,1%). Dicembre +1,4%: dopo 42 mesi di calo finalmente un segno positivo
“Si chiude un anno di grandi difficoltà – ha commentato Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l'Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia – nel quale non si sono riusciti a definire interventi significativi di rilancio del settore come la riduzione della pressione fiscale su famiglie ed imprese e sul recupero dell'occupazione, in particolare quella giovanile.
Tuttavia il Ministero dello Sviluppo Economico ha attivato una Consulta Permanente dell’Automotive che nel 2014 avrà la responsabilità di affrontare in chiave sistemica i problemi del settore.
L'ultimo mese dell'anno chiude con un leggero segno positivo (+1,4% e 88.705 vetture vendute) dopo 42 mesi di difficoltà – continua Nordio - ma potrebbe trattarsi di un'inversione tecnica legata ad un giorno lavorativo in più e ad un confronto con un dicembre 2012 molto pesante (-22%).

Nel complesso rispetto al 2012 si sono perse altre 100.000 unità, con un mercato a 1.303.534 immatricolazioni di autovetture (-7,1% rispetto alle 1.403.010 dell'anno scorso). Riteniamo – inoltre - che nel 2014, pur con un lieve miglioramento di alcuni indicatori economici ma in assenza di interventi incisivi, come già anticipato dal nostro Centro Studi, avremo un'inversione di tendenza puramente tecnica e non una vera ripresa, che esprimerà una crescita limitata attorno al 2,4% su base annua e 1.335.000 immatricolazioni.

Infatti, il calo registrato nella quota privati (-7,4% nell'anno) non è il risultato del cambiamento del mix canali di vendita per una migliore penetrazione nei canali noleggio e società, quanto piuttosto, la vera testimonianza della difficoltà di tanti consumatori a decidere la sostituzione della propria vettura o l'acquisto di una nuova. A dimostrazione che la ricerca di mobilità è ancora viva, alcune famiglie hanno piuttosto fatto ricorso all'usato, mercato che ha performato meglio di quello del nuovo.”

Nell'intero anno 2013, infatti, i trasferimenti di proprietà complessivi, al lordo delle minivolture (i trasferimenti temporanei in attesa della rivendita al cliente finale), hanno segnato una stabilità rispetto all'anno precedente (+0,4%) con 4.141.295 unità. Nel solo mese di dicembre la crescita è stata del 6,9% a 346.970 passaggi di proprietà.
“E necessario - ha concluso il Presidente dell’UNRAE - che si definiscano rapidamente i possibili interventi per consentire al mercato italiano dell'auto di prendere respiro, ricordando che i primi tre mesi dell'anno valgono almeno il 30% dell'intero anno e sono, quindi, cruciali per tutto il 2014”.
Dalla raccolta contratti, secondo un primo scambio di informazioni fra UNRAE ed ANFIA, emerge per il 2013 un totale di 1.308.000 contratti, in flessione del 4% rispetto ai risultati 2012. Nell'ultimo mese dell'anno, invece, quelli raccolti sono stati 106.000, in crescita di oltre il 7%.

Il 15,2% del mercato è rappresentato dalle alimentazioni alternative: il Gpl si ferma all’8,9% del totale, mentre recuperano in volume e quota le motorizzazioni a metano (+1,4 punti percentuali, al 5,2% di rappresentatività), le ibride che raddoppiano i propri volumi (+118,4%) e le elettriche (870 unità). Segnali di flessione nel 2013, invece, per le alimentazioni tradizionali (-5,9% per il diesel e -14,1% per la benzina), anche se negli ultimi mesi il diesel ha segnato un recupero. Questo ultimo si porta, infatti, al 54,1% di quota mentre la benzina scende al 30,7%.
Al calo in volume di tutti i segmenti di mercato, si contrappone l'andamento delle utilitarie, che crescono dello 0,5% nel totale 2013, raggiungendo il 41% di quota. Sul fronte delle carrozzerie, sostanziosi cali a doppia cifra per tutte, ad eccezione delle berline che flettono in linea con il mercato, e performance in contrapposizione per le crossover (+18,3%, raggiungendo il 10,8% del totale) ed i monovolume piccoli (+29%, al 7,2%).
L'area centrale del nostro Paese è quella che flette meno del mercato, segno di un lento ma progressivo riadeguamento, in seguito agli stravolgimenti territoriali delle immatricolazioni che hanno fatto seguito alla modifica dell’Ipt. Il Centro, tradizionalmente il più rappresentativo in termini di volumi, si ferma anche quest'anno al 3° posto nella classifica delle vendite, preceduto dal Nord Ovest e Nord Est.

I nostri grafici.

Per anni solari dal 2009.



 Mesi consecutivi a partire dal Gennaio 2009.


Simile è la situazione dei cugini francesi.Il mercato  francese  è cresciuto del 9,4% a dicembre ma è sceso del 5,7% nel 2013

Con 175.336 automobili nuove immatricolate nel mese di dicembre 2013 il mercato francese è cresciuto del 9,4% su base mensile (dicembre) e del 4,2% su un numero comparabile di giorni lavorativi (21 giorni contro 20 dic 2012). Nei 12 mesi del 2013 le vendite di auto nuove hanno raggiunto 1.790.473 unità, in calo del 5,7%  e del 5% su un numero comparabile di giorni lavorativi (251 giorni, contro 253 nel 2012).
Le vendite di veicoli commerciali sono salite considerevolmente, ben 55,6%,  in dicembre ma è sceso dello 0,3% per l'intero anno.


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6 commenti:

stefano ha detto...

non ho capito sta disperazione del settore auto..
il 2% degli italiani ha acquistato un'auto..mica poco..
le città sono inquinate, i posti per le auto sono alla saturazione in moltissime zone del paese, l'auto è un mezzo obsoleto, energeticamente svantaggioso..eppure la gente continua a comprare roba a diesel, benza o metano..
i mezzi non funzionano?..beh certo..molta gente manco ci monta su di un mezzo pubblico..
l'ultimo dell'anno ho utilizzato 2 bus e 2 volte la linea tranviaria di Firenze ed in un'ora e mezzo ho sbrigato tutte le commissioni che dovevo fare in periferia..
al costo di 1,2 euro..
un caro saluto ed un augurio per un sereno 2014!

Massimo J. De Carlo ha detto...

Loro sono disperati per cattive abitudini (nostre). Ma non erano gratis le corse di tram e bus il 31 a Firenze?

stefano ha detto...

che io sappia solo le navette di capodanno..

Massimo J. De Carlo ha detto...

Anche la tranvia (così dicevano i giornali), che ha viaggiato tutta la notte.

stefano ha detto...

giusto ;)

federico ha detto...

per me è stato un anno buono..ora vado in bici a lavoro anche durante l'inverno con kit illuminazione e bretelle rifrangenti.
Risparmio assicurato da spendere in modi moooolto migliori.Da un museo a dei buoni prodotti del territorio.