Lo abbiamo visto ieri. Continua a perdere quote di vendita il settore delle auto in Italia (così come accede più o meno nel resto dell'Europa), tanto da mettere in seria preoccupazione gli addetti i lavori che non hanno oramai più parole per commentare il loro disagio. Che il mercato possa ritornare a tirare come una volta non lo crediamo possibile, tuttalpiù vedremo dei sobbalzi con degli afflosciamenti nei grafici mensili, annuali, decennali, ma niente che possa essere considerato un revival delle vecchie stagioni di crescita continua. La pacchia è finita, il petrolio sale di prezzo in modo sempre più insostenibile a fronte di un impoverimento, di estrazione, di quei pozzi a basso investimento produttivo. La ricerca di nuovi pozzi nelle profondità oceaniche, sotto migliaia di metri dalla superficie terrestre, l'estrazioni dalle sabbie bituminose, dobbiamo considerarli solo costosi palliativo che non riducono il declino produttivo ma semplicemente alimentano la speranza, illusoria, di un futuro approvvigionamento decente. L'orologio segna l'ora che è prossima alle 24. La vendita delle auto è il ticchettio dei secondi che inesorabilmente segnalano la fatidica ora in cui l'orologio si fermerà, ovvero l'ora nella quale il mercato dell'auto si fermerà non per mancanza di carburante ma per il suo costo insostenibile da parte dei più. Quando ciò avverrà nessuno lo può stabilire ora, ma è adesso che noi vediamo i segnali della più o meno lenta frenata.
Alle ore 24 l'auto tornerà ad essere uno strumento utile con il quale espletare un certo tipo di lavoro, terminerà di essere un giocattolo un oggetto di svago.
L'alternativa è già presente oggi sotto forma di auto elettrica e ibrida, ma riteniamo che sia abbastanza lontana dalla realtà del prossimo futuro. La sua evoluzione non scimmiotterà come adesso l'auto con motore termico che conosciamo, sarà semplicemente utile, utile e basta, un mezzo da lavoro.
Nell'epoca attuale della lenta transizione, in attesa della sua evoluzione definitiva, andiamo a sbirciare graficamente quante auto elettriche e ibride sono state vendute in Italia a febbraio.
Confrontando con gli anni passati le vendite mensili vediamo che crescono le elettriche pure, scendono le ibride. Ecco i grafici.
28 elettriche, 281 ibride.
Qui vediamo ciò che è avvenuto nel mercato britannico a gennaio 2012 .
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28 elettriche, 281 ibride.
Qui vediamo ciò che è avvenuto nel mercato britannico a gennaio 2012 .
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