sabato 17 marzo 2018

Gli Stati Uniti non sono affatto autosufficienti sul petrolio

Continua a girare tra la gente la convinzione che gli Stati Uniti non soltanto siano autosufficienti per quanto riguarda l'energia ma che abbiano addirittura un surplus produttivo.

Niente di più falso!

Per scoprire la verità non si deve ingaggiare una squadra di investigatori, basta semplicemente andare a controllare i comunicati stampa che l'API (l' associazione nazionale americana che rappresenta tutti i segmenti del settore del petrolio e del gas naturale)  dirama mensilmente senza oltretutto avere la necessità di interpretare le cifre, essendo disvelate in modo palese. Vediamo l'ultimo comunicato relativo al mese di Febbraio 2018 qui sotto riassunto.

1 - la quantità di petrolio distribuita negli Stati Uniti ammonta a 20.251.000 b/d (barili al giorno)
2 - la quantità di petrolio importato equivale a 10.162.000 barili/g
Ambedue le cifre relative al consumo e all'importazione sono aumentate nei confronti dello stesso mese dell'anno passato.
3 - le importazioni costituiscono il 50,2 % del petrolio consumato all'interno e il 46,3 % viene prodotto dai paesi del Golfo Persico
4 - il prezzo medio si aggira intono ai 63 dollari al barile (63,48 USD/b  esattamente)

Non c'è nulla da discutere.

Da aggiungere che il numero  dei pozzi estrattivi hanno raggiunto il minimo assoluto di tutti i tempi, 969, contro il massimo raggiunto nel 1981 con 4.521 pozzi.

Da questi stesso comunicato rileviamo che la quantità di benzina utilizzata nello stesso mese di febbraio costituisce una cifra molto più alta, quasi doppia, rispetto al consumo di gasolio per i motori diesel, cioè  9.067.000 b/d e 4.105.000 b/d, ambedue in aumento rispetto al Febbraio 2017. A gonfie vele.

(l'immagine è ad imitazione dei calendari di pin-up e cartelloni pubblicitari di Gil Elvgren, illustratore)


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