Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 9 febbraio 2010

Auto elettriche. Boston adotta la Foglia della Nissan

Oggi verrà firmato a Boston nel Massachusetts un protocollo d'intesa tra alcuni funzionari dell' Energy Resources del Dipartimento di Stato e Nissan Nord America per esplorare con quali modalità sarà possibile espandere l'uso delle auto elettriche nello stato del Massachusetts. Questa introduzione dei veicoli elettrici rientra in un progetto statale attualmente in corso per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra nell'ambito di un più ampio progetto che il Governatore Deval Patrick ha voluto per abbattere le emissioni e sviluppare le fonti energetiche rinnovabili, uno degli obiettivi prioritari della sua amministrazione. L'evento sarà presso il Museo della Scienza di Boston durante il quale verranno esposte le  'Leaf' (Foglia) auto elettriche a zero emissioni della Nissan .

Leggere anche:

Auto elettriche. Come sarà la Nissan Leaf nel 2015

La partnership Nissan EV con Kita-Kyushu

Leaf

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3 commenti:

raimondo ha detto...

Nel 2002 Termini Imerese era a rischio chiusura.
Con soldi pubblici (prepensionamenti e cassa integrazione) fu mantenuta in vita.

Ora la fine è arrivata.

Con un po' di presunzione scrissi una lettera che fu pubblicata sul Gazzettino in cui sostenevo che solo la riconversione di Termini per la produzione di pannelli solari e auto elettriche avrebbe potuto evitare la chiusura.

Ora con un po di superbia posso dire: l'avevo detto io.

Al momento sembra che proprio l'auto elettica sia la panacea per mantenere l'attività produttiva.

Ebbene secondo me mancheranno i capitali e non si farà nulla.

Immodestamente vorrei indicare la riconversione di Termini:
trasformarlo nel più grande impianto industriale di riconversione di modelli FIAT in elettriche. Prendendo ad esempio il cinquino elettrico si potrebbe riconvertire in elettrico anche le UNO (magari alleggerendole).

Non sarebbe necessaria l'autorizzazione della cassa produttrice ;-)
Che ne dite di fare una lettera aperta da inviare ai giornali???

Saluti

Massimo J. De Carlo ha detto...

Quando l'hai scritta se vuoi la pubblichiamo.

Silvano Robur ha detto...

Raimomdo.
Faresti una cosa lodevole.

Vorrei aggiugnere qualcosina sulla questione Fiat.

Marchionne ha detto che dallo Stato Italiano la Fita non ha mai preso un euro.

Vero.

Ma ha usato la cassa integrazione per tenere legati all'azienda gli operari ed i tecnici migliori.

Anche durante le ristruturazioni aziendali (leggasi adeguamento degli impianti produttivi alle nuove linee di modelli) che nulla avevano che fare con le crisi aziendali era comodo che lo stipendio dei propri operai venisse pagato da mamma Stato.

Per poi richiamarli al momento opportuno.

Se questo personale necessario alla produzione fosse migrato verso altre realtà produttive la Fiat avrebbe chiuso da un pezzo.

Altra bufala da sfatare : la Fiat è il simbolo del prodotto pensato e costruito e finanziato in Italia.

Vero ai tempi dell'Autarchia.

Adesso il prodotto viene disegnato in Italia, assemblato con componentistica fatta chissà dove, costruito in Polonia o in Brasile, con capitale delle banche creditrici.

Si.

Perchè le banche ritengono che invece di far fallire la Fiat è meglio tenerla in vita vegetativa in cambio di succulenti interessi.

E gli azionisti ?

I piccoli non contano.
I grandi sono le finanziarie.
Legati con le banche creditrici.

Così vivono di interessi e di dividendi.

Qualcuno disse :

<< Si privatizzano gli utili, si socializzano le perdite >>.