Ieri è entrata in funzione il megaimpianto fotovoltaico realizzato sulla restaurata volta dell'Aula Paolo VI capace di fornire energia elettrica "pulita" per coprire parte delle attività del Vaticano. La struttura - una sorta di grande rete ricavata dall'assemblaggio di 2.400 moduli fotovoltaici azzurrini distribuiti su una superficie di 5 mila metri quadrati - fornirà elettricità all'aula progettata da Pier Luigi Nervi nel 1970 e agli edifici adiacenti, dentro il Vaticano. È un impianto - donato a Benedetto XVI dalla società produttrice, la tedesca SolarWorld AG - in grado di produrre, infatti, 300 megawattora all'anno grazie alla trasformazione dell'energia dei raggi solari «catturati» dalla superficie fotovoltaica. Da non sottovalutare è il fatto che ora si eviterà di "sporcare" l'aria con i circa 225 mila chilogrammi di anidride carbonica equivalenti alle 80 tonnellate di petrolio che andrebbero bruciate per produrre i 300 megawattora annui così come saranno ricavati dall'impianto fotovoltaico.
Fonte : la Repubblica
(in basso a destra l'area occupata dall'impianto FV)
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2 commenti:
Quale è la potenza di picco? (dal valore dell'energia prodotta stimo intorno ai 250kWp)
Sono stati utilizzati moduli in silicio amorfo?
...ed in tal caso: Sua Santità è d'accordo con l'utilizzo del silicio amorfo?
Se è d'accordo non è un pericoloso caso di relativismo?
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