Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


sabato 1 agosto 2009

Idrogeno. Un sogno, un segno incoerente, una strategia superficiale e sperperatrice

Leggiamo che l’assessore all’Ambiente del comune di Roma Fabio De Lillo ha partecipato, oggi (30 Luglio) a Roma, alla conferenza stampa intitolata “Prima linea sperimentale: progetto trasporto pubblico – autobus a idrogeno a Roma”, in linea con la politica del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni nocive del trasporto pubblico. De Lillo: “Il progetto H2 -TPL presentato oggi (30 Luglio) è molto interessante poiché finalizzato alla riduzione delle emissioni di gas serra e al ricorso a fonti di energia rinnovabili”,

Risparmio energetico? L'idrogeno è una risposta incoerente.
Ricorso a fonti rinnovabili? Per produrre l'idrogeno? Il segnale di un'altra risposta incoerente per il semplice motivo che:

l'idrogeno è il nemico numero uno delle rinnovabili.

Se ci svincoliamo dalla dipendenza 'servile' dell'energia prodotta dal petrolio che per propria natura è limitata dalla quantità esistente sul nostro pianeta e finalmente indirizziamo la nostra attenzione ed i nostri investimenti verso la produzione di energia illimitata da fonti rinnovabili (sole e vento) eterne, regrediremmo enormemente supponendo che l'idrogeno possa essere la soluzione alternativa. Con l'idrogeno, invece di fare un passo in avanti, non faremmo altro che ricadere in uno sciagurato sperpero di energia.

Nel documento che abbiamo elaborato tempo addietro (L'idrogeno: il nemico delle rinnovabili) si comprende quanto sia scellerato semplicemente parlare di idrogeno della trazione e quanto sia osceno investire su prodotti che basano la propria tecnologia su tale elemento.

Partiamo dal presupposto che abbiamo disponibile energia prodotta da fonte rinnovabile grazie al KiteGen (o anche eolico tradizionale o fotovoltaico) e che ne occorra una certa quantità "X" per far funzionare 100 autobus elettrici a accumulatori (batterie o supercapacitori).

Con la stessa energia riusciremmo a far funzionare:
solo 57 bus a fuel cell ad idrogeno,
ma ancor meno autobus a motore a scoppio: 30
ed ancora, considerando che l'efficienza di un motore a scoppio si riduce alla metà nel traffico cittadino, avremmo 15 autobus circolanti.

Ovvero rispetto all'energia consumata dagli autobus totalmente elettrici dovremmo consumare:
quasi il doppio di energia utilizzando bus a idrogeno/fuel cell ,
3 volte e più con l'autobus mosso dal motore ad idrogeno e più verosimilmente
6 volte utilizzando lo stesso motore in un traffico cittadino.

Inconcepibile che si possa sprecare energia ed economie per preparare convegni, tanto più per finalizzare progetti assurdi ed incoerenti che verranno meno agli obiettivi prefissi.
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3 commenti:

Girolamo Fabrizio ha detto...

La soluzione non è nel produrre idrogeno da elettricità prodotta da fonte rinnovabile, ma nel produrre idrogeno direttamente in un gassificatore veloce ad inquinamento zero. Ce ne sono già in giro. Il problema sta tutto qui.

Anonimo ha detto...

di quanto è l'EROEI??? per produrre il syngas (CO H2 CH4) serve biomassa (in parte si possono usare i rifiuti urbani solidi)dubito che si otterranno produttività per superficie superiore alle rinnovabili "elettriche"....può andare bene per applicazioni particolari ma non per l'autotrazione considerando i problemi tecnologici e di distribuzione dell'idrogeno...

Anonimo ha detto...

...a dicembre 2008 scrivevo... http://www.dorianorossi.com/freeliving/dorylinux-consiglia-una-mobilita-ecosostenibile-idrogeno-no-grazie