Maggio sopra quota 200.000. +8,2%: riprende il trend positivo del mercato. Riprende il trend positivo del mercato dell’auto dopo il rallentamento virtuale registrato nel mese di aprile, che per la diversa calendarizzazione delle festività aveva segnato una flessione del 4,6%. Sono state superate le 200.000 unità, come non succedeva per il mese di maggio dal 2008; infatti le autovetture nuove immatricolate nel mese di maggio in Italia sono state 204.113, l’8,2% in più rispetto alle 188.659 unità dello stesso mese dello scorso anno che già aveva a sua volta registrato una robusta crescita a doppia cifra del 28%.
Secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, quindi, con il risultato di maggio, i primi 5 mesi del 2017 archiviano 948.051 unità e un aumento del 8,1% sulle 877.156 immatricolazioni di gennaio-maggio 2016.
“Grazie agli importanti investimenti delle Case e delle loro Reti Concessionarie in comunicazione e promozione a favore dei consumatori, il mercato resta tonico, confermando che il rallentamento di aprile era stato solo un effetto tecnico - commenta Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case Automobilistiche Estere – e la crescita tende a stabilizzarsi”.
“Mentre i driver economici mostrano finalmente segni di miglioramento, i temi politici, invece, mantengono necessariamente un’alea di incertezza attorno alle dinamiche dei prossimi mesi - prosegue il Presidente dell’UNRAE. Questo ci porta ad osservare con attenzione il fenomeno incrociato delle vendite nel canale privati, sostanzialmente stabili (+0,7%) in maggio con le vendite totali in Concessionaria (Privati, Noleggio della Concessionaria, Autoimmatricolazioni) che restano moderatamente positive (+3,7%).
“Quindi - conclude Crisci – il mercato sembra poter mantenere inalterato il suo potenziale di crescita a fine anno attorno al 9%”.
Da un focus sui canali di vendita, emerge un forte impulso delle vendite a società, che - pur confrontandosi con un già robusto mese di maggio 2016 a +36,1% - questo mese crescono del 40,9%, fenomeno non direttamente imputabile ai soli vantaggi fiscali.
Grazie alle 41.784 immatricolazioni di maggio, quindi, le società raggiungono una quota di rappresentatività sul mercato totale del 20,4%, in aumento di circa 5 punti percentuali rispetto allo scorso anno. Con un cumulato di 177.058 vetture segnano, quindi, un +36,8% nei primi 5 mesi dell’anno aumentando anche in questo caso la propria quota dal 14,6% al 18,6%. Sostanzialmente in linea in volumi (+0,7%), invece, il canale dei privati che, con le 111.552 autovetture registrate, perde quota rispetto a maggio 2016 scendendo dal 58,3 al 54,4%. Nel periodo gennaio-maggio, invece, le immatricolazioni a privati segnano un leggero calo sia nei volumi (-1,3%) che in rappresentatività, con le 539.710 vendite registrano una quota di mercato del 56,6% (-5,1 punti percentuali).
Il noleggio, infine, spinto dalle vendite del lungo termine (+15,1%) archivia 51.764 immatricolazioni e il 25,2% di rappresentatività, aumentando del 4,4% rispetto a maggio dello scorso anno. Questo risultato porta a un cumulato dei primi 5 mesi di 236.706 unità, il 13,1% in più rispetto al gennaio-maggio 2016.
Tranne il metano che continua a flettere, perdendo a maggio il 37,6%, con una rappresentatività dell’1,3%, risultano in aumento tutte le alimentazioni: forte crescita in particolare per le immatricolazioni di vetture ibride (+87,4%), che con 6.841 unità raggiungono una quota del 3,3%. Buona performance anche per le vetture elettriche che registrano un +46,2%, per il Gpl che segna un +26,3% e anche per benzina (+8%) e diesel (+5,3%) che però cresce meno del mercato.
La struttura del mercato di maggio, inoltre, evidenzia una crescita per tutti i segmenti ad eccezione di quello delle utilitarie (segmento B), che resta stabile nei volumi (-0,3%) perdendo però 3 punti percentuali in peso, e del segmento F in calo dell’1,8%. Crescita a doppia cifra, invece, per le piccole del segmento A (+10,7%), per le medie superiori (+12,2%) e le superiori (+10,8%) che restano stabili in quota. Aumento di rappresentatività, invece, per il segmento C, che con circa 9.000 vendite in più di maggio 2016, raggiungono una quota del 32,6%.
Dall’analisi delle carrozzerie, infine, da sottolineare una forte crescita per le cabrio e spider (+26,8%) e per i crossover (+23,6%).
Per completare l’analisi, il mercato dell’usato, anch’esso in calo già nel mese di aprile, continua a flettere a maggio con 413.209 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture (le intestazioni temporanee a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale), che equivalgono a un calo del 4,2% rispetto alle 431.500 dello scorso anno. Il cumulato dei primi 5 mesi, quindi, archivia 2.014.128 automobili, il 3% in meno rispetto a gennaio-maggio 2016.
Dal comunicato stampa UNRAE
I nostri consueti grafici
L'andamento mensile per anno solare negli ultimi 9 anni. Come vediamo, nello scorso mese di Maggio 2017, le immatricolazioni sono tornate a livello del 2010 e 2011.
I nostri consueti grafici
L'andamento mensile per anno solare negli ultimi 9 anni. Come vediamo, nello scorso mese di Maggio 2017, le immatricolazioni sono tornate a livello del 2010 e 2011.
L'andamento mensile negli ultimi 9 anni in sequenza di crescita.
Le percentuali riferite allo stesso mese dell'anno precedente. Dopo una sfilza di segni meno segue una sequenza di segni positivi.
Col seguente grafico vediamo le immatricolazioni delle auto considerando la somma dei 12 mesi precedenti al mese di riferimento. Dimenticato il picco del 2010 e il minimo dell'Ottobre 2013, le immatricolazioni continuano a crescere in modo sostenuto riconquistando le cifre del 2010.
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2 commenti:
Si vendono più macchine (probabilmente si sfruttano gli incentivi per recuperare 5 o 6 anni di basse vendite e quindi per un rinnovo del parco circolante) ma il consumo di benzina e gasolio per autotrazione diminuisce, come mi pare che diminuiscano i consumi elettrici. È vera ripresa? Mahh... Io ho i miei seri dubbi. C'è una generale ripresa del PIL un po' in tutti i paesi, ma si parla di 1% o massimo 2% generale, che dopo le cadute dovute alla grande recessione mi fanno pensare più al rimbalzino del gatto morto piuttosto che una robusta ripresa, soprattutto in Italia. Complimenti per il blog.
Un aumento delle vendite finanziato a credito. Ma i crediti vanno pagati. E alla prossima crisi? Di cui già si vedono le avvisaglie negli USA? Penso che nel giro di 1 o 2 anni balleremo alla grande.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/04/mercato-auto-finanziamenti-e-crescita-pericolo-di-bolla/3634732/
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