lunedì 20 agosto 2012

L'auto elettrica, le strategie nazionali e le gobbe

Nel primo articolo il Ministro dell'Ambiente Clini sembra, in una sua dichiarazione, avere interiorizzato una realtà che ancora non tutti hanno compreso: "La promozione della mobilita' elettrica avrebbe molteplici effetti positivi: diminuirebbe l'inquinamento, andrebbe a sostenere un'altra filiera produttiva, che e' appunto quella dell'auto elettrica, e ci consentirebbe di utilizzare elettricità che altrimenti andrebbe persa".
Nel secondo si tratta di una analisi del Cnr-Ceris del settore dell'auto dal punto di vista dei costruttori a livello mondiale. Cosa fanno i costruttori italiani, russi, brasiliani, francesi, tedeschi, cinesi, giapponesi, quali carburanti scelgono per alimentare le loro vetture, il gas, il gpl, il biocarburante, l'ibrido, l'elettricità con le batterie e le sinergie tra i grandi e i nuovi produttori di auto e i costruttori di batterie, alcuni di questi ultimi impegnati per proprio conto a produrre auto intorno alle loro batterie.  

Ma se continua questo caldo e la siccità in alcune zone del nostro Paese, negli States e altrove insieme al costo dei dei carburanti sempre più insostenibile forse la miglior strategia è quella di far ri-produrre buone razze di cammelli e dromedari. Si perchè non penserete mica che prendendo un'auto a gas possiate risparmiare? Appena abbandonerete la benzina e il gasolio per il metano e gpl arriveranno immediatamente le stesse accise che gravano adesso sulla benzina e il gasolio. Consumatori dei carburanti tartassati a vita oltre che strangolati dai prezzi di produzione del petrolio in costante perenne aumento.


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4 commenti:

  1. Ma come mai Clini dice che importiamo l'85% dell'energia?
    Eppure ho letto che l'italia produce l'energia di cui ha bisogno (ra cui un buon 35% da rinnovabili) ed importa l'energia dalle centrali nucleari Francesi solo la notte perchè costa meno di quella prodotta col gas...

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  2. Secondo Terna il mese scorso l'Italia ha importato circa il 14% dell'energia (elettrica) consumata, quindi l' 86% viene dalla produzione interna che comunque è dovuta grazie all'uso di gas e petrolio in massima parte di importazione. Comunque il totale della produzione è dovuta all'idroelettrico 12 % circa e 11% tra fotovoltaico, eolico e geotermico.

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  3. La penultima frase è molto interessante e giusta, quando si passerà ad utilizzare in maniera superiore metano e gpl le accise su questi carburanti aumenteranno.. Ma la stessa cosa accadrà puntualmente per le auto elettriche (o per le batterie o per l'elettricità stessa), quindi dove sta la differenza? Ognuno si difende come può, utilizzando l'energia più conveniente al momento corrente, nulla più. Faccio presente che fino agli anni 50 esisteva un bollo annuale da applicare alle biciclette e nulla vieta allo stato la sua reintroduzione in caso il gettito da parte di altre fonti venga meno.

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  4. Dove è la differenza? Che i carburanti sono legati indissolubilmente alla materia prima in via di esaurimento o, se vuoi più correttamente, costerà sempre di più estrarli e/o raffinarli e trasportarli, mentre l'energia prodotta con il solare e l'eolico è praticamente inesauribile. Conclusione. Spendere tempo e risorse economiche con veicoli che adottano motori termici destinati a scomparire è una pura illusione e un obnubilamento della ragione. Voluto da chi ? I soliti.

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