Un'altra iniziativa discutibile della TEPCo, Tokyo Electric Power Co. Abbiamo visto recentemente il parallelepipedo di Fukushima, tirato su allo scopo di inglobare il primo dei quattro reattori della centrale nucleare e limitare le radiazioni, e gli indumenti radioattivi di Fukushima abbandonati in uno stadio, adesso vediamo cosa vuol fare TEPCo per smaltire le macerie e i detriti causati dal disastroso terremoto che ha colpito la prefettura Iwate. Iwate è una prefettura giapponese di circa 1,4 milioni di abitanti, con capoluogo a Morioka. Si trova nella regione di Tohoku, a nord nell'isola di Honshū.
Questa è la 'soluzione': le macerie devono essere smaltite mediante incenerimento. Quattro sono le società con sede a Tokyo ad essere coinvolte nell'impresa secondo quanto segnala Fuji TV, notizia rimbalzata attraverso Japan Today online.
La notizia dell'incenerimento di rifiuti potenzialmente radioattivi è quasi certo che provocherà una protesta pubblica. Un portavoce di una delle società designate per l'incenerimento ha dichiarato alla Fuji TV che il gruppo TEPCo ha contratto le aziende tecnologicamente capaci di incenerire rifiuti dalla regione colpita dallo tsunami per stipulare un contratto sullo smaltimento sicuro dei suddetti rifiuti.
Il popolo giapponese è ammirevole come i Cinquanta eroi di Fukushima, alcuni dirigenti pubblici e delle aziende locali lo sono un po' meno, forse. Faranno in modo di smaltire, incenerire, nascondere sotto il tappeto fumi e ceneri dichiarando che tutto rientra nei termini di legge. Auguri amici giapponesi!
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