Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 23 maggio 2011

Furgoni elettrici. La rivoluzione economica del trasporto e consegna merci

In collaborazione con AAE - portale dei veicoli elettrici .

Prima di inoltrarmi nuovamente nel discorso dei furgoni elettrici, suggerirei di dare una lettura al nostro precedente post sul tema intitolato "Quanto si risparmia con i furgoni elettrici? E convertendoli?" .

Nel post abbiamo affrontato l'argomento confrontando il consumo e i costi con le due diverse tipologie di motorizzazione, sullo stesso modello di furgone,  e calcolato quanto si spenderebbe nell'arco dell'anno utilizzando il mezzo diesel e quanto con l'elettrico.

La conclusione è che si risparmiano circa 12.000 euro all'anno con il furgone elettrico e conseguentemente 120.000 euro in 10 anni.

Però quanto costa  il furgone elettrico? Quanto costa cambiare le batterie? Ogni quanto tempo si devono sostituire le batterie?

Darò delle risposte indirette nel tentativo, spero riuscito, di far capire quanto sia ininfluente sia il costo del furgone elettrico sia il costo delle batterie al litio. Ciò che è determinante per comprendere quanto sia vantaggiosa la scelta dell'elettrico è partire dalla consapevolezza che se è già conveniente oggi lo sarà sempre di più fra 3 anni, 5 anni , dieci, venti anni. Tanto vale cominciare da subito con l'elettrico

Il costo dei carburanti derivati dal petrolio è il parametro più importante da prendere in considerazione, così determinante da mettere in gioco, sovverte l'economia del possessore del mezzo a gasolio, fino ad azzerare i guadagni di un professionista impegnato quotidianamente nel trasporto e raccolta/consegna di materiali e alimentari. Senza una minima decente redditività non c'è impresa, né organizzazione sociale né sostentamento individuale.

Un corriere che trasporta quotidianamente la merce dal deposito  di raccolta decentrato  al centro città è il destinatario principale, ma non unico,di questa analisi. 

Col furgone elettrico abbiamo quantificato iun risparmio in 12K euro, ovvero rimangono in cassa quasi 1.000 euro al mese. Questi 1.000 euro al mese possono essere spostati dalla colonna delle spese perenni (e in costante aumento via via che aumenta il prezzo del gasolio) verso la colonna degli investimenti, acquistando un mezzo che costa quasi niente utilizzarlo.

I costi del carburante. I motivi per cui dobbiamo aspettarci un costo alla pompa in costante aumento sono molti, dall'esaurimento progressivo dei pozzi di petrolio in tutto il pianeta, la qualità del petrolio disponibile sempre più bassa che spinge in alto i costi di raffinazione, gli investimenti enormi delle compagnie petrolifere per adeguare gli impianti di raffinazione, i profitti in discesa per il minor consumo di benzina e gasolio che inducono le compagnie petrolifere a ritoccare continuamente in alto i prezzi finali. Le accise incomprimibili, anzi in aumento, viste le precarie condizioni dei conti pubblici statali sono l'ultima mazzata che fa lievitare il prezzo del gasolio sommando la componente fiscale   ai costi industriali. Quindi, attraverso lo strumento finanziario del leasing, spostando le spese dei carburanti non acquistati nelle rate mensili per un tot numero di mesi si può acquistare il furgone elettrico. Alla fine si avrà un vantaggio economico straordinariamente importante di anno in anno poiché l'energia elettrica costerà sempre molto poco ni confronti del gasolio.

Veniamo alle questioni tecniche spicciole. Sappiamo che un motore endotermico è inquinante, è sottoposto a periodiche revisioni, controlli, deve sottostare a restrizioni e limitazioni di accesso nei centri urbani (il mezzo elettrico non ha limitazioni di transito). Il motore diesel è destinato ad andare più o meno rapidamente in obsolescenza tendendo a consumare e inquinare sempre di più col passare degli anni e dei chilometri. Aumentano i costi di manutenzione e aumentano i consumi. Il motore elettrico, specialmente quello in corrente alternata, definito a gabbia di scoiattolo, può funzionare tranquillamente per 2, 5 o 10 milioni di chilometri. Si usurano soltanto i cuscinetti, due, sostituibili con pochi euro se ne valesse la pena alla fine della vita operativa. Quando è la fine operativa del motore elettrico su di un furgone? Nel nostro esempio abbiamo calcolato che in 10 anni si percorrono 360.000 chilometri. Niente per un motore elettrico. E' ancora un cucciolo, è nuovo. Un motore diesel, invece? Quale dei due potrebbe lavorare per altri 10 o 20 o 30 anni? Facile la risposta, no? La realtà è che lo stesso motore (o power train) potrebbe essere 'trapiantato' nuovamente sul altri furgoni nuovi quando la parte telaistica del vecchio furgone dovesse cedere. Per decenni, lo stesso power train, o con solo pochi aggiustamenti, aggiornamenti nella sua componentistica elettronica di controllo.

Passiamo alla questione delle batterie. Si può pensare con una qual certa sicurezza che le batterie al litio  possano sostenere il peso di una vita operativa di 1.500 cicli (anche 2.000 in certe condizioni, quando le scariche non sono  profonde). Un ciclo è definito come l'insieme di cariche e scariche parziali, frazionali, che corrispondono al consumo totale, completo di una carica. Nella nostra ipotesi i  cicli utili equivalgono a circa 6 anni d'uso medio/intenso. Ma questo non significa che le batterie siano morte, tanto da essere mandate alla rigenerazione, verso gli impianto di riciclo, per recuperare il litio e ricostruire altre batterie nuove. In realtà esse hanno ancora a bordo una capacità residuale ipotizzabile dell' 80% rispetto a quella iniziale. Non è obbligatorio sostituirle se permettono ancora di adempiere alle necessità lavorative di percorrenza quotidiana. Non è obbligatorio ma, a nostro avviso, potrebbe essere consigliabile la sostituzione per varie ragioni. La prima, più importante, è che queste batterie mantengono un certo valore economico, più alto quanto più hanno una capacità residua alta, per cui la loro vendita come 'usato' procura un più alto valore economico, incasso,  per chi le vende. La destinazione delle batterie smontate dal veicolo elettrico potrebbe essere quello dello stoccaggio di energia stazionario. Esempio. Chi ha impianti fotovoltaici sul tetto di casa può incamerare energia prodotta in surplus per utilizzarla di notte o venderla  immettendola in rete in situazioni di emergenza, black out, peak shaving ecc..
Inoltre,  nel momento in cui si decidesse di sostituire le batterie il loro costo, nel futuro,  almeno un lustro, sarà certamente molto più basso di quello che è attualmente, per ovvii motivi di economia di scala, produzione di litio, produzione di batterie, produzione di auto e veicoli elettrici..

Ancora più vantaggiosa è l'operazione di conversione elettrica di un furgone diesel. L'impresa che ha già un furgone avrà un  vantaggio ulteriore, non dovendo affrontare la spesa di un bene di cui è già proprietaria. Deve semplicemente affrontare il costo della elettrificazione, quello del kit di trasformazione.

Il kit di trasformazione comprende:
• Batterie ad alta capacità LITIO-POLIMERI 
• Motore asincrono trifase 30 kW nominali (60 kW di picco)
• Frenata rigenerativa doppio step
• Velocità massima predisposta meccanicamente e  tarabile elettronicamente
• Pendenza superabile 15% (tarabile meccanicamente )

Tirando le somme. Prendendo in considerazione il risparmio che  viene dal non consumo dei carburanti, l'operazione d'acquisto dei furgoni elettrici è possibile,  ha un valore aggiunto più alto quanto la cifra spesa per l'acquisto del furgone elettrico (e l'eventuale sostituzione delle batterie) o la spesa per  la semplice conversione elettrica con kit apposito resti ad un livello più basso dei 120.000 euro in 10 anni. Si passa dall'acquisto gratis a  risparmio vero e proprio, colonna degli attivi. Per certo sappiamo che il costo dei carburanti farà lievitare in alto il costo di gestione dei furgoni diesel marcando il gap a vantaggio dei furgoni elettrici.

Dicevo all'inizio: "Darò delle risposte indirette nel tentativo, spero riuscito, di far capire quanto sia ininfluente il costo del furgone elettrico e il costo delle batterie al litio." Risposte, ovviamente, "indirette". Indirette perché bisognerebbe scendere in particolari economici che riguardano rapporti commerciali tra il produttore dei  furgoni elettrici (e del kit di conversione) e le aziende interessate all'acquisto.

Questo tipo di informazioni sui rapporti economici non possono essere divulgati in un blog.

Però chi è interessato professionalmente ad approfondire l'argomento può contattere chi di dovere qui.


Altri vantaggi economici e incentivazioni.
Detto tutto questo, aggiungo che in città come Firenze esiste un contributo di 3.000 euro erogato dalla Regione Toscana e distribuito dal Comune di Firenze nell'ambito del cosiddetto "PROTOCOLLO D’INTESA per l’incentivazione all’uso di mezzi elettrici" che recita così:
g) € 3.000 per veicoli ¾ ruote trasporto merci aziendali omologate, se il costo del veicolo al netto di Iva e privo di accessori e allestimenti è superiore alla somma di Euro 10.329,14.
Nessuna tassa per l'accesso nella ZTL e zona pedonalizzata.

Anche il Comune di  Modena eroga un contributo per i furgoni elettrici da 35 quintali nell'ambito del locale
"PROTOCOLLO D’INTESA per la diffusione dei veicoli elettrici"
g) autoveicoli e mezzi di trasporto merci fino a 35 ql a trazione elettrica.
Entità g) € 2.066,00



- Quanto si risparmia con i furgoni elettrici? E convertendoli?
- furgoni elettrici a grandi percorrenze con motore trifase a corrente alternata dotati di batterie agli ioni di litio.
- Il Crepuscolo dell’Era dei Combustibili Fossili: la rottamazione e il Retrofit elettrico

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

Buongiorno Ingeniere,

premesso che sono piu' che favorevole al retrofit elettrico:
- perche' tutta questa segretezza sui costi (anche della smart)??
- ma in Italia il retrofit non e' vietato? significa che bisogna far omologare il veicolo in Svizzera?
- Per favore dia un'occhiata al blog crisis se ha tempo di rispondere ai commenti su questo articolo.
Grazie
Davide

simone ha detto...

qui c'è anche un tool per calcolare il ritorno d'investimento di un veicolo elettrico rispetto a un veicolo diesel!

Massimo J. De Carlo ha detto...

rrr, mi sembra cervellotico. il ragionamento proposto da noi nei post è concentrato su una valutazione economica sui furgoni utilizzati per il lavoro ed in particolare per quello dei corrieri.