giovedì 29 giugno 2017

Consumi di energia elettrica in Italia a maggio +1,1%

Nei primi cinque mesi del 2017 domanda in linea (+0,1%) con il corrispondente periodo del 2016 (+0,8% a parità di calendario)

Nel mese di maggio 2017, secondo quanto rilevato da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, la domanda di energia elettrica in Italia è stata di 25,1 miliardi di kWh, in aumento dell’1,1% rispetto ai volumi dello stesso mese dell’anno precedente.

 La domanda dei primi cinque mesi del 2017 si è mantenuta pressoché in linea (+0,1%) ai volumi del corrispondente periodo del 2016. A parità di calendario il risultato è +0,8%.

A livello territoriale, la variazione tendenziale di maggio 2017 è stata positiva al Nord (+2,1%) e al Centro (+0,8%) e negativa al Sud (-0,9%).

In termini congiunturali, il valore destagionalizzato della domanda elettrica di maggio 2017 ha fatto registrare una variazione positiva rispetto al mese precedente (+0,6%). Il profilo del trend assume un andamento stazionario. 

Nel mese di maggio 2017 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’87,2% con produzione nazionale e per la quota restante (12,8%) dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. In dettaglio, la produzione nazionale netta (22,1 miliardi di kWh) si è incrementata dello 0,7% rispetto a maggio 2016. 

Sono in aumento le fonti di produzione termica (+6,2%) e fotovoltaica (+10%); in flessione le fonti di produzione geotermica (-2%), idrica (-10,8%) ed eolica (-25,9%).


Dal Comunicato stampa Terna del 28 giugno 2017


I nostri grafici




Di seguito vediamo i grafici da noi realizzati prendendo i dati ufficiali pubblicati da Terna a partire dal Gennaio 2006 ad oggi.

Per anno solare. Il consumo è al livello più basso degli ultimi 12 anni. Da notare che il consumo è ad un livello piuttosto basso.




Per una migliore lettura degli ultimi 7 anni.





Qui vediamo, dal Gennaio 2006 ad oggi, i mesi in sequenza che rivelano una linea che  continua ad avere una direzione verso il basso.





Nel prossimo grafico si evidenzia una sequenza di barre negative relative alle percentuali degli ultimi 53 mesi con un salto in terreno positivo per la maggior parte dei mesi estivi del 2015 dovuti esclusivamente al caldo eccezionale e al conseguente uso/abuso dei condizionatori, per poi tornare al segno rosso.  Persiste il calo in tutti i mesi del 2016 ad eccezione del  dicembre 2106 proseguita in gennaio 2017 forse dovuto al freddo stagionale. Nell'ultimo mese si nota un aumento del consumi probabilmente a causa del caldo stagionale più accentuato rispetto al mese dell'anno passato il che fa pensare che anche giugno segnerà un aumento del consumo.





Adesso prendiamo visione del grafico, significativo e chiaro, che rappresenta l'andamento dei consumi come sommatoria dei 12 mesi precedenti alla rilevazione del mese trascorso. Esso disegna il crollo progressivo, sempre confermando il solito profilo a gobba di cammello in ginocchio intento a bere, con la lingua fuori. Dopo la crescita dei mesi estivi dell'anno passato a causa delle condizioni climatiche contingenti ed eccezionali, con i mesi estivi particolarmente bollenti del 2015, si nota un ultimo periodo tra una lieve crescita e un ritorno alla stabilizzazione negli ultimi mesi.


Per un aggiornamento della produzione nazionale di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili rimandiamo la lettura ad un prossimo post dedicato.








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