Un gruppo di studenti di ingegneria dell'Università di Città del Capo (UCT) in Sud Africa, sotto la supervisione di Dyllon Randall, il loro supervisore, sono riusciti a creare mattoni 'ecocompatibili' per l'edilizia partendo da urina presa dai bagni degli uomini e sabbia, comune sabbia.
Il catalizzatore, diciamo così, per combinare e amalgamare i due elementi, è rappresentato da batteri che consentono ai mattoni di solidificarsi a temperatura ambiente differentemente di quanto avviene nei mattoni normali che devono essere cotti in forni ad alta temperatura(1400°C) che produce oltretutto grandi quantità di anidride carbonica. Il processo è chiamato microbial carbonate precipitation. Il batterio produce un enzima che scompone l'urea nelle urine, formando carbonato di calcio, che lega quindi la sabbia a mattoni dando un colore grigio e grande solidità.
Il catalizzatore, diciamo così, per combinare e amalgamare i due elementi, è rappresentato da batteri che consentono ai mattoni di solidificarsi a temperatura ambiente differentemente di quanto avviene nei mattoni normali che devono essere cotti in forni ad alta temperatura(1400°C) che produce oltretutto grandi quantità di anidride carbonica. Il processo è chiamato microbial carbonate precipitation. Il batterio produce un enzima che scompone l'urea nelle urine, formando carbonato di calcio, che lega quindi la sabbia a mattoni dando un colore grigio e grande solidità.
In media una persona produce tra 200 ml e 300 ml di urina per minzione e servono dai 25 ai 30 litri per 1 mattone, quindi per fare un mattone di urina è necessario andare in bagno circa 100 volte, che può sembrare molto, ma la maggior parte di questa urina viene utilizzata pure per produrre circa 1 kg di fertilizzante.
La resistenza e la forma dei bio-mattoni può essere modificata secondo necessità. Il dott. Randall ha dichiarato che l'anno scorso sono riusciti a raggiungere il 40% della comprimibilità di un mattone tradizione, ma solo pochi mesi dopo sono riusciti a raddoppiare quella resistenza semplicemente cambiando la disposizione del materiale messo nello stampo e permettendo ai batteri di cementare le particelle più a lungo, il tutto senza immettere calore, a temperatura ambiente. Da ricordare che i normali mattoni vengono cotti in forno a temperature intorno a 1.400 ° C.
Questo processo utilizza l'ammoniaca come sottoprodotto, quella che dà l'odore pungente al liquido emesso nella minzione, convertendola in azoto fertilizzante mentre i mattoni perdono questo odore di ammoniaca dopo circa 48 ore. Il processo utilizzato non ha alcun rischio per la salute poichè nella prima fase uccide tutti i patogeni e batteri nocivi operando a un pH estremamente elevato che si è dimostrato in grado di uccidere praticamente tutto.
Secondo UCT, il concetto di utilizzare urea per far crescere i mattoni è stato testato negli Stati Uniti alcuni anni fa usando l'urea sintetica, che richiede molta energia per produrla, mentre i mattoni prodotti dal dott. Randall e dai suoi studenti, Suzanne Lambert e Vukheta Mukhari, utilizzano per la prima volta urina umana vera e propria, che offre l'opportunità per riciclare i residui umani considerati rifiuti.
Il tempo necessario per la trasformazione è dai quattro a sei giorni, se si vuole un mattone più resistente lo si lascia 'maturare' più a lungo.
Fonte BBC
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