Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


sabato 31 gennaio 2009

Energia. Petrolio: OPEC, tagli, mancati investimenti, problemi futuri

L'Opec intende tagliare la propria offerta petrolifera giornaliera di 4,2 milioni di barili. La caduta dei prezzi del greggio, oltre 100 dollari al barile in 6 mesi, ''e' molto pericolosa per noi. Penso che dovremo togliere dal mercato circa 4,2 milioni di barili al giorno'', ha detto Abdalla Salem El Badri, segretario generale dell'Opec, intervendo al World Economic Forum di Davos. ''Vogliamo avere prezzi del petrolio ragionevoli. Non siamo contenti quando sono a 40 o 50 dollari al barile'', ha sottolineato El Badri.


All'Opec non piace nemmeno se il petrolio si attesterà a 50 dollari al barile, mentre ora viaggia attorno ai 41-42 dollari, e inoltre se il prezzo scende ancora "é pericoloso" per gli investimenti che le aziende devono fare. Ad affermarlo, durante un dibattito sull'energia al World Economic Forum di Davos è il segretario generale dell'Opec Abadalla Salem El Badri, il quale ha preannunciato che "quando ci riuniremo a marzo avremo ancora qualcosa da mettere fuori dal mercato", cioé saranno decisi ulteriori tagli di produzione. "Non sono felice anche se il petrolio è a 50 dollari il barile - ha detto il segretario generale dell'Opec - perché così non possiamo investire. Se non investiamo ora avremo problemi tra 2-3 anni quando l'economia tornerà a crescere e allora non riusciremo a soddisfare la domanda". Per garantire gli investimenti - ha poi aggiunto l'amministratore delegato del gruppo Bp, Tony Hayward, "il prezzo appropriato è tra 60 e 80 dollari al barile". Non solo: El Badri ha sottolineato soprattutto l'esigenza degli investimenti per far fronte alla maggiore produzione che si stima sarà necessaria per il futuro del Paese, con segnali di ripresa che - ha detto - "potrebbero esserci già a fine anno". Anche il presidente della francese Edf Pierre Gadonneix ha fatto un appello agli investimenti. "Due anni fa, sempre a Davos, il tema era diverso - ha ricordato - Parlavamo dell'esigenza di maggiore produzione e dei cambiamenti sia nel global warming sia in termini di maggiore domanda".

Foto: Abdalla Salem El-Badri

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