martedì 21 agosto 2012

Siccità, la situazione corrente in Toscana

Agricoltura, foreste e riserve idriche stanno pagando le conseguenze non solo dell'assenza quasi totale di precipitazioni degli ultimi due mesi ma anche del prolungato deficit pluviometrico che ormai continua dall'inizio della primavera dello scorso anno.

Secondo la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori), in Toscana si prevedono perdite di produzione del 20-30%, con cali anche della qualità. L'invaso di Bilancino [vedere qui] contiene, attualmente, solo 46 milioni di m3 dei 65 circa che può contenere.
Non è migliore la situazione delle foreste, che hanno un tasso di umidità basso che può favorire il rapido propagarsi di incendi anche di ampie proporzioni, come è successo in particolare il mese scorso, con il record negativo di 190 incendi boschivi con 1.170 ettari di vegetazione (793 boschiva, 376 di altro genere) andata in fumo.

Nell'immagine è visualizzato l'indice VHI (Vegetation Health Index) riferito agli ultimi 15 giorni di Luglio che riassume lo stato di salute della vegetazione. Le aree in arancio, rosso e rosso scuro indicano, rispettivamente, condizioni di stress idrico e termico moderate, severe ed estreme (cliccare sull'immagine per ingrandire).

Agricoltura: vigneti e oliveti con riferimento agli ultimi 15 giorni di Luglio

I vigneti toscani soffrono tutti della carenza idrica e del caldo. Le situazioni più gravi, con siccità estrema, si localizzano nelle colline del Chianti fiorentino, in Val di Chiana e nell’area a sud di Montalcino.

La siccità sta colpendo in maniera più o meno intensa gli oliveti toscani. Quasi ovunque si soffre di una carenza idrica da lieve ad estrema e le criticità maggiori si concentrano nel Chianti fiorentino, nelle colline che circondano la porzione settentrionale della Val di Chiana e a Nord-Est del Monte Amiata.
Foreste

Se si escludono alcune formazioni caducifoglie appenniniche della Garfagnana e Lunigiana, la macchia mediterranea delle isole e del grossetano meridionale ed alcuni boschi sparsi dell’Appennino mugellano, tutte le foreste toscane nella seconda metà di luglio hanno sofferto di una siccità da severa a estrema.

Questo in sintesi è l'ultimo, in ordine di tempo,  bollettino emesso dal Consorzio LaMMA che rileva una situazione estrema in Toscana, la siccità in atto da almeno sei anni.
I cambiamenti climatici indotti dalle attività umane portano velocemente ad una modifica del clima, con l'aumento delle temperature medie globali, l'effetto serra prodotto dalle emissione insostenibile per il pianeta dei gas climalteranti, inducendo una estremizzazione dei fenomeni atmosferici, qui siccità, là alluvioni, impoverimento della massa di ghiaccio al polo nord e in Groenlandia, scioglimento dei ghiacciai che in inverno non riescono a recuperare volume. Fenomeni sotto i nostri occhi la cui portata già drammatica lo sarà presto ancora di più qualora si dovesse innescare la liberazione in atmosfera di metano imprigionato ancora, per adesso, nel permafrost artico ( qui, ancoraqui e di nuovo qui). 


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