Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


martedì 24 ottobre 2017

Originale soluzione per risolvere la questione delle rinnovabili e dello stoccaggio di energia

Quale è il problema psicologico (e non solo) più importante che rallenta lo sviluppo delle fonti rinnovabile su larga scala? La loro variabilità. Il sole e il vento non sono fonti energetiche in grado di far funzionare in modo continuativo le pale eoliche e le celle fotovoltaiche durante tutto l'arco della giornata. La soluzione a questo inconveniente, secondo l'ARENA (Australian Renewable Energy Agency), risiederebbe semplicemente nello stoccaggio su larga scala dell'energia prodotta anche in modo discontinuo per renderla disponibile quando serve. La soluzione tecnica  scelta dall'Australia è l'individuazione di 22 mila PHES  (pumped hydro energy storage) siti potenzialmente adatti nei quali realizzare impianti idroelettrici a doppio bacino, piccoli bacini ma diffusi nel territorio in modo conveniente per accumulare energia ripompandola dal bacino situato più in basso a quello più in alto grazie all'energia prodotta dagli impianti eolici e fotovoltaici. Energia potenziale che si trasforma in energia elettrica da utilizzare grazie ad una rete elettrica interconnessa in modo intelligente.
Il sistema PHES risulta essere il sistema di accumulo di energia su larga scala più conveniente di qualsiasi altro con l'ulteriore vantaggio di avere una lunga vita operativa,  50 anni o più. La maggior parte dei sistemi di PHE esistenti attualmente richiedono dighe situate nelle valli fluviali, al contrario del sistema  PHES  che è off-river e che ha quindi  grandi potenzialità. 

In genere i PHES tradizionali richiedono dighe poste sul corso del fiume ma è possibile trovare l'alternativa in siti lontani dai corsi dei fiumi con serbatoi di modeste dimensioni, da 10 o 100 ettari, capaci di erogare energia da 5 a 26 ore continuative a seconda delle dimensioni dei serbatoi. La maggior parte dei siti potenziali PHES identificati in Australia sono off-river, lontano dai fiumi e tutti i 22 mila siti sono in parchi nazionali e al sono al di fuori delle aree urbane.  Ogni sito ha una capacità che varia tra 1 GWh (gigawatt-ora) e  300 GWh. Sostanzialmente l'Australia ha bisogno di 450 GWh di capacità di accumulo di energia (e 20 GW di energia di generazione) distribuite su poche decine di siti per sostenere il sistema elettrico al 100%  da fonti rinnovabili, ovvero è necessario solo 1/20 di energia prodotta a fronte di un sistema di stoccaggio PHES completo.

Attualmente sono in fase di installazione circa 3 GW all'anno di energia prodotta dal vento e fotovoltaico in Australia. Se questo trend dovesse continuare fino al 2030, l'energia rinnovabile prodotta sarebbe sufficiente a fornire la metà del consumo di energia elettrica in Australia. Se questo tasso di incremento venisse raddoppiato l'Australia raggiungerebbe il 100% di elettricità rinnovabile intorno al 2033.

Fonti: Arena e The Conversation






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www.aae.it/index.htm



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2 commenti:

Mauro ha detto...

Almeno l'80% dei miei consumi sono programmabili (Lavatrice, lavastoviglie)
di questi almeno il 60% sono anche modulabili (riscaldamento e ricarica EV possono "accelerare o rallentare" per adeguarsi alla disponibilità"

Massimo J. De Carlo ha detto...

Esattamente. E tutti dovremo riprogrammare le nostre abitudini.