Grazie alla segnalazione di Dario (che ringrazio) ho potuto leggere un articolo pubblicato su TOD - The Oil Drum che tratta l'argomento del filocarro della Siemens, dopo avere ricordato che esisteva qualcosa di simile nel passato utilizzato nella nostra Valtellina. Come avete notato aprendo le pagine linkate questo è un argomento che avevo già trattato in alcuni post precedenti, ma è bene ritornarci sopra.
Lo scrivente dell'articolo, Jeroen Haringman, ricorda il tentativo, fallimentare, di utilizzare un tram a 5 carrozze per trasportare merci all'interno di un percorso cittadino a Dresda nel 2000. No buono, anche se l'ambiente cittadino ne avrebbe trovato giovamento abbassandone l'inquinamento. Ciò significa che l'uso del tram-carro non era una buona idea, infatti non è mai stato ripreso e mai più è stato tentato di riutilizzarlo.
Per i percorsi così brevi l'utilizzo di camion a trazione totalmente elettrica a batterie rispondono perfettamente alle necessità di trasporto merci, ma nei percorsi extra-cittadini, più lunghi la tecnologia delle batterie odierne non possono di immagazzinare energia sufficiente per rendere pratico ed economico il normale uso. L'idrogeno e i biocarburanti potrebbero, teoricamente potrebbero svolgere un ruolo in quel campo, ma entrambi hanno i loro problemi per quanto riguarda le infrastrutture, la scalabilità, e la sostenibilità. No buono.
Quindi rimane una opzione praticabile che aggira il limite di percorrenza data dalle batterie usufruendo di una tecnologia non nuova e già sfruttata in altri settori che è una via di mezzo tra il tram e il camion elettrico, ovvero il filo-carro o trolleytruck con un termine inglese. Costruire l'infrastruttura per il filo-carro non sarà a buon mercato, ma è certamente più conveniente che costruire
ex-novo
una rete ferroviaria o produrre pacchi di batterie per un' intera flotta di camion. Questo sistema offre inoltre flessibilità che né il tram né il treno possono permettersi. Infatti un camion così concepito può lasciare la linea elettrificata per qualsiasi ragione, un ostacolo sulla strada, un improvviso cambiamento di destinazione del trasporto merci, con la stessa flessibilità di un camion a trazione diesel. Secondo convenienza, si può montare a bordo del mezzo un pacco batteria di più limitata capacità sufficiente per percorrere tanti chilometri (10 o 20 o 'x' km) tra la linea elettrificata e un magazzino di destinazione. Una volta realizzata l'infrastruttura, la linea elettrifica/a, sarà facile costruire quanti filobus e filocarri servono per un moderno servizio di trasporto persone e cose visto che usano lo stesso sistema.
Le buone idee volano con le proprie ali, sempre.
L'argomento lo abbiamo trattato anche nei seguenti post:
Il filocarro svedese
Due idee elettriche per l'industria
I filocarri della Valtellina
Sullo stesso argomento:
Camion elettrico/ibrido alimentato come un filobus. Due piani di robustezza
La busvia elettrificata più lunga del mondo
.
Nessun commento:
Posta un commento