All'inizio del mese abbiamo visto, con un post dedicato, quale sia stato il consumo di gas di Maggio 2019 in Italia. Adesso andiamo a verificare quanto di questo gas sia stato consumato per produrre energia elettrica e quanto nel settore industriale, nei due settori che tra gli altri conosciuti e verificati ci aiutano a capire a quale velocità si muova la nostra economia e il suo stato di salute.
Nel post appena ricordato abbiamo visto i dati (provvisori) del consumo complessivo del gas nel mese di Maggio 2019 pubblicati dalla Snam, constatando un bel balzo in alto con circa il 20% rispetto allo stesso mese dell'anno passato, con 4.869,37 milioni di m3 .
Più interessanti diventano i grafici che riescono a spiegare più delle parole lo svolgersi dell'espansione o la contrazione dei consumi, asetticamente e inequivocabilmente.
I numeri forniti dal Ministero e dalla Snam sono il nostro punto di partenza per i grafici da noi realizzati e questi ci aiuteranno a vedere e capire quale sia il progredire dei consumi nei due settori che insieme ad altri indicano una ripresa o una contrazione della crescita produttiva.
I nostri grafici
Se il consumo è cresciuto del 20,2% vediamo quale dei due comparti ne ha risentito positivamente o meno.
Il settore industriale
Il successivo grafico traccia i consumi sommando i 12 mesi precedenti rispetto all'ultimo mese di rilevamento. Esso mostra una contrazione nell'ultimo anno.
Il settore termoelettrico
Il consumo di gas per la generazione di energia elettrica sale considerevolmente rispetto allo stesso mese 2018 con un +
20,2 % circa, assestandosi ancora nella zona media degli ultimi 15 anni. Si sono consumati circa 1.754,2 milioni di metri cubi (dati provvisori). La crescita è dovuta essenzialmente ad una contingenza determinata dalle condizioni meteorologiche, temperatura più bassa.
Con il grafico che segue si evidenzia l'ultimo picco parziale della fine estate 2017 e la discesa dei consumi fino ad oggi con gli ultimi mesi con una tendenza al rialzo, sempre considerando la somma dei 12 mesi precedenti al mese appena trascorso.
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