mercoledì 3 maggio 2017

Le impressioni provando le auto elettriche all'Ikea sotto l'egida di Quattroruote

Quattroruote e IKEA insieme per promuovere la mobilità sostenibile e la sicurezza in auto per la famiglia. Dopo il successo della prima edizione ritorna Electric Tour, il progetto che promuove la mobilità sostenibile, nato dalla collaborazione tra Quattroruote e IKEA. 12 tappe in tour per l’Italia, presso 12 negozi IKEA, per partire alla scoperta di virtuose realtà nazionali: progetti innovativi, tecnologie all’avanguardia, sostenibilità dei materiali per un corretto impegno ambientale.

Protagonisti di questo viaggio sono personaggi di rilievo in ambito culturale, sportivo e dello spettacolo. Tante le attività che verranno organizzate da QUATTRORUOTE nei 12 punti vendita IKEA coinvolti nell'iniziativa: vieni anche tu a scoprire le ultime novità sulla mobilità sostenibile, potrai provare su strada le più recenti vetture elettriche e ibride, divertirti con tante iniziative speciali e, se hai un’auto elettrica, ricaricarla gratis nelle colonnine presenti in tutti i negozi IKEA.

Questo sopra è il testo della home page del sito di Quattroruote Electric Tour, sito attraverso il quale è possibile registrarsi online per provare le vetture messe a disposizione dai produttori di auto elettriche.



Alcuni nostri vecchi e nuovi amici hanno testato varie vetture elettriche sabato scorso, 29 Aprile, ed hanno aderito al nostro invito di pubblicare qui, nel Blog MondoElettrico, le loro impressioni. Li ringrazio e ve li presento in ordine alfabetico: Pietro Cambi, Alessandro Fiorini, Duccio Paoletti e Francesco Rosella.

Pietro Cambi

Provato il cinquino retrofittato e la Leaf. Sul cinquino mi devo astenere: conflitto di interessi! 
Sulla Leaf: linea "inguardabile" ed inspiegabile, per me. Interni comodi ed eleganti quanto basta. Quadro "futuribile" uso elementare. Ottimo spunto, ovviamente. Una critica: non è modificabile in modo interattivo, se ho capito bene, il comportamento, specialmente in recupero. Una grave carenza, in città, anche se, mi hanno spiegato, la frenata è elettrica, per una buona percentuale e così il recupero avviene sotto questa forma. In generale, un'auto elettrica è completamente e facilmente riconfigurabile e questa possibilità dovrebbe essere transitata verso il basso, ovvero messa a disposizione degli utenti, fatti salvi, ovviamente, i dati di omologazione, che non possono essere modificati legalmente. Per intendersi: fra le due ruote questa cosa è comune e si può modificare entro margini molto ampi, il recupero, la curva di coppia, etc etc etc


Alessandro Fiorini

Provate nell'ordine: Leaf, Volvo V60, Mehari, Hyundai Ioniq (Ibrida), Golf GTE, Volvo XC90 e ultimo il Cinquino Newtron. Se devo essere sincero le uniche due auto che hanno dato emozioni sono state il Mehari ed il Cinquino retrofittato: la prima (Mehari) adatta per gli autonoleggi di Formentera o di Lampedusa e la seconda (Cinquino retrofittato) consigliata al mio amico Riccardo per noleggiarla ai clienti del suo Agriturismo nel Chianti... venendo alle auto acquistabili per uso quotidiano ho apprezzato molto la Nissan Leaf: comoda e spaziosa, abbastanza scattante e reattiva (qualche CV in più non sarebbe stato disprezzato). Concordo con Pietro, la linea della Leaf è incomprensibile, anche se vedendo l'articolo di 4R il nuovo modello da 60 Kwh sembra tutt'altra cosa. Delle altre auto che ho provato l'unica che mi è davvero piaciuta è stata la Golf, anche se è un'auto termica adattata ad ibrida, e non un'auto progettata e nata ibrida come la Prius. La Volvo V60 ha un grande motore ma è un'auto "vecchia" (ibrido diesel-elettrico) e il cambio Volvo (come quello della sorellona XC90) non è un fulmine in quanto a trasmissione della coppia motrice. Il problema a mio avviso rimane quello del prezzo: ho controllato sul sito e la Nissan data in prova costa di listino quasi 40k.... troppo!!! Piuttosto mi piacerebbe avere la vostra opinione sul retrofit...ha un senso (e un futuro) retrofittare un'auto endotermica come sostenuto dall'amico Luciano? Oppure secondo voi è ancora prematuro?

Duccio Paoletti

Utilizzo da 3 anni quotidianamente una auto elettrica, per la precisione una Renault Fluence e da circa un anno una Toyota Prius del 2008 (quindi la seconda serie). L'esperienza su questi mezzi mi è stata utile nel confrontare le ultime novità messe a disposizione da Quattroruote nella giornata Fiorentina del loro tour.
I modelli che ho avuto tempo di provare sono stati : tra le elettriche Nissan Leaf e Citroen Mehari, tra le ibride Volvo V60, Kia Niro, Toyota Prius.
La Nissan Leaf appare internamente molto rifinita, curata, e una posizione di guida ottima anche per le taglie XXL. Durante la marcia il silenzio è totale. Ripresa ottima, Rispetto alla Renaul Fluence elettrica presenta una scarso effetto frenante in rilascio e quindi con poco recupero energetico, sembra quasi di rimanere in folle, molto simile allo stile Prius obbligando a un uso maggiore del pedale del freno.
La Citroen Mehari risulta un veicolo concepito per un uso estivo ma la costruzione della carrozzeria in materiale plastico, che ci dicono si possa lavare con acqua anche dentro l'abitacolo, ha i suoi aspetti negativi: continui scricchiolii, vibrazioni e rumori anomali di ogni parte della scocca, ci fanno temere che qualche parte dell'auto possa sganciarsi da un momento all'altro finendo per strada. Inaccettabile da una auto da 28.000 euro.
Volvo V60: un veicolo che non mi è piaciuto per niente, ho avuto 2 Volvo in passato quando le Volvo erano auto svedesi: pragmatiche e spaziose. Questa auto ha una seduta costretta eccessivamente avvolgente a causa di sedile quasi da competizione. La Potenza del motore Diesel è già esorbitante, un superfluo motore elettrico collegato alle ruote posteriori è pronto ad aiutare con altri 100 kW, peccato che la batteria era scarica e non abbiamo potuto provare la guida con la sola modalità elettrica. Un cruscotto con strumentazione dispersiva degno di un aereo di linea non aiuta a comprendere durante la marcia le informazioni essenziali.Insomma un esercizio di stile motoristico di cui non sentivo il bisogno dalla Volvo, per queste cose basta la Porche.
Kia Niro: Una auto media (m.4,35 di lunghezza) con una spaziosità interna fantastica, Comoda, luminosa e facile da guidare. Un' Auto ibrida plug-in che con la sua batterie da quasi 9 kWh permette di ricaricare da casa o da colonnina e percorrere circa 50 km in elettrico puro. Quindi risparmi sul carburante e un uso quotidiano quasi sempre in elettrico senza la sindrome da batteria scarica.
Toyota Prius: Linea esterna esasperata ispirata probabilmente a qualche fumetto di fantascienza giapponese, molto lontano dalla ispirazione green dei primi tempi Toyota. L'ultimo modello è ancora più basso come posizione di guida, Il quadro strumenti è esageratamente tecnologico, precisa e stabile nella guida, peccato che non sia prevista la elettrica pura.
Dopo aver guidato anni un veicolo con marce, frizione e motore a scoppio arriva il momento che, per la prima volta, si guida una elettrica pura automatica: in quel preciso momento, nel silenzio assoluto, si preme l'acceleratore e l'auto comincia a spostarsi e si coglie l'emozione di essere entrati nel futuro ...poi ti guardi intorno e dal finestrino appaiono dinosauri di lamiera che hanno i giorni contati.

Francesco Rosella

Ho deciso di partecipare all'evento Electric tour di Quattroruote presso Ikea di Firenze per provare diverse auto elettriche. Premetto che fin da piccolo sono stato un fan numero uno della mobilità elettrica e una volta avuto la possibilità (età e ovviamente la patente) mi sono letteralmente precipitato! Da una parte posso dire che sono rimasto un po' "deluso" perché mi aspettavo anche altre auto (Renault Zoe, Tesla model S e X ecc.) però dall'altra parte invece sono rimasto davvero molto contento che ogni auto presente all'evento era nella versione più aggiornata (Nissan Leaf 30 kWh, Volkswagen E-Golf con la nuova batteria ecc.). Ho pravoto, in ordine cronologico, la Nissan Leaf, Hyundai Ionic Electric, Citroen e-Mehari e Kia Niro (solo come passeggero posteriore). Non a caso ho deciso di provare solo auto totalmente elettriche (tranne la Kia Niro solo per far compagnia a un mio amico) perché come detto prima era quello il mio obiettivo! Allora, una volta iscritto mi precipito subito sulla Nissan Leaf. Metto la cintura, piccolo ripasso su come si usa il cambio automatico (anche se in realtà automatico non è), piede sul freno, premo il bottone di accensione metto in "D" e.... Nulla! Non succede nulla! No, la macchina non rimane ferma, anzi, ma quel che si sente è nulla! Lo so che chi ha un veicolo elettrico ormai è abituato, ma per me che è da un anno che ho la patente e dopo quasi 30 km fatti in autostrada per arrivare all'evento con un'auto a combustione, "mettere in moto", partire e non sentire nulla, beh, è fantastico! Sui gruppi di cui faccio parte su fb e su internet lo avevo letto ma provarlo sulla propria pelle è tutta un altra cosa. La macchina si è comportata davvero bene lungo il percorso fatto intorno all'ikea, in cui ho provato l'accelerazione (ottima), la silenziosità (ottima) e la maneggevolezza. Le uniche cose che non mi sono piaciute molto (ovviamente parlo da "ignorante" e non da esperto) è il design esterno poiché mi è sembrato ormai superato e troppo "particolare" e il fatto che non si possa modulare la frenata rigenerativa (che è molto "leggera"). In generale però è un auto davvero spaziosa e (anche se ho provato la versione più ricca, la Tekna) dotata di tantissimi e utili optional come i sedili e volante riscaldabili e l'Around View Monitor (molto utile per chi come me è un disastro nel parcheggiare). Dopo questo elettrizzante giro salgo sulla Ionic. Premetto che personalmente, e ripeto personalmente, la Ionic non mi fa impazzire (parlo di design, dimensioni e interni) però ho voluto provarla visto che ne parlavano bene tutti. Diciamo che della Ionic mi piaciuto molto il fatto che qui, a differenza che sulle altre, si poteva modificare il livello del freno motore da un minimo di "0" (che equivale a quello della Leaf) ad un massimo di "3" (dove ho potuto davvero guidare con un pedale solo). Dall'altra parte non mi è piaciuto molto l'auto in generale (ripeto gusto personale) e l'ho trovata anche molto più "rumorosa" rispetto alla Leaf (parlo sopratutto del rotolamento delle ruote). Comunque in generale è un ottima auto che riesce a fare molti chilometri con un pacco batteria piccolo e dotato di moltissimi optional per quando riguarda la sicurezza (frenata automatica, segnalazione di cambio di corsia ecc.). La Volkswagen e-golf era purtroppo scarica e, anche se non si sa perché non la volevano caricare, non l'ho potuto provare. Infine ho provato la Citroen e-Mehari. Allora. Quando si parla di auto elettriche io sono il primo a schierarmi a favore di queste, difendendole dall' ignoranza delle persone. Però questa auto davvero non l'ho capita. Vi spiego. Premettendo che odio è ripeto odio il design delle c4 cactus ovviamente non posso amare questa macchina, ma non riesco a capire seriamente  come si possa utilizzare questa auto. Sempre per un gusto personale, è un'auto davvero troppo Spartana con un design esterno e sopratutto interno davvero orrendo, scomoda e molto ma molto rumorosa. L'ho provata in un percorso rispetto alle altre più lungo ed ho potuto notare soprattutto i suoi lati negativi. Lo sterzo sembra quello di un kart è la strumentazione troppo minimalista. La ciliegina sulla torta è il segnalatore acustico per farsi "sentire dalle persone": un vero e proprio frinito (e non sto scherzando). Ora sembra che voglia parlare solo male di questa macchina. Allora io personalmente non l'acquisterei mai e poi mai . Ma , se fossi al mare o in una località di mare e mi dovessi spostare sul lungo mare o nell'entroterra, beh allora questa macchina non sarebbe fantastica ma di più! Grazie all'assenza del tetto e alla dinamicità sarebbe fantastica e divertente da guidare... però ripeto solo per quella occasione! Ultima tappa ho provato solo come passeggero posteriore la Kia Niro. Non ho voluto provare auto ibride perché anche se sono un ottima scelta per inquinare meno, penso che solo le auto elettriche siano il futuro e l'unico modo per non inquinare (ovviamente anche l'auto elettrica inquina se viene alimentata da fonti non rinnovabili però non vado avanti perché si aprirebbe un mondo). La Kia Niro è un auto che per le sue dimensioni esterne non esagerate offre un spazio interno davvero eccellente. Sembrava di essere seduto su una poltrona con abbondanti cm sia per la testa che per le gambe. Là silenziosità anche qui è elevata anche quando interviene il motore a combustione. Lo spunto è ottimo ma pigiando sull' acceleratore interviene di prepotenza il motore a scoppio dopo poco con il suo effetto "scooter ". Comunque rimane lo stesso un auto maneggevole e dinamica con un ottima accelerazione e un design accattivante. Ci hanno informanti che da settembre arriverà una versione plug-in mentre non si sa nulla (per ora) per la versione totalmente elettrica (che arriverà il prossimo anno se non ricordo male). Conclusioni di questo tour? Vi consiglio vivamente di provare un auto elettrica ma molto più di comprarla (ovviamente per chi ha la disponibilità) perché l'auto elettrica è davvero il futuro è non lo dico tanto per dire. L'auto elettrica è un'auto che ci permette di viaggiare  con la consapevolezza di non emettere nessuna sostanza cancerogena e di non contribuire a distruggere questo fantastico pianeta. Inoltre l'auto elettrica non è un auto noiosa anzi ha uno spunto 0-50 km/h davvero notevole che ti attacca al sedile e in linea generale quasi tutte hanno un autonomia davvero ottima  (minimo 150 km) utile a soddisfare le esigenze della maggior parte delle persone. Certo ci vorrebbero più aiuti da parte dello Stato (soprattutto economici) e anche molto più infrastrutture e buon senso da parte delle persone (parlo soprattutto di quelle che parcheggiano le proprie auto a combustione nei parcheggi adibiti alle solo auto elettriche). Però se davvero incominciamo a farci sentire e a  capire che questo è il futuro, possiamo davvero cambiare le cose e lottare contro i ricchi petrolieri e incominciare a fare un grande passo anche contro i cambiamenti climatici.






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