Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


mercoledì 18 maggio 2011

La Germania sarà la locomotiva elettrica del mondo e l'Italia ... si attaccherà al tram

Vi ricordate cosa scrivevo qualche giorno fa Auto elettriche, incentivi e programmi in Germania?
Le cose hanno avuto una accelerazione inaspettata.

Si prefiguravano investimenti industriali e statali da parte della Cancelliera tedesca Angela Merkel per 3,8 miliardi di euro.

Sono molti di più.

Non soltanto investimenti indirizzati verso la produzione di auto elettriche ma anche verso la ricerca e sviluppo di nuove tecnologie collegate ad esse. L'obiettivo governativo tedesco che prevede di immettere su strada un milione di auto elettriche entro il 2020 è nel mirino federale piantato al centro del mirino, obiettivo che significa rimpiazzare un vetusto comparto industriale destinato a scomparire più o meno velocemente con un settore produttivo in rapida crescita grazie alla sua sostenibilità ambientale ma soprattutto per colpa dei costi in costante crescita dei carburanti  presso le pompe di benzina.

I costi dei carburanti spostano sul rosso i conti correnti di chi utilizza costantemente veicoli con motore a benzina o gasolio. In questo contesto è facile comprendere che le auto e i veicoli elettrici in generale insieme alle tecnologie ad esse collegate sono destinate ineluttabilmente ad avere un futuro, caso più unico che raro, in crescita o, comunque, destinate a sostituire il mercato asfittico dei mezzi a motori termico. In Germania lo hanno capito da un bel po' di tempo e si muovono velocemente di conseguenza. L'Italia sta a guardare ... ammesso che abbia occhi ... ammesso che abbia qualche neurone nel cervello per capire.
Investimenti sì, ma non solo. Produzione sì, ma non solo. Aiuti e incentivi per gli utenti, agevolazioni e facilitazioni per gli utenti.  Lavoro e posti di lavoro.   Lavoro e posti di lavoro.    Lavoro e posti di lavoro! Si deve partire a tutti i costi per restare in competizione tecnologica a livello globale.

La ricetta è riassunta qui da la Repubblica di ieri.  

1 - La ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie. Entro il 2013 il governo investirà un miliardo di euro.
2 - Gli investimenti delle aziende. I produttori del comparto sono decisi a investire a breve circa 17 miliardi di euro nello sviluppo e produzione di auto elettriche made in Germany.
3 - Gli incentivi fiscali: primo, chi compra un'auto elettrica di qui al 2015 sarà esentato per dieci anni dal pagamento della tassa di circolazione. Inoltre, la tassazione sarà diversificata anche per le auto di servizio dei poteri pubblici o delle aziende. Inoltre chi usa l'auto elettrica come seconda auto potrà immatricolarne una sola delle due e non entrambe.
4 - Privilegiare la circolazione di auto elettriche: i comuni dovranno permettere a chi guida un'auto elettrica di viaggiare sulle veloci corsie preferenziali riservate ad autobus e taxi, che in Germania ovviamente sono rispettate molto più che non altrove e quindi consentono ben altre velocità effettive di spostamento.
5 - L'aiuto all'uso dell'auto elettrica: parcheggi gratuiti e garanzia di posto per il parcheggio nei centri urbani se guidi un'auto elettrica. 
  6 - Gli aiuti all'industria e alla clientela: gli investimenti nell'auto elettrica e l'acquisto di auto elettriche saranno agevolati con crediti a basso tasso della KfW, la banca pubblica per l'aiuto all'economia.
7 - Le prospettive per l'occupazione. Berlino calcola che lanciandosi decisa nella produzione delle auto del dopo-petrolio potrà creare a breve trentamila nuovi posti di lavoro, un totale pari a circa un terzo dei dipendenti Volkswagen in Germania.

Una nazione che guarda con attenzione agli interessi delle generazioni future non può fare a meno di cogliere un'occasione storica irripetibile, una sfida tecnologica che promette di incrementare posti di lavoro stabilmente. Non Nani e ballerine, non comparsate alle tivvu' ma veri posti di lavoro. Ribadisco: "... creare a breve trentamila nuovi posti di lavoro, un totale pari a circa un terzo dei dipendenti Volkswagen in Germania ".

Sono convinto che produrre e convertire veicoli elettrici sia conveniente anche qui da noi in Italia, come sia parimenti convenientemente necessario utilizzare veicoli elettrici da subito come ho spiegato qui nel post di ieri.

Ho altri  argomenti e altri post nella tastiera pronti ad uscire nei prossimi giorni che tenteranno di ribadire il concetto ancora una volta: auto e veicoli elettrici per un futuro industriale da protagonisti.

Leggere anche:
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2 commenti:

Anonimo ha detto...

se non lo conosci, dá un'occhiata qui:
http://www.now-gmbh.de/en/home.html

Saluti

Gnurant

David Conotter ha detto...

Sono daccordo a incentivare l'auto elettrica rispetto all'auto a combustione interna, ma l'auto elettrica ha due problemi che non sono stati risolti: l'ingombro in circolazione e in parcheggio, per cui non è una buona idea favorire l'auto elettrica lasciandola circolare sulle corsie preferenziali e facendola parcheggiare gratis.Avrebbe piu' senso una nuova tassa sul carbonio, che colpirebbe le vetture elettriche in maniera ridotta, vista la loro efficienza.