Il numero è altissimo, i bus elettrici in Cina sono quasi 228 mila, per la precisione 227.935 alla fine del 2016.
Quale cifre raggiungeranno alla fine del 2017? La progressione è impressionante con il botto del solo anno passato quando hanno raggiunto le 115.700 unità, rappresentando il 20% dell'intero mercato di bus, compresi quelli con alimentazione diesel, contro le 94.260 unità del 2015.
Tutt'altri numeri confrontati con quelli italiani anche perchè sono soprattutto numeri in fieri e non consolidati, ovvero gare per l'acquisizione non ancora circolanti. Padova abbandona i tram per gli autobus elettrici, mentre Torino ha deciso di acquisire a breve 19 autobus elettrici, mentre Bergamo con un bando di gara, appena pubblicato, vuole inserire dodici nuovi autobus elettrici nel proprio parco di trasporto pubblico locale.
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2 commenti:
Qualche anno fa ho fatto un colloquio presso una ditta modenese che costruiva autobus. Quando ho mostrato particolare interesse vesro i loro modelli elettici, il capo mi ha guardato come se fossi un bambino deficiente che chiedeva un giocattolo costoso. Più o meno mi disse che erano modelli che servivano a qualche amministrazione comunale per farsi un po' di pubblicità.
Quell'azienda è fallita e , che io sappia, l'unica parte rilevata e attualmente produttiva è quella relativa alla produzione di mezzi elettrici.
Lungimiranza dei capi...
Mimmo.
Purtroppo la colpa è da attribuire in modo più sostanzioso al legislatore che invece di guardare al futuro ha deciso di contribuire allo sviluppo di autobus a metano che non hanno futuro col risultato che, non essendoci assorbimento nel mercato nazionale, i costruttori degli autobus elettrici non si sono sentiti stimolati a investire. In Cina esiste un piano che viene dall'alto al fine di abbassare l'inquinamento. In Italia si parla da anni senza concludere niente senza piani seri col risultato che i produttori elettrici sono spariti a cominciare dai costruttori di scooter in su.
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