Nel mese di gennaio 2013 l’energia elettrica richiesta in Italia, pari a 27,5 miliardi di kWh, ha fatto registrare una flessione del 2% rispetto a gennaio dello scorso anno.
Depurata dagli effetti di temperatura e calendario, la variazione della domanda elettrica di gennaio 2013 diventa -2,4%. Rispetto al corrispondente mese di gennaio del 2012, quest’anno si è infatti avuto un giorno di lavoro in più (22 vs 21) ma una temperatura media mensile di circa mezzo grado superiore.
I 27,5 miliardi di kWh richiesti nel mese di gennaio 2013 sono distribuiti per il 46% al Nord, per il 30% al Centro e per il 24% al Sud.
A livello territoriale, la variazione della domanda di energia elettrica si è articolata in maniera differenziata sul territorio nazionale: -0,7% al Nord, -1,7% al Centro e -4,8% al Sud.
Nel mese di gennaio 2013 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85,1% con produzione nazionale e per la quota restante (14,9%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero.
In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,6 miliardi di kWh) è calata del 2,4% rispetto a gennaio 2012.
Sono in crescita le fonti :
idroelettrica 3.299 GWh (+36,6%),
eolica 1.767 GWh (+ 40,8 %)
eolica 1.767 GWh (+ 40,8 %)
in flessione
fotovoltaica 761 GWh (-6,6%).
mentre la geotermica è in flessione 442 GWh (-3,1%).
efotovoltaica 761 GWh (-6,6%).
mentre la geotermica è in flessione 442 GWh (-3,1%).
termoelettrica (-9,9%),
In termini congiunturali, la variazione destagionalizzata della domanda elettrica di gennaio 2013 rispetto al mese precedente è stata pari a +0,8%. Il profilo del trend si mantiene tuttavia su un percorso di lenta decrescita.
Comunicato Stampa Terna - Roma, 4 febbraio 2013
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I grafici, da noi realizzati grazie ai dati di Terna, ci permettono di seguire l'andamento dei consumi elettrici mensili italiani a partire dal gennaio 2006 e in particolare evidenziano il trend verso il basso.
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