Appare come un'idea bizzarra quella di immagazzinare energia su un'isola artificiale, un atollo a pochi chilometri dalla costa
nel Mare del Nord. L'energia prodotta da un parco eolico pompando l'acqua quando questa non può essere immessa in rete nelle ore notturne o quando la richiesta è bassa.
Questa energia potenziale verrebbe riutilizzata nelle ore di punta così come si fa oggi con l'energia idroelettrica a doppio bacino, dopo averla immagazzinata durante le altre fasce orarie di minor consumo grazie a ponti turbine capaci di pompare l'acqua in un serbatoio più in alto del livello del mare di una quindicina di metri. La posizione dell'atollo dovrebbe essere a tre chilometri dalla costa in mare aperto ed avere una larghezza di 2,4 chilometri di larghezza, secondo un progetto di massima fornito dall'ufficio di Johan Vande Lanotte, Membro del governo belga e vice primo ministro.
Questa energia potenziale verrebbe riutilizzata nelle ore di punta così come si fa oggi con l'energia idroelettrica a doppio bacino, dopo averla immagazzinata durante le altre fasce orarie di minor consumo grazie a ponti turbine capaci di pompare l'acqua in un serbatoio più in alto del livello del mare di una quindicina di metri. La posizione dell'atollo dovrebbe essere a tre chilometri dalla costa in mare aperto ed avere una larghezza di 2,4 chilometri di larghezza, secondo un progetto di massima fornito dall'ufficio di Johan Vande Lanotte, Membro del governo belga e vice primo ministro.
MIT Technology Review, che ha diffuso la notizia nel proprio sito web non ha commentato, ha solo concluso dichiarando che il costo dell'energia così immagazzinata dovrebbe aggirarsi intorno ai 100 dollari a kWh. Conveniente, quindi.... se funzionasse.
Aspettiamo fiduciosi la realizzazione e le verifiche sul 'campo'.
.
2 commenti:
... a MWh?
No, kWh. Si parla di costo per stipare energia, non per produrla. Quindi entra in competizione con le batterie.
Posta un commento