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giovedì 27 marzo 2014

Se Putin ci chiude i rubinetti dei gasdotti noi abbiamo i rigassificatori

Che io sappia, ad oggi, i rigassificatori sono 3: GNL Panigaglia (La Spezia) , GNL Cavarzere (Venezia), GNL Livorno.

Andando a spulciare i vari siti ei gestori leggiamo cose interessanti.
L'impianto di Panigaglia
L'attività svolta nel terminale di Panigaglia prevede una serie di lavorazioni complesse consistenti nella rigassificazione, a ciclo continuo, del gas naturale liquefatto. Il GNL, ricevuto da navi metaniere, è trasferito, a mezzo di una condotta, dalle cisterne delle navi ai serbatoi a terra, dove viene immagazzinato alla temperatura di circa –160 °C e a pressione atmosferica. I serbatoi a terra sono due, cilindrici e verticali, e hanno una capacità di 50.000 metri cubi ciascuno. Lo stabilimento di Panigaglia, che occupa complessivamente un'area di circa 45.000 metri quadrati è composto da sette sezioni: ricezione, stoccaggio, rigassificazione, recupero vapori, correzione del gas finale, sistemi ausiliari, sistema di controllo e sicurezza.
La sezione di ricezione del GNL
La sezione di ricezione dell'impianto di Panigaglia è rappresentata dall'area di attracco delle navi metaniere, dai tre bracci di discarica e dalla linea di trasferimento ai serbatoi.
La capacità di carico delle metaniere varia da 25.000 sino a 65.000/70.000 metri cubi.
Il GNL viene prelevato dalle metaniere e inviato ai serbatoi di stoccaggio tramite una condotta che attraversa il pontile dell'impianto, lungo 500 metri.
La sezione di rigassificazione
La sezione di rigassificazione è costituita dalle pompe per la movimentazione e la pressurizzazione del GNL e dai vaporizzatori a fiamma sommersa. Il gas naturale liquefatto viene prelevato dai serbatoi e inviato, a mezzo di tubazioni, alle unità di vaporizzazione. Le unità, utilizzando il calore sviluppato dalla combustione di parte del gas, riscaldano il GNL a una temperatura prossima a quella ambiente, riportandolo allo stato gassoso. Il gas naturale viene infine immesso nella rete di trasporto che lo porterà agli utenti.

GNL Cavarzere
Il Terminale
Il terminale Adriatic LNG è la prima struttura offshore al mondo in cemento armato per la ricezione, lo stoccaggio e la rigassificazione di gas naturale liquefatto (GNL). La struttura è situata al largo di Porto Levante, nell’alto Mare Adriatico, a circa 15 chilometri dalla costa veneta, dove è stata collocata sul fondale marino ed è collegata alla rete di distribuzione nazionale tramite un nuovo metanodotto. Il terminale offshore è costituito da una grande struttura di cemento armato, che ospita due serbatoi di stoccaggio del GNL e comprende un impianto di rigassificazione e le strutture per l'ormeggio delle navi e lo scarico del GNL.
La struttura è lunga complessivamente 375 metri, larga 115 metri e il ponte principale è 18 metri sopra il livello del mare, mentre la torcia raggiunge gli 87 metri.
Questa struttura unica al mondo è stata specificamente progettata per far giungere alla rete nazionale di distribuzione del gas un'importante fonte di energia, proveniente da un nuovo paese. Costruito con tecnologie d’avanguardia e dotato di un'infrastruttura innovativa, il terminale Adriatic LNG è pronto per fornire al Paese una fonte d'energia sicura e affidabile.
Il terminale Adriatic LNG ha una capacità di rigassificazione pari a 8 miliardi di metri cubi di gas naturale l’anno (775 milioni di piedi cubi al giorno), corrispondenti a circa il 10% del consumo nazionale di gas.

GNL Livorno
Il progetto OLT Offshore LNG Toscana ha previsto la conversione di una nave metaniera (denominata Golar Frost) in un Terminale galleggiante, ancorato in modo permanente a circa 22 km al largo dalla costa tra Livorno e Pisa, che trasforma il gas naturale liquido (GNL) riportandolo allo stato gassoso.
Il Terminale, attraverso sei ancore, è stato saldamente fissato al fondale marino con un unico punto di rotazione a prua per consentire alla nave di muoversi intorno all'ancoraggio, adattandosi alle condizioni meteo marine senza ripercussioni sull'attività.
A regime il Terminale avrà una capacità di rigassificazione di 3,75 miliardi di metri cubi annui (circa il 4% del fabbisogno nazionale), una capacità media di rigassificazione di 11 milioni di metri cubi al giorno e una capacità di stoccaggio di 137.500 metri cubi di GNL.

Tanto per avere un'idea della realtà delle cose in base ai numeri, riportiamo i numeri relativi alle immissioni in rete dai tre terminali GNL quello di Panigaglia, di Cavarzere e di  Livorno, nel mese di gennaio rispettivamente 1 milione di metri cubi,  349,8 e 0,4, A febbraio rispettivamente 1,5  milioni di metri cubi, 364,9  e zero. A fronte di un consumo nazionale di 8.430,0 milioni di metri cubi a gennaio e 6.927,7  a febbraio, stiamo parlando di quantità di gas immessi in rete dagli impianti di rigassificazione irrisorio. Questi sono dati ufficiali mensili della Snam.

Tra il 4,2% e il 5,3%.

Irrisorio!


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2 commenti:

roberto ha detto...

quando ho letto che l'america offriva il gas ell'europa ho pensato: ma come fa a mandarcelo? ce lo spedisce con la posta prioritaria?

Massimo J. De Carlo ha detto...

propaganda, pura propaganda. di concreto c'è il vuoto riempito di chiacchiere, e la bolla del gas fraccato americano finirà presto, troppo presto.