Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 29 gennaio 2007

Clima, Blair: Per salvare la Terra ridurre le emissioni del 60 percento

Un nuovo trattato di Kyoto insieme a Usa, India e Cina. Serve un nuovo accordo di Kyoto. Il leader inglese Tony Blair lancia il suo appello dal palcoscenico di Davos. È convinto che solo con una intesa "più radicale e onnicomprensiva" si può tentare di risolvere il problema del surriscaldamento climatico; vuole che aderiscano anche le maggiori "potenze mondiali" e dunque gli Usa, la Cina e l'India. La signora Merkel, giusto l'altro giorno e sempre da Davos, aveva promesso un grande impegno europeo per ridurre le emissioni carboniche, con un taglio del 30% entro il 2020, superiore a quello annunciato da Bush (riduzione dei consumi Usa di benzina del 20% in 10 anni). Aveva aggiunto che il vecchio Continente punta "ad una azione determinata e a forti investimenti nelle tecnologie verdi", aveva ricordato che "i nostri figli rischiano di non vedere più i ghiacciai", mentre "la desertificazione minaccia l'Europa" guadagnandosi così un applauso a scena aperta. Ora Blair va anche più avanti, se possibile. Per lui, le emissioni di gas serra vanno ridotte del 60% entro il 2050, e questo "è ciò che noi in Gran Bretagna ci siamo prefissati". Ma è chiaro che senza gli Usa, India e Cina non si può fare nulla, "non avremo alcuna possibilità di successo. C 'è la convinzione diffusa che le tecnologie verdi saranno il business del futuro. Ci sono studi scientifici che dimostrano quanto salati saranno i costi futuri del surriscaldamento. E — non ultimo — c'è il pressing dell'opinione pubblica, a cui evidentemente si guarda con una certa preoccupazione. Così, a Davos, prima Merkel e ora Blair si fanno carico delle questioni ambientali, dopo la minisvolta di Bush, assai criticata perché non puntava a ridurre le emissioni ma solo i consumi di benzina, oltre tutto dopo anni passati anche a negare l'esistenza scientifica dell'effetto serra. Entrambi i leader europei pensano che il vecchio Continente possa fare da capofila perché i temi verdi entrino nell'agenda politica del G8, una volta per tutte.
Estratto da la Repubblica del 28 Gennaio 07

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