Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 7 maggio 2020

Trasporto aereo cancellati due voli su tre e i passeggeri sono diminuiti dell’85%


Nel 2017 risultano attive in Italia 193 imprese, che fatturano 9,4 miliardi di euro e occupano poco meno di 20 mila unità di lavoro, il 99,7% delle quali con dipendenti. Tra il 2010 e il 2018 il numero di passeggeri trasportati in Italia è aumentato del 33,3%. In particolare, i passeggeri dei voli internazionali sono cresciuti del 53,0% e quelli dei voli nazionali del 7,2%.

In base ai valori che descrivono l’andamento del settore, il traffico aereo nel mese di maggio 2020 sarebbe stato di circa 17,9 milioni di passeggeri trasportati e si stima che avrebbe raggiunto il picco di circa 21 milioni nel mese di agosto 2020.

Da poco meno di 460 mila passeggeri in arrivo e partenza negli aeroporti italiani di domenica 23 febbraio 2020, si è passati ai 6,8 mila di domenica 29 marzo. Rispetto allo scorso anno, nel mese di marzo sono stati cancellati due voli su tre (66,3%) e i passeggeri sono diminuiti dell’85% (da circa 14 milioni a poco più di 2 milioni).

Il flusso dei passeggeri arrivati in Italia con voli internazionali nel corso del decennio 2009-2018 presenta lo stesso andamento di quello dei clienti stranieri negli esercizi ricettivi italiani.

da Istat

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martedì 5 maggio 2020

Auto, mercato giù del 98% ad aprile. Le auto elettriche crollano in minor misura


Oggi riaprono le concessionarie, ma senza clienti. Servono immediatamente misure “verticali” per il settore auto, a difesa delle imprese del comparto e dei loro 160.000 dipendenti. E il sistema bancario deve erogare prontamente le risorse del Decreto Liquidità
Come da noi anticipato una settimana fa, con la chiusura delle attività economiche, inclusa la rete di distribuzione auto, per la crisi sanitaria da coronavirus, collassa il mercato delle autovetture. Tutti i canali sono colpiti in modo simile: nel mese, fanno -97,8% i privati, -97,3% il noleggio e -96,9% le società.

Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad Aprile diminuiscono del 97,55% le immatricolazioni di autovetture, a 4.279 unità rispetto alle 174.924 dello stesso mese dello scorso anno, con una perdita di quasi 171.000 unità.

“I dati ufficiali di Aprile – commenta Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – confermano purtroppo quanto da noi anticipato sin dall’inizio della crisi. Le necessarie e severe misure di contenimento del contagio ne hanno rallentato la diffusione, ma il blocco delle attività economiche ha messo in ginocchio la filiera della distribuzione auto, con le sue 1.400 aziende che sostentano 160.000 famiglie”.

“La riapertura avviene – continua Crisci – con restrizioni molto severe alla circolazione ancora in vigore, e con una domanda da parte di famiglie e imprese fortemente indebolita. Attanagliate da crisi di liquidità dopo 2 mesi di ricavi azzerati, molte delle concessionarie potrebbero non sopravvivere nonostante la riapertura. Rinnoviamo quindi l’appello al sistema bancario perché le ingenti risorse messe a disposizione dal Decreto Liquidità vengano prontamente erogate alle imprese del comparto auto”.

“E’ evidente – prosegue Crisci – la necessità di una accelerazione da parte del Governo, che faccia immediatamente seguire azioni efficaci alle proprie buone intenzioni: serve un decreto “verticale”, con misure specifiche per il settore automotive. Si tratta di un settore assolutamente strategico per il Paese, con il suo effetto moltiplicatore sull’economia ed il suo contributo al gettito erariale pari a circa 80 miliardi di Euro annui. D’altro canto, con la ripresa delle attività nella “Fase 2”, ancora più centrale sarà il ruolo dell’automobile nella mobilità, non solo quella all’interno dei grandi centri, ma anche quella dei pendolari, interurbana e autostradale”.

“UNRAE – conclude il Presidente – chiede quindi al Governo l’adozione tempestiva di concreti provvedimenti a sostegno della filiera auto. Tra questi va incluso anche un piano strutturale che favorisca il ricambio del nostro vetusto parco circolante, pericoloso sia per l’ambiente sia per la sicurezza dei cittadini, e non da oggi. In questo momento la velocità è tutto: un mercato che versa in queste condizioni non può affrontare anche il rischio di una ulteriore paralisi, dovuta magari a indiscrezioni o dibattiti su tempi e modi delle eventuali misure”.

Anche questo mese abbiamo deciso di non proporre, come invece facciamo di solito, il commento alla struttura del mercato perché incommentabile. Tra tutti i segni, negativi tra il -95% e il -100%, fanno eccezione le auto elettriche con un -58%, a 500 unità immatricolate e una quota di mercato di circa il 12%. Come risultato dell’enorme sforzo portato avanti dalle Case sul fronte della riduzione delle emissioni di CO2, ad Aprile queste diminuiscono di quasi il 15% a 101,5 g/km dai 118,9 di Aprile 2019 (nel cumulato calano del 6,7% a 112,1 g/km da 120,2 g/km del primo quadrimestre dell’anno scorso).


Comunicato Unrae

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti fa notare che "nel mese di ottobre 2019 il volume globale delle vendite 

I nostri consueti grafici

L'andamento mensile per anno solare negli ultimi 12 anni. Come vediamo, lo scorso mese di Aprile le immatricolazioni hanno avuto un crollo non inaspettato per le questioni inerenti il Covid19, essendo diminuite  rispetto allo stesso mese del 2019 del 97,6%. Nei primi 4 mesi la regressione è stata a -50,5%.




L'andamento mensile negli ultimi 12 anni con una sequenza ad onda che negli ultimi mesi ha delineato una tendenza verso la sensibile discesa dal 2018.




Le percentuali riferite allo stesso mese dell'anno precedente. Dopo una sfilza di segni meno fino al 2013 segue una sequenza di segni positivi con una curva a campana che nell'ultimo anno e mezzo si è viaggiato mediamente sotto lo zero per tornare in territorio negativo negli ultimi  mesi.




Stesso andamento nell'anno solare considerando le percentuali.




Col seguente grafico vediamo le immatricolazioni delle auto considerando la somma numerica dei 12 mesi precedenti al mese di riferimento. Dimenticato il picco del 2010 e il minimo dell'Ottobre 2013, le immatricolazioni hanno continuato a crescere in modo costante riconquistando le cifre della metà del 2010 ma senza riuscire a continuare nel miglioramento, anzi, fermandosi in una situazione piatta da ottobre 2017 per discendere nuovamente a partire da Novembre 2017 con un recente rialzo prima del crollo.




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lunedì 4 maggio 2020

Il consumo di gas in Italia ad Aprile 2020 a -13,9, produzione nazionale, -17,6%





Nel quarto mese del 2020 si registra un minor consumo di gas in Italia-13,9% rispetto allo stesso mese dell'anno passato,  confermando il calo per il terzo mese consecutivo secondo  i dati forniti puntualmente dalla Snam e pubblicati nel proprio sito web.

Utilizzando questi dati della Snam dell'ultimo mese, ancora ufficiosi, siamo in grado di realizzare i nostri consueti grafici, confrontando i consumi con quelli dei mesi e degli anni precedenti, ufficiali e definitivi, forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico. Comunque i dati Snam, per esperienza, differiranno poco da quelli che il Ministero fornirà tra qualche settimana, discostandosi di poco o nulla, forse appena qualche decimale di percento al massimo. Dati e grafici che prendono in esame gli ultimi 15 anni, dati che ci permetteranno di fare autonomamente le nostre valutazioni sull'attuale situazione. 


I nostri grafici

I grafici, da noi realizzati con i dati ufficiali del Ministero e gli ultimi della Snam provvisori del mese appena trascorso, servono per dare una visione d'insieme, con una sola occhiata, della situazione al di là delle parole e delle interpretazioni più o meno puntuali.

Il primo grafico mostra l'andamento dei mesi suddivisi per anno solare dal Gennaio 2006 ad oggi. Il consumo di gas di Aprile 2020, come si è detto, scende del 13,9% rispetto allo stesso mese dell'anno passato  ovvero quantitativamente abbiamo  messo in rete e l'bruciato 4210,7 milioni di m3 Standard (dato provvisorio Snam) contro i  5.536 milioni di metri cubi (dato ufficiale del Ministero) dello stesso mese del 2019. 


Il grafico successivo delle percentuali mette in luce la predominanza del segno negativo dei mesi dal 2012 fino al 2014 e il segno positivo dal 2015 con una prevalenza di linee blu positive interrotte saltuariamente mentre torna a scendere sotto lo zero negli ultimi mesi del 2018 per poi mostrare segni positivi per 7 mesi consecutivi col ritorno al negativo negli ultimi 6 mesi del 2019.



Il grafico sottostante dà la misura della quantità di gas consumato che è la somma dei 12 mesi precedenti partendo a ritroso dalla data dell'ultimo rilevamento. E' evidente sia il crollo costante dal 2007 sia una risalita costante a partire dalla fine del 2014 e le impennate dei mesi a cavallo 2016/2017,  per poi risalire e ridiscendere recentemente.



Vediamo adesso la produzione nazionale di gas .

Più che continuare la tendenza alla diminuzione della produzione nazionale a Aprile 2019 possiamo definirlo crollo continuo, con l'ennesimo segno negativo, - 17,6% circa rispetto allo stesso mese del 2019 con  321,8 milioni di metri cubi (dato provvisorio).



La linea tendenziale va verso il basso, come è ulteriormente evidenziato dal grafico qui sotto riportato relativo alla quantità di gas prodotto con la somma nei 12 mesi precedenti partendo a ritroso dalla data dell'ultima rilevazione, inesorabilmente cala.



Vedremo prossimamente se i consumi generali sono legati a una richiesta superiore da parte del settore  dell'industria o  quello delle centrali a turbogas per la generazione dell'energia elettrica. Lo vedremo con un Post dedicato.

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mercoledì 22 aprile 2020

Scontato crollo dei consumi petroliferi e carburanti a Marzo 2020 in Italia


Sono stati pubblicati i dati provvisori della rilevazione MISE di Marzo 2020 per quanto riguarda 
i consumi petroliferi italiani e i carburanti da trazione.

E' sufficiente uno schema:


  • petrolio -31%
  • benzina -51,9%
  • gasolio -41.9%
  • gpl     -53.4%
  • jet fuel  -66.4%



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lunedì 6 aprile 2020

Il consumo di gas in Italia a Marzo 2020 cala del 4,8%, scende la produzione nazionale, -17%


Nel terzo mese del 2020 si registra un minor consumo di gas in Italia-4,8% rispetto allo stesso mese dell'anno passato,  confermando il calo per il terzo mese consecutivo secondo  i dati forniti puntualmente dalla Snam e pubblicati nel proprio sito web.

Utilizzando questi dati della Snam dell'ultimo mese, ancora ufficiosi, siamo in grado di realizzare i nostri consueti grafici, confrontando i consumi con quelli dei mesi e degli anni precedenti, ufficiali e definitivi, forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico. Comunque i dati Snam, per esperienza, differiranno poco da quelli che il Ministero fornirà tra qualche settimana, discostandosi di poco o nulla, forse appena qualche decimale di percento al massimo. Dati e grafici che prendono in esame gli ultimi 15 anni, dati che ci permetteranno di fare autonomamente le nostre valutazioni sull'attuale situazione. 

I nostri grafici

I grafici, da noi realizzati con i dati ufficiali del Ministero e gli ultimi della Snam provvisori del mese appena trascorso, servono per dare una visione d'insieme, con una sola occhiata, della situazione al di là delle parole e delle interpretazioni più o meno puntuali.

Il primo grafico mostra l'andamento dei mesi suddivisi per anno solare dal Gennaio 2006 ad oggi. Il consumo di gas di Marzo 2020, come si è detto, scende del 4,8% rispetto allo stesso mese dell'anno passato  ovvero quantitativamente abbiamo  messo in rete e l'bruciato 6.656,5 milioni di m3 Standard (dato provvisorio Snam) contro i  6.992  milioni di metri cubi (dato ufficiale del Ministero) dello stesso mese del 2019. 


Il grafico successivo delle percentuali mette in luce la predominanza del segno negativo dei mesi dal 2012 fino al 2014 e il segno positivo dal 2015 con una prevalenza di linee blu positive interrotte saltuariamente mentre torna a scendere sotto lo zero negli ultimi mesi del 2018 per poi mostrare segni positivi per 7 mesi consecutivi col ritorno al negativo negli ultimi 5 mesi del 2019.


Il grafico sottostante dà la misura della quantità di gas consumato che è la somma dei 12 mesi precedenti partendo a ritroso dalla data dell'ultimo rilevamento. E' evidente sia il crollo costante dal 2007 sia una risalita costante a partire dalla fine del 2014 e le impennate dei mesi a cavallo 2016/2017,  per poi risalire e ridiscendere recentemente.


Vediamo adesso la produzione nazionale di gas .

Più che continuare la tendenza alla diminuzione della produzione nazionale a Marzo 2019 possiamo definirlo crollo continuo, con l'ennesimo segno negativo, - 17% circa rispetto allo stesso mese del 2019 con  6.992 milioni di metri cubi (dato provvisorio).


La linea tendenziale va verso il basso, come è ulteriormente evidenziato dal grafico qui sotto riportato relativo alla quantità di gas prodotto con la somma nei 12 mesi precedenti partendo a ritroso dalla data dell'ultima rilevazione, inesorabilmente cala.


Vedremo prossimamente se i consumi generali sono legati a una richiesta superiore da parte del settore  dell'industria o  quello delle centrali a turbogas per la generazione dell'energia elettrica. Lo vedremo con un Post dedicato.


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giovedì 2 aprile 2020

Crolla il mercato auto a Marzo (-85%). Immatricolazioni azzerate nel corso del lockdown


Collassa il mercato auto a marzo (-85%). Immatricolazioni azzerate nel corso del lockdown

UNRAE chiede al Governo un piano immediato a protezione delle numerose imprese del comparto per scongiurare la perdita di migliaia di posti di lavoro e una contestuale azione forte di stimolo alla domanda in favore dei consumatori.

Vanno a picco le immatricolazioni a Marzo, con vendite azzerate dopo la chiusura delle attività, incluse le concessionarie, decretata dal Governo a partire dall’11 Marzo. Nessun canale è esente dal tracollo: nell’intero mese, fanno -82% i privati, -88% il noleggio e -91% le società.

Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a Marzo diminuiscono infatti dell’85% le immatricolazioni di autovetture, a 28.597 unità rispetto alle 194.273 dello stesso mese dello scorso anno, con una perdita di quasi 167.000 unità.

“La risoluzione in tempi non brevi della drammatica crisi sanitaria da COVID-19, con gli effetti che la chiusura avrà sull’economia, e il tracollo, senza precedenti nella sua dimensione e velocità, del mercato auto che abbiamo visto nelle scorse settimane – ha commentato Michele Crisci, Presidente UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere – lasciano presagire una pesantissima caduta del mercato auto nel 2020, che potrebbe chiudere, nel migliore dei casi, intorno a 1.300.000 unità, un terzo in meno rispetto al 2019”.

“L’impatto di un blocco di 2 o 3 mesi – continua il Presidente – sarebbe comunque devastante per l’intero settore automotive in Italia e in particolare per la filiera della distribuzione e assistenza, con il concreto rischio di chiusura di numerose imprese del comparto, per mancanza di fatturato e conseguente crisi di liquidità, e di perdita di una quota consistente dei 160.00 occupati”.

“UNRAE – prosegue Crisci – chiede quindi al Governo l’adozione di misure assolutamente improrogabili a sostegno di un settore che contribuisce al 10% del PIL e genera circa 80 miliardi di Euro annui di gettito fiscale, al fine di evitare la crisi irrisolvibile di numerose imprese del comparto e scongiurare la perdita di migliaia di posti di lavoro”.

Tra i provvedimenti da adottare già in sede di Decreto Cura Italia – conclude il Presidente – occorre intervenire immediatamente con misure di sostegno finanziario per proteggere la liquidità dei concessionari ed evitare il crollo dell’intero sistema”.

Il sostegno alle reti distributive non prescinde tuttavia da azioni che supportino efficacemente la domanda. A tal riguardo UNRAE propone le seguenti misure con durata fino a tutto il 2021, qualora necessario, prorogabili:

1 - Modifiche al cd. ecobonus

Con l'obiettivo di allargare la platea dei veicoli incentivabili a sostegno della domanda e dell'offerta:

- introduzione di una terza fascia di incentivi per autovetture con emissioni di CO2 da 61 a 95 g/km: incentivo di € 2000 per l'acquisto di un'autovettura con rottamazione e di € 1.000 senza rottamazione;

- aumento degli importi unitari della fascia di emissioni di CO2 da 20 a 60 g/km: integrazione dell'attuale incentivo con + € 1.500 per l'acquisto di un'autovettura con rottamazione (tot. € 4.000) e con + € 1.000 senza rottamazione (tot. € 2.500);

- potenziamento sostanziale dell'attuale fondo stanziato fino ad almeno 1.000 milioni di euro.

2 - Riallineamento fiscale agli standard degli altri Paesi UE sui veicoli aziendali nuovi

Con l'obiettivo di rilanciare il settore recuperando il campo perduto in termini di competitività:

- aumento del tetto del costo deducibile fino a 50.000 €;

- aumento fino al 100% della quota ammortizzabile;

- aumento fino al 100% della detraibilità dell'IVA.

Questo mese abbiamo deciso di non proporre, come invece facciamo di solito, il commento alla struttura del mercato perché appunto incommentabile. Nel mare di pesantissimi segni meno, spicca il +49% delle auto elettriche, con una quota del 3,2% e un volume intorno alle 1.000 unità, risultato comunque rivelatore dell’enorme sforzo portato avanti dalle Case sul fronte dell’abbattimento delle emissioni di CO2, testimoniato anche dalla continua riduzione delle emissioni di CO2 registrata nel primo trimestre del 2020 (-7,0% a 112,3 g/km dai 120,7 del primo trimestre del 2019).


Comunicato Unrae

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti fa notare che "nel mese di ottobre 2019 il volume globale delle vendite 



I nostri consueti grafici

L'andamento mensile per anno solare negli ultimi 12 anni. Come vediamo, lo scorso mese di Marzo le immatricolazioni hanno avuto un crollo anomalo, sono diminuite  rispetto allo stesso mese del 2019 del 85%, nei primi 3 mesi la regressione è stata del -35,2%.


L'andamento mensile negli ultimi 12 anni con una sequenza ad onda che negli ultimi mesi ha delineato una tendenza verso la sensibile discesa dal 2018.


Le percentuali riferite allo stesso mese dell'anno precedente. Dopo una sfilza di segni meno fino al 2013 segue una sequenza di segni positivi con una curva a campana che nell'ultimo anno e mezzo si è viaggiato mediamente sotto lo zero per tornare in territorio negativo negli ultimi 3 mesi.


Stesso andamento nell'anno solare considerando le percentuali.


Col seguente grafico vediamo le immatricolazioni delle auto considerando la somma numerica dei 12 mesi precedenti al mese di riferimento. Dimenticato il picco del 2010 e il minimo dell'Ottobre 2013, le immatricolazioni hanno continuato a crescere in modo costante riconquistando le cifre della metà del 2010 ma senza riuscire a continuare nel miglioramento, anzi, fermandosi in una situazione piatta da ottobre 2017 per discendere nuovamente a partire da Novembre 2017 con un recente rialzo prima del crollo.


Prossimamente vedremo l'andamento delle immatricolazioni delle auto elettriche e ibride e quelle a metano

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martedì 31 marzo 2020

Commercio estero extra Ue a Febbraio, esportazioni +0,6% ed importazioni -6,6%


A partire dai dati di febbraio 2020, con l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, l’Istat, in linea con la politica di diffusione Eurostat, avvia la pubblicazione dei dati di commercio estero per la nuova area extra Ue27. Le serie storiche per l’area extra Ue27 sono state ricostruite per rendere coerenti i confronti temporali.

A febbraio 2020 si stima, per l’intescambio commerciale con i paesi extra Ue27, un lieve aumento congiunturale per le esportazioni (+0,6%) e una marcata contrazione per le importazioni (-6,6%).

Il lieve incremento su base mensile dell’export è dovuto principalmente ai beni strumentali (+4,5%). L’energia (-16,0%), in misura più ampia, e i beni intermedi (-2,5%) sono invece in diminuzione. Dal lato dell’import, si rilevano ampie flessioni congiunturali per energia (-15,8%), beni strumentali (-4,8%) e beni di consumo non durevoli (-4,5%); in aumento soltanto i beni di consumo durevoli (+3,4%).

Nel trimestre dicembre 2019-febbraio 2020, la dinamica congiunturale delle esportazioni è lievemente positiva (+0,3%) e sintesi di aumenti contenuti per tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dell’energia che è in netto calo (-6,7%). Nello stesso periodo, per le importazioni, si rileva una diminuzione congiunturale (-0,9%), dovuta in particolare a beni intermedi (-2,1%) e beni di consumo non durevoli (-1,9%).

A febbraio 2020, l’export è in forte aumento su base annua (+6,4%). L’incremento interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie ed è rilevante per beni di consumo non durevoli (+9,1%), beni intermedi (+6,3%), energia (+6,2%) e beni strumentali (+5,4%). L’import registra una flessione tendenziale (-3,6%), dovuta a energia (-11,3%), beni intermedi (-3,4%) e beni di consumo non durevoli (-1,5%).

Il saldo commerciale a febbraio 2020 è stimato pari a +5.096 milioni, in forte aumento (era +3.420 milioni a febbraio 2019). Aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +6.484 milioni per febbraio 2019 a +7.733 milioni per febbraio 2020).

A febbraio 2020 l’export verso Turchia (+36,6%), Stati Uniti (+22,4%), Giappone (+14,7%), Russia (+13,8%) e paesi OPEC (+13,3%) è in deciso aumento su base annua. In netto calo le vendite verso la Cina (-21,6%).

Gli acquisti da paesi MERCOSUR (-24,9%), paesi OPEC (-22,8%) e Stati Uniti (-10,9%) registrano decrementi tendenziali molto più ampi della media delle importazioni dai paesi extra Ue27. In aumento gli acquisti da India (+17,3%), paesi ASEAN (+6,9%) e Svizzera (+4,8%).

A febbraio 2020, per l’area extra Ue, al netto del Regno Unito, si stima che le esportazioni aumentino dello 0,8% su base mensile e del 7,8% su base annua. Le importazioni registrano ampie flessioni sia sul mese (-7,2%) sia sull’anno (-3,7%). Il saldo commerciale è pari a + 3.909 milioni (+2.156 milioni a febbraio 2019).

Comunicato Istat



I nostri grafici

Gli ultimi 3 anni.





L'andamento degli ultimi 5 anni  fino al momento in cui la Gran Bretagna faceva parte della Ue.



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lunedì 23 marzo 2020

Il consumo dei carburanti per autotrazione aumenta a Febbraio 2020



Dopo avere visto il consumo di petrolio nel suo complesso del mese di Febbraio 2020cresciuto del 3,7%, adesso verifichiamo i consumi di carburanti autotrazione cioè benzina, gasolio e gpl aiutandoci con alcuni grafici.

consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio), con un giorno di calendario in più ma a giorni lavorativi pari, sono risultati pari a 2,4 milioni di tonnellate, di cui 0,5 milioni di benzina e 1,9 milioni di gasolio, con un incremento del 2% (+47.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2019.

In particolare:

  • la benzina totale ha mostrato un incremento del 2,5% (+13.000 tonnellate) mentre la benzina venduta sulla rete del 3,9% rispetto a febbraio 2019;
  • il gasolio autotrazione evidenzia un incremento dell’1,9% (+34.000 tonnellate), mentre il gasolio venduto sulla rete del 2,4% rispetto a febbraio 2019..

Nei primi 2 mesi i consumi petroliferi italiani sono aumentati dello 0,7%  rispetto al primo bimestre 2019.

I consumi di carburanti autotrazione (benzina+gasolio) sono risultati pari a 4,9 milioni di tonnellate, con un incremento dello 0,8% (+38.000 tonnellate) rispetto al corrispondente periodo 2019.

In particolare, rispetto al periodo gennaio-febbraio 2019:

  • la benzina totale ha mostrato un incremento del 2,9%;
  • la benzina venduta sulla rete ha mostrato un incremento del 3,8%;
  • il gasolio autotrazione ha evidenziato una lieve crescita dello 0,2%
  • e il gasolio venduto sulla rete un incremento dello 0,8%.
Dal Comunicato stampa Unione Petrolifera


Il consumo dei carburanti per autotrazione

Vediamo i grafici da noi realizzati suddivisi per anno solare a partire dal 2007.

Il consumo della benzina Febbraio, pur essendo aumentato del 2,5% rispetto allo stesso mese dell'anno passato resta comunque ai livelli minimi tra gli ultimi 14 anni presi in considerazione +2,9% nel primo bimestre.




Il consumo di gasolio è sceso dell'1,9rispetto al consumo dello stesso mese del 2019 e +0,2% nei primi 2 mesi..



Qui sotto vediamo l'andamento mensile dei carburanti, il gasolio insieme alla benzina, sono scesi del 2%, +0,8% nel bimestre.


Adesso vediamo i grafici che prendono in considerazione i consumi sommando gli ultimi 12 mesi includendo il mese di riferimento. Tutto sommato relativamente stabili da circa 1 anno.

Per la benzina  sembra mantenere una certa stabilità dalla fine del 2017.


Il gasolio mostra una riduzione dei consumi evidente dal Dicembre dell'anno passato conseguenza anche del crollo delle vendite delle auto alimentate col gasolio in atto da più di un anno e mezzo. Destinato a decrescere significativamente ancora nel futuro per questo motivo.


Il grafico che mette insieme la benzina e il gasolio, che insieme disegnavano da un anno una linea di salita tendono alla graduale discesa dal dicembre dell'anno passato.



GPL

Diamo un'occhiata anche al consumo del gpl da trazione, essendo anch'esso un derivato del petrolio.  Quasi  il record del mese degli ultimi 14 anni, il gpl sale a Febbraio di un buon 5,8% e de 4,7% nei primi 2 mesi.


Il grafico seguente che prende in considerazione la sommatoria dei 12 mesi precedenti.






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