Presso l'Università del Maryland A. James Clark School of Engineering e la Facoltà di Agraria e delle Risorse Naturali ritengono che i virus hanno una cattiva reputazione e a ragione. La capacità che ha un virus di replicare sé stesso in modo rapido e preciso lo fa essere un flagello distruttivo per animali e piante. Ora un team interdisciplinare di ricercatori presso quella stessa università del Meryland riunito sotto la direzione del Prof. Reza Ghodssi sta cercando di sfruttare e valorizzare le proprietà dei virus di "auto-rinnovamento" e di "auto-assemblaggio" per un fine più alto: costruire una nuova generazione di batterie piccole, potenti, altamente efficienti e celle a combustibile. La rigida forma a bastoncino dei virus mosaico del tabacco (TMV) li fa apparire al microscopio elettronico come spaghetti crudi. Questo virus, ben noto e diffuso, devasta il tabacco, pomodori, peperoni, e altri tipi di vegetazione, ma in laboratorio gli ingegneri hanno scoperto che possono sfruttare le caratteristiche del TMV per costruire minuscoli componenti per batterie agli ioni di litio del futuro. Essi possono modificare le aste del TMV impegnando perpendicolarmente la superficie metallica degli elettrodi di una batteria e organizzare le aste in modelli complicati e ordinati sull'elettrodo, poi, impregnare mano mano le aste con un sottile film conduttivo che funge da collettore-conduttore di corrente e, infine, materiale attivo della batteria che partecipa alle reazioni elettrochimiche.
Come risultato, i ricercatori pensano di poter aumentare notevolmente la superficie degli elettrodi, la loro capacità di immagazzinare energia e consentire una carica/scarica veloce.
Il virus TMV diventa inerte durante il processo di fabbricazione, quindi le batterie risultanti non trasmettono il contagio da virus.
Le nuove batterie registrano un aumento di 10 volte in più la capacità, a parità di peso, di una batteria standard agli ioni di litio.
Come risultato, i ricercatori pensano di poter aumentare notevolmente la superficie degli elettrodi, la loro capacità di immagazzinare energia e consentire una carica/scarica veloce.
Il virus TMV diventa inerte durante il processo di fabbricazione, quindi le batterie risultanti non trasmettono il contagio da virus.
Le nuove batterie registrano un aumento di 10 volte in più la capacità, a parità di peso, di una batteria standard agli ioni di litio.
TMV-Battery Project
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Fonte University of Maryland's A. James Clark School of Engineering e College of Agriculture and Natural Resources
1 commento:
Ottima idea, speriamo che lo sviluppo delle nanotecnologie riesca a fare il salto e cioè quello di passare dal laboratorio alla realizzazione industriale.
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