Swissgrid, la società nazionale che gestisce la rete di trasporto dell'elettricità in Svizzera, calcola che la rete d'alta tensione debba essere estesa almeno di mille chilometri entro il 2020.
E qui entra in gioco la regola Nimby, l'acronimo del fate tutto purché non sia nel mio giardino. Alla gente non piace avere una linea di alta tensione con i fili sospesi sopra la propria casa e contemporaneamente non vuole alternative che siano costose tanto da far aumentare i prezzi nelle bollette dell'energia elettrica.
E qui entra in gioco la regola Nimby, l'acronimo del fate tutto purché non sia nel mio giardino. Alla gente non piace avere una linea di alta tensione con i fili sospesi sopra la propria casa e contemporaneamente non vuole alternative che siano costose tanto da far aumentare i prezzi nelle bollette dell'energia elettrica.
Impossibile ottemperare a queste due esigenze?
Non sembra.
Un passo indietro. Singole parti dei piani di ampliamento – come ad esempio il tratto Galmiz-Yverdon, nei cantoni di Friburgo e Vaud, oppure quello di Riniken, nel canton Argovia – sono completamente bloccati da anni o addirittura da decenni. Abitanti e comuni combattono strenuamente in tribunale i progetti di sviluppo voluto dalle società elettriche. Le opposizioni alla costruzione delle linee aeree di corrente ad alta tensione sono mosse sia da timori di effetti nocivi sulla salute sia da preoccupazioni di tutela del paesaggio. Di recente, sulla base di un ampio studio comparativo condotto in tutta l'Europa, alcuni ricercatori hanno dimostrato che è possibile il collocamento di linee ad alta tensione sotto terra, anche se finora questa tecnica è stata prevalentemente utilizzata per le linee di bassa e media tensione.
Benché gli esperti tedeschi indichino che i costi delle linee interrate continuano ad essere più elevati, il rapporto economico è cambiato. "In precedenza le linee interrate costavano da 18 a 30 volte di più di quelle aeree. Oggi, questo fattore è sceso a 2 o 3 volte".
L'interramento, comporterebbe un rincaro "molto marginale" per i consumatori, sostiene un parlamentare. In proposito Steiert fa riferimento a uno studio condotto da Electricité de France, secondo cui, l'interramento di tutta la rete ad alta tensione in Francia farebbe aumentare il prezzo dell'energia elettrica per i consumatori di solo 1 centesimo di euro per chilowattora (kWh).
"L'obiettivo non è comunque di mettere sotto terra il 100% delle linee elettriche ad alta tensione. Si tratta di progredire passo dopo passo, e soprattutto interrare le nuove", relativizza il parlamentare.
(estratti da articolo del swissinfo.ch online)
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3 commenti:
Esisteva un vecchio report del ENEA relativo. Chissà dove è finito.
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Si faceva notare che costava meno nel tempo per via di minor dispersioni (sarebbe più efficiente, Es.: cavi più corti per meno differenza di temperatura), ricambio dei fili/supporti e casi di collisione. Il costo di posa aumentava neanche del doppio in quanto utilizzava una tecnica in uso per la posa dei cavi sottomarini, quindi pratica e veloce.
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Quindi il costo totale sarebbe uguale ma le abitudini son vizi.
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Ciao
Beh...e' una soluzione che comunque porterebbe problemi simili per quanto riguarda Nimby ... a chi piacerebbe avere i cavi dell'alta tensione che passano sotto il propio giardino? Non credo che si possano sempre utilizzare i tracciati stradali...
comunque c'e' una terza via.... una bella smart grid e produzione distribuita BT che minimizza la necessita' delle linee
AT ...ma questa forse non piace alle aziende elettriche :-)
Davide
Sono molto, mooolto scettico. I costi maggiori sono dati da aspetti precipui delle linee interrate (esigenza di stazioni di compensazione ogni 10-15km, spezzoni di cavo molto corti confrontati alle linee aeree da giuntare in pozzetti larghi decine di mq, costo del cavo rispetto alle terna nuda aerea, raddoppio del numero dei cavi a parità di potenza trasmessa da una linea aerea, ecc.) e soprattutto dai costi immensamente più grandi per le opere edili, costi che sono in enorme aumento rispetto al passato specie nella iper-normata Europa.
Quindi proprio non mi torna: secondo me è il segno della disperazione dei decisori europei (in questo caso, un parlamentare tedesco) di fronte alla crisi NIMBY.
Il tutto poi per cosa? Costi enormi, tempi biblici, la cantierizzazione dell'opera assomiglia a quella della TAV in val di Susa, a opere finite il territorio deve subire una fascia di rispetto larga 20m lunga 100km incoltivabile e da manutenere e poi IL LIVELLO DEL CAMPO MAGNETICO A TERRA E' LO STESSO DI UNA LINEA AEREA!
Pura follia.
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