Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


sabato 2 agosto 2008

WWF: il carbone pulito non esiste!

A rischio Kyoto e il rispetto del territorio e dei cittadini
L’inaugurazione della centrale ENEL di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia segna un ulteriore passo falso a danno della democrazia, della tutela dell'ambiente e dell'economia italiana. Infatti, l’avvio del primo gruppo da 660 MW della centrale comporterà l'emissione di oltre 3,6 milioni di tonnellate all’anno di CO2, che andranno ad aggiungersi ai circa 100 milioni di tonnellate che già allontanano il nostro Paese dagli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas climalteranti richiesti dal Protocollo di Kyoto. Il Trattato impone all'Italia di ridurre le proprie emissioni, entro il 2010, di circa il 6,5% rispetto ai dati di emissione del 1990. Quando saranno avviati anche gli altri due gruppi da 660 MW (si dice entro il 2009), la centrale di Torre Valdaliga Nord (che arriverà ad avere una potenza complessiva di 1.980 MW) immetterà in atmosfera oltre 10,8 milioni di tonnellate di CO2 anno, allontanandoci ancora di più dagli impegni assunti a livello internazionale.
Questo dovrebbe far riflettere sull'opportunità di costruire impianti a carbone che comportano il maggiore rilascio di emissioni di gas serra responsabili dei cambiamenti climatici in atto. Per compensare questo problema, si sta investendo sulla ricerca per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) ma si tratta di tecniche puramente sperimentali che, nella migliore delle ipotesi, porteranno qualche potenziale risultato non prima di 20 o 30 anni, vale a dire quando avremo immesso in atmosfera quantitativi di gas serra tali da sconvolgere per sempre il clima del Pianeta. A livello locale, occorre ricordare come i 660 MW della centrale di Torre Valdaliga, pure in presenza delle migliori tecnologie di filtraggio dei fumi, comporteranno ogni anno l'immissione in atmosfera di oltre 328 tonn di particolato ultrafino, 1.940 tonn di ossidi di azoto, 1.293 tonn di ossidi di zolfo: numeri che andranno triplicati quando entreranno in funzione anche gli altri due gruppi.
Non trascurabile inoltre il mercurio, l'arsenico e molti altri composti notoriamente nocivi alla salute delle persone e del specie viventi, massicciamente liberati dai processi di combustione del carbone e le inevitabili emissioni radioattive, il tutto sempre abbondantemente trascurato nella campagne disinformative pro carbone: tutto ciò a dimostrazione che il carbone pulito non esiste!
È necessario ricordare che questa centrale nasce con una Valutazione di Impatto Ambientale che il Tribunale di Civitavecchia ha definito non rappresentativa della realtà e che pesantemente sottostima gli impatti della centrale a carbone, con pesanti ripercussioni sull'ambiente, sulla salute dei cittadini di tutto l'Alto Lazio, nonchè sull'intero sistema economico nazionale. La relazione tecnico scientifica che autorizza l'impianto consiglia, infatti, di abbandonare le coltivazioni a scopo alimentare e riconvertirle alla produzioni di fiori. Analogamente rischieranno di restare disoccupati pescatori e operatori turistici, e le bollette elettriche lieviteranno per sostenere gli oneri dei permessi di emissione di gas serra a carico dell’Azienda fornitrice.
Anche in merito alla sicurezza energetica per il nostro Paese, piuttosto che sprecare investimenti nel carbone, che oltretutto siamo costretti ad importare (come facciamo con petrolio e gas), meglio sarebbe puntare sull’
efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili, realmente presenti nel nostro territorio.
Roma, 30 luglio 2008 - Ufficio stampa WWF Italia , Antonietta Esposito,
06-84497377.373.265.216.463.213
www.wwf.it/stampa

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Comunque a questo punto credo che l'italia si meriti una grossa multa! ed non parlo di quelle multe cosi basse che verranno comunque inflitte a tanti altri paesi visto che non tutti i paesi faranno degli investimenti incisivi per ridurre ed sopratutto per tutto questo sistema di vita insostenibile basato sui derivati del petrolio o sul nucleare ormai insufficiente ed è da inresponsabili continuare con questo sistema di vita cosi insostenibile.

noalgore ha detto...

A proposito di Wwf, ho appena pubblicato sul mio blog un post dal titolo:
Il WWF, le sue origini, chi lo finanzia e i suoi veri scopi:
Ambientalismo di Razza
Grazie per l'attenzione

Massimo J. De Carlo ha detto...

Ringraziando per la segnalazione del posto sul blog che riguarda la genealogia del WWF, potrebbe idirizzarci verso un post del blog che chiarisca anche il pensiero riguardo il carbone pulito o meno, ambientalisticamente parlandoo non. Punti di vista diversi aiutano a capire meglio.