Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 5 novembre 2013

Immatricolazioni auto in Italia, Ottobre - 5,6% in crollo da 41 mesi

Ecco di seguito parte del comunicato stampa emesso dall'UNRAE (l'Associazione che rappresenta le Case estere operanti sul mercato italiano delle autovetture, dei veicoli commerciali e industriali, dei bus e dei caravan e autocaravan).

Un altro segno negativo per il mercato italiano dell'auto che ad ottobre - secondo quanto appena comunicato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – segna una flessione del 5,6% e 110.841 vetture vendute.

Nei 10 mesi dell'anno appena trascorsi il settore si è ridotto complessivamente dell’8% per un totale di 1.111.520 autovetture immatricolate.

Intanto il mercato si avvia a chiudere il 2013 di poco al di sotto delle 1.300.000 unità vendute (oltre il 7% meno dello scorso anno), riportandoci sui livelli del 1978-1979.

Tornando ai numeri del mercato di ottobre, la raccolta contratti – secondo un primo scambio di informazioni fra UNRAE ed ANFIA – segna una flessione nel mese di circa il 4,5% a poco più di 120.000 unità. Nel cumulato dei 10 mesi, la situazione è leggermente meno difficoltosa di quanto evidenziato dalle immatricolazioni e i quasi 1.094.000 contratti indicano una riduzione pari al 5%.

Gli acquisti delle famiglie rimangono in affanno anche nel mese di ottobre, segnando un calo dell’11,3% e fermandosi al 61,9% di quota, ben 4 punti in meno di un anno fa. Nel periodo gennaio-ottobre la quota si mantiene sostanzialmente stabile al 63,4%, con una flessione in linea con il mercato totale. Il noleggio continua a cedere il passo, evidenziando un trend negativo nel mese (-7%) e nel cumulato (-9,2%), riuscendo, comunque, a mantenere la propria rappresentatività sul mercato. In termini di quota di mercato, quanto perso dai privati viene recuperato dalle immatricolazioni a società che nel mese di ottobre segnano un considerevole +15,5%, raggiungendo il 23% di quota, in crescita di oltre 4 punti percentuali (18,3% di quota nel cumulato).

Anche in ottobre le motorizzazioni diesel si mantengono stabili (+0,6%), raggiungendo il 54,8% sul totale (53,8% nei 10 mesi). Prosegue, invece, la flessione della benzina (-6,1%), che ormai rappresenta il 30,7% del totale, a vantaggio delle motorizzazioni a metano, che registrano una crescita del 5,4% nel mese (4,8% di quota) e del 26,7% nel cumulato (5,1% del totale), e a vantaggio di quelle ibride (+66,4% in ottobre e +129% nei 10 mesi). Flette, invece, il Gpl ormai stabile intorno all’8,3% nel mese e all’8,9% nel cumulato.

Usato
Infine, i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture in ottobre sono stati 397.772, in flessione del 2,3% rispetto allo stesso periodo 2012. Si mantiene ancora leggermente in attivo il cumulato gennaio-ottobre (+0,6%) a 3.446.888 vetture complessivamente trasferite.

I nostri grafici.

Per anni solari dal 2009.


Mesi consecutivi a partire dal Gennaio 2009.



Nello stesso mese, Ottobre, le immatricolazioni sono salite del 10% negli USA, del  17% in Giappone, del 2,6% in Francia mentre in Spagna le vendite hanno fatto un prodigioso salto verso l'alto con un + 34,4% .



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5 commenti:

marco ha detto...

Qual è la forzante di questo processo di decresita?
Ce n'è più d'una?
Qual è la maggiore?

Marco Sclarandis

Massimo J. De Carlo ha detto...

Marco, lo sai, la cosa è complessa, Quale è la maggiore? Tutte, ma il tracollo viene da un'asfissia progressiva, dall'incapacità o, se vuoi, indifferenza dei politici che non fanno niente per rallentare la caduta con atti significativi.

federico ha detto...

per me la prima è che magari siamo il primo paese europeo per numero di auto ogni 100 abitanti.
Vogliamo pur dire che di auto ne hanno vendute fin troppe questi delinquenti irresponsabili e si sono divertiti a esibire cavalli Suv e cilindrate portando la pianura padana a uno dei 5 siti più inquinati al mondo senza contare le sventure stradali e tumori dilaganti. Ecco io sinceramente ho ridotto drasticamente l'uso dell'auto. Al lavoro in bici (7km) e parecchia spesa con borse laterali. Non comprendo il masochismo.
Rallentare la caduta? con cosa..ancora con i soldi dei cittadini? ci sono tante cose più importanti da fare che una ridicola 250 190Cv!

stefano ha detto...

a Firenze, a fine settembre, è stato eseguito un esperimento..
niente auto e motoveicoli per una settimana (c'erano i mondiali di ciclismo)..il risultato?
zero incidenti (o quasi), inquinamento molto modesto, rumore dimezzato, vivibilità della città come non si vedeva dal boom economico degli anni '60..
senza auto si può vivere..anzi si vive meglio, tutto è più logico, naturale, vivibile..
non ci rendiamo conto nemmeno a quante rinunce porti l'auto..altro che vantaggi..
eppure dopo questa bellissima esperienza Firenze è ritornata nel caos totale..anche se qualcuno, si narra, abbia deciso da quel settembre di inforcare per sempre la bici..

Massimo J. De Carlo ha detto...

Sì, è così, Stefano, ma l'esperimento dei mondiali a Firenze ha fatto trattenere il fiato al traffico non è conseguenza di un piano sul traffico. , stabile. Per esempio, a causa delle non agibilità per alcune ore di alcune strade importanti e il divieto di sosta ha portato ad un blocco transitorio di certe attività pensando di riprenderle dopo una settimana . Occorre programmare le cose in modo stabile magari partendo dal concetto che per muoversi in città si debbano, si possano utilizzare solo mi mezzi pubblici e le bici non certo l'auto propria, permettendo l'uso dell'auto (in città) solo per un'attività lavorativa (taxi, consegna merci, fattorinaggio..).