Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


lunedì 16 gennaio 2017

Ma quale tram! Una linea di autobus elettrici costa meno

Questo è un articolo pubblicato su una rivista online specializzata suul trasporto con mezzi pubblici e privati, Autobusweb., che già dall'introduzione chiarisce quale sia il significato di ciò che segue. Ma quale tram! Una linea di autobus elettrici costa meno. Prosegue con quello che è il pensiero di Paolo Rossi, presidente di Aps Holding, azienda padovana dei trasporti pubblici su un progetto di Busitalia, una azienda controllata dalle ferrovia. Tenendo fermi i principi della mobilità a basse emissioni, l’azienda sta valutando l’opzione di sostituire il progetto della linea 2 tranviaria (tra Sarmeola e Ponte di Brenta) con una linea servita solo da autobus elettrici. Lo riporta l’edizione locale de “Il Gazzettino”.

La linea 1 servita dal tram è costata, in tutto, circa 90 milioni di euro. Più precisamente, 77 milioni (di cui 28 a carico del Comune), a cui però vanno sommati i 13,6 milioni di valore dell’immobile della società. Secondo il presidente Aps, la costruzione della linea 2 costerebbe almeno 100 milioni di euro. Non certo bruscolini, considerato che l’azienda ha un rosso di 18 milioni di euro.
Spunta l’idea degli autobus elettrici
Ecco spiegata la pensata dell’emobility. «La linea 2 con i bus elettrici – sempre Rossi – avrebbe un costo inferiore ai 20 milioni di euro perché gli autobus costano 500mila euro l’uno e ne occorrono 24. Hanno una capienza di 160 persone, un’autonomia di oltre 200 chilometri con uno stallo di ricarica all’inizio e alla fine della linea in 20 minuti di tempo. Sono bus a impatto zero e dunque avranno un contributo statale importante. E soprattutto non hanno impatto sulla viabilità. Non occorrono linee aeree, non bisogna fare le rotaie». Niente rotaie, via alla linea solo servita da mezzi a impatto zero, secondo un esempio sempre più diffuso in Europa (tanto per fare qualche nome: Göteborg, Marsiglia, Parigi, Stoccolma). In Italia, tra le realtà all’avanguardia in campo elettrico ci sono Bolzano e Torino (19 autobus in arrivo in primavera) e Trieste.
Il progetto è in mano a Busitalia
Ma le novità non sono finite qui. Aps Holding ha già demandato lo sviluppo del progetto a Busitalia, la controllata dalle ferrovie. «Hanno uffici tecnici che sono in grado di farlo senza spendere una follia in consulenti», ha affermato Rossi. Il progetto prevede delle corsie dinamiche su un percorso guidato con luci a led.


... e questa è una cosa che noi di MondoElettrico diciamo e scriviamo da anni: l'autobus elettrico oramai ha vantaggi importanti rispetto al tram.


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