Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 25 gennaio 2009

Nucleare; Siemens divorzia da Areva mentre la Total...

Il Sole 24Ore propone questa anticipazione che, se fosse vera, produrrebbe una serie di domande interessanti, anzi interessanti sarebbero le risposte del/dei perché.









Nucleare, Siemens pronta a uscire dal capitale del colosso francese Areva

Il divorzio fra la tedesca Siemens e Areva, il colosso nucleare francese, sarebbe ormai solo una questione di giorni. Smentita dai diretti interessati, la possibilità di un'uscita di Siemens dal capitale di Areva Np, filiale specializzata nei reattori, è data per certa oggi dal quotidiano Les Echos. E potrebbe essere annunciata già martedì prossimo
. .... continua


Altra notizia succulenta è questa sempre proposta dal Sole 24Ore: Total entra nel nucleare


Total compie il grande passo nel nucleare. Il colosso petrolifero francese ha annunciato ieri che parteciperà assieme a Gdf-Suez ad un progetto per la realizzazione del reattore EPR di terza generazione. Con questa decisione la società guidata dall'amministratore delegato Christophe de Margerie conferma le sue ambizioni e l'obiettivo di trasformarsi da azienda petrolchimica in azienda energetica, con fonti di approvvigionamento sempre più diversificate. Già nei mesi scorsi Total aveva siglato una joint venture con Areva e la stessa Gdf-Suez per vendere due reattori ad Abu Dhabi. Secondo indiscrezioni l'Eliseo si appresterebbe ad assegnare la costruzione in Francia dell'EPR di terza generazione a EDF, ma non si esclude che vi possa essere spazio per un secondo reattore.


Davvero inquietanti e diverse le strategie dei big dell'energia. La Total, colosso petrolifero francese, sente odore di cadavere che si sovrappone all'odore del petrolio, che i più attenti dicono abbia già piccato nel 2008, quindi si getta sul presunto 'nuovo' business nucleare, mentre il colosso tedesco Siemens scappa dal business nucleare. O è una manovra di smaccato sciovinismo alla francese o la Total non comprende che il nucleare ha dei limiti temporali a causa dell'approvvigionamento dell'uranio ed il suo unico obiettivo è di uscire velocemente e comunque dal mercato petrolifero.

.

1 commento:

Anonimo ha detto...

il nucleare non ha ALCUN limite temporale nel futuro. l'uranio è uno degli elementi più diffusi sulla crosta terrestre, tanto da formarne circa il 6%.
il costo di estrazione di uranio fissile incide sul costo/kw con le tecnologie attuali per il 3%, mentre in futuro si potrà arrivare all'1.5%.
eventualmente, pagandolo un 9-10% si potrebbe addirittura estrarlo dal mare!

infine:
vogliamo scriverlo a caratteri cubitali che l'unica fonte di elettrogenerazione che non produca CO2 è il nucleare?