Usato già da tempo come elettrodo super efficiente nelle batterie per accumulare energia, nel 2025 potrebbe diventare l'elemento essenziale per permettere la dissalazione dell'acqua marina a due terzi della popolazione mondiale che soffrirà di una grave carenza di fonti di acqua potabile. La realizzazione di una membrana multistrato di ossido di grafene permetterà il filtraggio dell'acqua con i suoi micro pori impedendo il passaggio del cloruro di sodio (sale) dell'acqua del mare molto più veloce e in maniera più efficiente di quanto possano fare gli attuali metodi con una durata protratta nel tempo.
Attualmente i ricercatori sono riusciti a produrre membrane della grandezza di un foglio di carta di formato A4 ma entro 5 anni saranno in grado di produrre fogli grandi quanto un campo di calcio. Nel frattempo i ricercatori si stanno impegnando a realizzare sistemi di piccole dimensioni tali da permettere il filtraggio di impianti portatili per bottiglie o di piccola scala, unità domestiche, entro 2 anni. I filtri esistenti attualmente in commercio possono rimuovere (filtrare) microbi, batteri, virus mentre con la tecnologia del grafene si potrà estrarre anche ulteriori sostanze chimiche diverse come metalli pesanti, pesticidi ed anche coloranti rendendo sicura qualsiasi riserva di acqua e rapidamente filtrabile. O oltre a salvare miliardi di vite umane potrebbe diventare interessante anche per l'industria in generale quando si riuscirà a migliorare la tecnologia per applicazioni su scala maggiore.
2 commenti:
Dunque l'acqua così ottenuta sarebbe totalmente pura, equiparabile a quella distillata?
Se è così dicono che non va bene.
Non parlano di acqua distillata ma acqua potabile.
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