Qualche giorno fa, esattamente il 16 Febbraio, il Parlamento europeo ha approvato il Ceta, l'accordo commerciale Ue-Canada, voluto fortemente dai Paesi delle due sponde dell'Atlantico ma molto contestato dalle associazioni fra le quali Greenpeace con manifestazioni fuori del palazzo dell'Europarlamento. Al di là del fatto che con l'accordo si dichiara il libero scambio di merci senza dazi e la protezione del nome dei prodotti Dop e Igp, alcune associazioni ritengono che sia deleterio e illiberale il fatto che nell'accordo vi siano presenti alcune clausole che consentono di fare causa a uno Stato davanti a un arbitrato internazionale nel caso in cui un investitore ritenga di essere stato ingiustamente danneggiato. Si dà cioè dare la possibilità alle società private di fare causa ai singoli stati, con tutti i pericoli che provengono dalle multinazionali più interessate ai loro affari che, per esempio, alla salute dei cittadini. In sintesi, il pericolo dichiarato da alcune associazioni, viene dal fatto che d'ora in poi un singolo Stato non potrà legiferare per proteggere i propri cittadini. L'accordo, passato indenne con l'approvazione del Parlamento europeo dovrà essere ratificato dai Parlamenti dei singoli Stati europei, ma con nessuna possibilità di sovvertire l'esito in quanto l'approvazione di Strasburgo è potuta avvenire solo grazie all'assenso dei rappresentanti dei vari Stati all'unanimità, se un solo stato si fosse opposto tutto si sarebbe bloccato.
Il punto di vista della Coldiretti è qui sotto descritto nel loro comunicato.
Un grande regalo alle grandi lobby industriali che nell’alimentare puntano all’omologazione e al livellamento verso il basso della qualità. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l’impatto dell’approvazione da parte dell'Europarlamento del Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreementr) con il Canada. Nei trattati - sottolinea Moncalvo - va riservata all’agroalimentare una specificità che tuteli la distintività della produzione e possa garantire la tutela della salute, la protezione dell’ambiente e della libertà di scelta dei consumatori. Solo per fare un esempio - continua Moncalvo - i produttori canadesi potranno utilizzare il termine Parmesan, ma anche produrre e vendere Gorgonzola, Asiago e Fontina, mantenendo una situazione di ambiguità che rende difficile ai consumatori distinguere il prodotto originale ottenuto nel rispetto di un preciso disciplinare di produzione dall'imitazione di bassa qualità. Ma soprattutto si crea una concorrenza sleale nei confronti del vero Made in Italy in cui perde l’agricoltura italiana che - conclude Moncalvo - ha fondato sulla d istintività e sulla qualità la propria capacità di competere.
Un grande regalo alle grandi lobby industriali che nell’alimentare puntano all’omologazione e al livellamento verso il basso della qualità. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l’impatto dell’approvazione da parte dell'Europarlamento del Ceta (Comprehensive Economic and Trade Agreementr) con il Canada. Nei trattati - sottolinea Moncalvo - va riservata all’agroalimentare una specificità che tuteli la distintività della produzione e possa garantire la tutela della salute, la protezione dell’ambiente e della libertà di scelta dei consumatori. Solo per fare un esempio - continua Moncalvo - i produttori canadesi potranno utilizzare il termine Parmesan, ma anche produrre e vendere Gorgonzola, Asiago e Fontina, mantenendo una situazione di ambiguità che rende difficile ai consumatori distinguere il prodotto originale ottenuto nel rispetto di un preciso disciplinare di produzione dall'imitazione di bassa qualità. Ma soprattutto si crea una concorrenza sleale nei confronti del vero Made in Italy in cui perde l’agricoltura italiana che - conclude Moncalvo - ha fondato sulla d istintività e sulla qualità la propria capacità di competere.
Aggiornamento
100 parlamentari francesi hanno intentato un'azione legale alla più alta autorità costituzionale francese sostenendo che CETA erodere la sovranità del paese.
In particolare essi sostengono che il sistema delle controversie Inter State (ISDS), con la quale le società possono citare in giudizio i governi europei, è incompatibile con il diritto francese.
Qui l'articolo del Daily Express.
100 parlamentari francesi hanno intentato un'azione legale alla più alta autorità costituzionale francese sostenendo che CETA erodere la sovranità del paese.
In particolare essi sostengono che il sistema delle controversie Inter State (ISDS), con la quale le società possono citare in giudizio i governi europei, è incompatibile con il diritto francese.
Qui l'articolo del Daily Express.
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