martedì 24 aprile 2018

Consumi di energia elettrica in Italia a Marzo +4,2%

In crescita la produzione di eolico e idroelettrico.
Nel primo trimestre del 2018 la domanda sale dell’1,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017
Nel mese di marzo 2018, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di elettricità in Italia è stata di 27,7 miliardi di kWh, in aumento del 4,2% rispetto ai volumi dello stesso mese del 2017. La performance della domanda ha risentito dell’effetto temperatura: quest’anno, infatti, marzo - pur con un giorno lavorativo in meno (22 vs 23) - ha fatto registrare una temperatura media mensile inferiore di circa due gradi centigradi rispetto a marzo del 2017.

La domanda del primo trimestre del 2018 è in crescita dell’1,8% rispetto al corrispondente periodo del 2017 (valore invariato a parità di calendario).
A livello territoriale, la variazione tendenziale di marzo 2018 è stata ovunque positiva: +4,3% al Nord, +4,6% al Centro e +3,8% al Sud.
In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di marzo 2018 ha fatto registrare una variazione positiva rispetto al mese precedente dello 0,3%. Anche il primo trimestre del 2018 risulta in crescita (+0,8%) rispetto all’ultimo trimestre del 2017. Il profilo del trend prosegue su un andamento crescente.

Nel mese di marzo 2018 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’83,6% con produzione nazionale e per la quota restante (16,4%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (23,4 miliardi di kWh) è cresciuta del 6,5% rispetto a marzo 2017. Sono in aumento le fonti di produzione eolica (+24,5%), idrica (+22%) e termica (+6,9%); in flessione le fonti geotermica (-1,8%) e fotovoltaica (-27,1%).

La potenza massima richiesta a marzo 2018 è stata di 53.497 MW, registrata il giorno giovedì 1 alle ore 11 e risulta superiore del 10% al valore registrato alla punta di marzo 2017. Il dato è correlato prevalentemente all’ondata di freddo intenso registrata nei primi giorni del mese.

Dal Comunicato stampa Terna


I nostri grafici

Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Il consumo del mese si pone sopra la media degli ultimi 13 anni.


Per una migliore lettura degli ultimi 8 anni vediamo il grafico sottostante che permette di localizzare il consumo al secondo posto.


Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che negli ultimi mesi segna una tendenza alla risalita.


Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 62 mesi, ciascuno dei quali si confronta con lo stesso mese dell'anno precedente. Un salto in terreno positivo per la maggior parte dei mesi estivi del 2015 dovuto esclusivamente al caldo eccezionale e al conseguente uso/abuso dei condizionatori, cosa che ritenere identica a quella dell'anno in corso. I mesi a cavallo del 207 e 2018 sembra che abbiano registrato un consumo superiore dovuto alla temperatura più fredda rispetto agli stessi messi dell'anno precedente.



Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo. Negli ultimi mesi la silouette disegna alti e bassi con i picchi sempre meno elevati e valli più profonde. Un paio di anomalie vengono, come abbiamo detto sopra, dalle crescite dei consumi nei mesi estivi degli ultimi due anni a causa delle condizioni climatiche contingenti, dovuti al riscaldamento globale, a cui si è aggiunta la richiesta francese per le 12 centrali nucleari in revisione a cavallo del 2016/2017, energia da noi prodotta per i nostri bisogni e anche esportata o non importarla dalla Francia a cui è seguito un inverno con temperature leggermente più rigide.



Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.



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