Rogo nel Pisano, strage di ulivi e vigne per 4 mln
Almeno 150 ettari di ulivi sono stati distrutti dall’incendio che ha colpito anche vigne e castagneti ed ha minacciato abitazioni rurali ed alcuni agriturismi che sono stati costretti ad evacuare. E’ quanto emerge dal primo bilancio della Coldiretti che stima almeno 4 milioni di euro di danni all’agricoltura in riferimento al vasto incendio sul monte Serra, nel Pisano che spinto dal vento ha distrutto centinaia di ettari di bosco. Nei terreni andati a fuoco saranno impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, delle castagne e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi. Superata l’emergenza – conclude la Coldiretti – ci vorranno almeno 15 anni per ricostruire i boschi andati a fuoco con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.
Ai costi per gli interventi di emergenza per spegnere le fiamme da terra e con i mezzi aerei e per la necessaria evacuazione si aggiungono quelli per la ricostituzione del patrimonio boschivo ma il fuoco ha pesanti effetti dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità con animali morti e piante secolari distrutte e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi e concorrono ad assorbire l’anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici.
Circa diecimila piante di ulivo anche secolari sono stati distrutte dall’incendio che ha colpito anche vigneti e castagneti e ha minacciato abitazioni rurali e alcuni agriturismi che sono stati costretti ad evacuare con una stima salita ad oltre 6 milioni di euro di danni solo per l’agricoltura con gli ulivi che dovranno essere ripiantati e ci vorranno almeno cinque anni prima che si torni a produrre.
Superata l’emergenza – chiede la Coldiretti – occorrerà intervenire rapidamente per far ripartire le attività produttive anche con interventi straordinari per il reimpianto delle coltivazioni andate distrutte dal fuoco.
Fonte Coldiretti
Foto: Vigile del Fuoco
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