Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


giovedì 10 ottobre 2013

L'energia rinnovabile in Italia a settembre


Pochi giorni fa abbiamo parlato dei Consumi di energia elettrica in Italia: -2,6% a settembre, adesso vediamo con più attenzione, facendo uso dei grafici da noi realizzati utilizzando i dati ufficiali della Terna, la parte che riguarda la produzione di energia elettrica in Italia da fonti rinnovabili pulite.

Nel mese di settembre 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta da questa per l’89,1% (23,3 miliardi di kWh) è in calo del 2,1% rispetto a settembre 2012 mentre la quota restante del 10,9% è stata importata dall'estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,3 miliardi di kWh) è in calo del 2,1% rispetto a settembre 2012.

A fronte di calo di produzione nazionale da fonte termoelettrica (-6,2%), si è avuta una forte crescita dalle fonti di produzione rinnovabile:

- fotovoltaica 2.224 GWh (+27,2%) ed

- eolica 982 GWh (+11,1%); e crescono anche la produzione

- geotermica 436 GWh (+0,9%) e

- idrica 3.277 GWh (+0,6%).



Occorre prima di tutto rivedere il grafico che abbiamo già visto nel post precedente relativo alla produzione in Italia di energia elettrica dal gennaio 2006 a settembre 2013.



Quello che spicca immediatamente all'occhio è una progressiva costante discesa.

Nel grafico che segue vediamo  due linee, una fucsia relativa alla produzione nazionale totale e una blu relativa alla produzione da fonti rinnovabili.


Vediamo ancora più in dettaglio le varie componenti rinnovabili nei grafici seguenti.

 Sommando l'energia prodotta da geotermico, eolico e solare fotovoltaico distinta dall'idrica.


 
Ogni componente è presa a sé stante.



Adesso vediamo l'andamento per anno solare della produzione fotovoltaica dal 2009 ad oggi ...



 

...ed eolica.


In sostanza i dati di Terna ci dicono che la produzione nazionale di energia a settembre viene da fonte rinnovabile per il 29,6 % (su un totale auto prodotto dell'  89,1%). A giugno era intorno al 45%, a luglio il 36,7%, ad agosto il 37,2%, il che significa che, nelle stesse misure percentuali, abbiamo prodotto una quantità enorme di energia elettriche senza far ricorso alle fonti inquinanti e climalteranti, i carburanti derivati del petrolio e gas, liberando il nostro paese dall'oneroso sperpero economico dovuto all'approvvigionamento estero, le importazioni, ricorrendo alle fonti di energia locale, pressoché ubiquitaria sia pur stagionale, messa a disposizione dalla natura gratuitamente. 
Vale o no proseguire su questa strada incrementando la produzione di energia elettrica da fonti naturali? La mia risposta è sì, sia per il portafoglio che la salute del pianeta e nostra.


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15 commenti:

Silvano Robur ha detto...

Sarebbe interessante vedere anche l'apporto delle biomasse. La quale e' anche essa una rinnovabile.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Pensare di bruciare le biomasse per produrre energia mi fa venire le bolle allergiche, ma certo, sarebbe interessante.

Anonimo ha detto...

Credo che l'uso migliore che può fare il singolo cittadino dell'uso delle biomasse sia riscaldare la casa con moderni termocamini o stufe ad alto rendimento e bassa produzione di particolato, limitatamente a zone limitrofe agli approvigionamento di legname

Silvano Robur ha detto...

Dissento da Arturo. Le biomasse da essenza legnosa va prodotta e consumata localmente per la produzione di energia elettrica e termica per il teleriscaldamento. Va precisato che le essenze legnose vengono prodotte come materiale di risulta da interventi di bonifica fluviali e boschivi. Le emissioni di polveri sottili sono limitati da tre livelli di filtro. Le ceneri vengono utilizzati come inerti fini (filler) per bitumi e cementi.

Silvano Robur ha detto...

In Sud Tirolo ho potuto visitare un impianto a Silandro. L'inquinamento da polveri sottili e' stato eliminato in quanto in luogo delle stufe e dei caminetti a legna si e' ricorso al teleriscaldamento. Il fiume Adige viene mantenuto pulito da tronchi e ramaglie al pari dei boschi. Cosa ci dovremmo fare altrimenti della legna raccolta dalla pulizia dei boschi e dei fiumi ?

Silvano Robur ha detto...

Domanda off topic per Arturo : nella foto ti stai immergendo su un U boote ?

ijk ha detto...

Pulire i fiumi posso capirlo, ma perchè bisognerebbe pulire i boschi? A che serve? Mi sembra un lavoro completamente inutile.

Silvano Robur ha detto...

Rispondo a ijk. La pulizia dei boschi serve a togliere tutto quanto possa servire ad innesco di incendi o di ostacolo al libero fluire delle acque, il cui locale ristagno provoca un peggioramento delle caratteristiche meccaniche del terreno. Con la consenguenza degli eventi franosi. Poi ci sono le trincee tagliafuoco. Spazi privi di vegetazione legnosa che impediscono agli incendi di rimanere confinati entro zone limitae e controllabili.

Silvano Robur ha detto...

Al curatore del blog, le bolle allergiche sono passate ?

Massimo J. De Carlo ha detto...

Mica tanto. Comprendo la fame di energia( ci mancherebbe!) ma mi sollecita più l'idea di lasciare lì dov'è, la materia organica, per farla tornare ad essere concime naturale del bosco o raccoglierla per produrre concime e distribuirlo dove serve. Se la togliamo dal bosco per bruciarla depauperiamo il suolo di sostanza vitale.

Silvano Robur ha detto...

D'accordissimo. Per le foglie secche infatti si lasciano li dove sono. Le ramaglie cadute e gli alberi morti, che ci facciamo ?

Massimo J. De Carlo ha detto...

Entrano nel catabolismo naturale. Se ne nutrono batteri e funghi, le ritrasformano in sostanze azotate e, nel ciclo vitale della flora e fauna, se ne nutrono insetti ecc.. Direi che si interrompe in parte (o totalmente) la catena vitale del bosco.

Silvano Robur ha detto...

Vero. Ma sono anche un formidabile innesco per gli incendi.

Massimo J. De Carlo ha detto...

Indubbiamente. Mi chiedo quanto tempo debba passare per rendere sterile un terreno a cui si sottrae il nutrimento e quindi l'autorigenerazione.

Silvano Robur ha detto...

Esula dalle mie conoscenze. C'e' qualcuno che puo' dire la sua al riguardo ?