Veicoli elettrici - mobilità - tecnologie - ambiente - energia rinnovabile. L'esaurimento delle risorse e le conseguenti ripercussioni politiche ed economiche rendono necessario ridurre la dipendenza dall'importazione di prodotti petroliferi e spingere quindi verso lo sviluppo di fonti energetiche alternative. I veicoli elettrici possono utilizzare tecnologie e risorse nel modo più efficiente.


domenica 26 febbraio 2012

Go gasolio, go benza, go!

Andiamo a ficcare il naso negli affari dell'Unione Petrolifera ( U.P. ) grazie alle informazioni che ci offre essa stessa nel proprio sito, riallacciandoci a quanto scrivevamo precedentemente nel post Go Brent, go! "... Ebbene, impennata dopo impennata siamo arrivati a 124 dollari al barile, con una tendenza al rialzo dovuto a vari fattori...." Tralasciamo per il momento di analizzare quelli che possono essere i fattori, i motivi, del rialzo del prezzo della materia prima, il petrolio. Ognuno tira l'acqua al proprio mulino offrendo le motivazioni che più si confanno ai propri interessi o alle ragioni ragionevoli del picco del petrolio. Asetticamente osserviamo i dati cercando autonomamente di articolare nostre proprie considerazioni personali.
Nel post sopra ricordato avevamo esibito gli aggiornamenti dei prezzi alla pompa, naturalmente in crescita. Prezzi mai visti prima. ".... Vola Shell, con un rialzo di 0,9 cent e arriva a 1,820 euro, mentre il picco di 1,759 euro per il diesel di Ip e Q8 segue un rialzo di un centesimo rispetto a ieri. Sui mercati internazionali, la benzina è arrivata a 632 euro per mille litri (0,632 euro al litro), mentre nel luglio del 2008, all'alba della crisi dei mutui subprime, ne costava 576 euro, il 10% in meno...." Nel sito della U.P. troviamo la struttura dei prezzi dei carburanti fissata al 20 Febbraio come 'rilevazione del mese'. Costo alla pompa della benzina 1,752 euro /litro,  gasolio 1,702 euro /litro, ovvero prezzi di gran lunga più bassi rispetto a quelli degli aggiornamenti dell'ultima ora.

Ma entriamo più nello specifico dei dati U.P. rendendoli evidenti ricorrendo ai grafici (tutti i grafici sono cliccabili per ingrandirli).

La benzina


Il gasolio


I grafici sono tutti cliccabili per essere ingranditi

Il primo grafico a sinistra (serie gialle e verdi) rappresentano il prezzo alla pompa (giallo) e il costo industriale (verde). Il secondo grafico a destra (serie arancio e rosse) rappresentano il prezzo industriale separando il costo della materia prima, cioè il petrolio, dai ricavi delle compagnie petrolifere.

La situazione non tende a migliorare, dal punto di vista del consumatore, che deve spendere sempre di più per riempire il serbatoio del proprio mezzo, se guardiamo l'ultimo grafico (sotto, aggiornamento al 23-02-12) del costo ancora in crescita vivace della materia prima, il petrolio Brent, sempre preso dal sito U.P..


Go, go, go!

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3 commenti:

Anonimo ha detto...

sarebbe l'ora di cambiare paradigma, mentre ancora abbiamo abbastanza energia per costruire fonti rinnovabili, non per scimmiottare il BAU esistente.

Tigana ha detto...

Dal punto di vista dell'erario, il Corriere ha fatto i conti: a Gennaio il gettito per il fisco è risultato essere 2,88 miliardi contro 2,22 del Gennaio 2011, cioè + 658 milioni di € che significano + 29,6%.
Eccellente risultato ottenuto nonostante i consumi in declino, derivanti oltre che dall'aumento del petrolio e dei costi industriali di produzione, anche da alcuni fattori introdotti l'anno scorso: cosucce come l'aumento delle accise per "cinema e cultura", quello delle addizionali sulla benzina o il +1% dell'IVA e, di ben maggiore rilevanza, gli aumenti delle accise per "l'emergenza immigrazione" e la manovra SalvaItalia.
Imho, non c'è dubbio che al governo ci sappiano fare nel 'far di conto'...

stefano ha detto...

chi fa tali provvedimenti conosce benissimo la situazione italiana..dove ancora c'è un bel circolante da racimolare..
la gente continua ad usare l'auto (che è un costo enorme..per molti) anche con la benza a valori record.
Se domani il litro fosse a 2 euro non ci sarebbero variazioni sostanziali di traffico né tantomeno diminuirebbe il totale circolante di auto e moto.
Si continua a vendere auto (molte usate) e quindi nessuno e per nessuno è elevato il costo di un litro di benza se l'auto la si è pagata 5, 10 o 15 mila euro..poi c'è il bollo, l'assicurazione..
conosco gente che è sostanzialmente sulla soglia della povertà solo perché ha l'auto..
si potrebbe quasi coniare un'espressione woodyalleniana..'se non avessi l'auto starei meglio, non avrei il colesterolo e di sicuro sarei ricco'..
sembra impossibile ma la gente prima risparmia sul cibo e casomai sull'auto..mi chiedo per quanto tempo potrà andare avanti così..