Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 23 febbraio 2012

Dalla tana di uno scoiattolo un fiore dell'era glaciale

Dormire per 30.000 anni nella tana di uno scoiattolo per poi svegliarsi e fiorire.

Dal buio delle profondità delle ere trascorse nel gelo può nascere un fiore.

Sembra una favola ... c'era una volta, 30.000 anni fa, durante l'ultima era glaciale uno scoiattolo previdente che raccoglieva le provviste nella sua accogliente tana. Laggiù nella tundra dello sterminato territorio siberiano viveva lo scoiattolo insieme ai mammut, ed è là che scienziati russi hanno dissotterrato ciò che restava delle sue provviste nella vecchia tana sulla riva destra del fiume Kolyma inferiore nella Siberia nordorientale tra i sedimenti risalenti da 30.000 a 32.000 anni fa. Semi, granaglie inglobate nel durissimo permafrost che nei secoli lentamente e forse più rapidamente ora a causa del riscaldamento globale, indotto dalle attività umane, potrebbe scongelarsi. 
I sedimenti erano saldamente cementati completamente avvolti da  spesso strato di ghiaccio, rendendo impossibile qualsiasi infiltrazione d'acqua naturale creando così una camera di congelamento completamente isolato dalla superficie. Lo scoiattolo ha scavato il terreno ghiacciato per costruire la sua tana, dalle dimensioni di un pallone da calcio, mettendo del fieno e poi pelliccia animale per realizzare una perfetta camera di stoccaggio, una criobanca naturale.
La tana si trovava a 125 piedi (38 metri) sotto la superficie presente in strati contenenti ossa di grandi mammiferi, come il mammut, rinoceronti lanosi, bisonti, cavalli e cervi.
I risultati della ricerca di questi scienziati russi sono stati pubblicati online il 21 febbraio negli Atti della National Academy of Sciences degli Stati Uniti. I semi sono stati curati pazientemente, risanati nel proprio DNA, coltivati in vitro, e da essi è nata una piantina e poi inaspettatamente dei fiori bianchi bellissimi nella loro semplice delicatezza. 

Questa foto, non datata, è stata fornita dall'Istituto di Biofisica Cell dell'Accademia Russa delle Scienze, mostra una stenophylla Sylene rigenerata da frutti fossili.

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1 commento:

michelelan ha detto...

E ora c'è da domandarsi... A quando il primo dinosauro in carne e ossa? :)