Leggiamo su Phys Org online che un'associazione israeliana ha acquistato per 20 milioni di dollari ciò che resta di Better Place, fallita recentemente, e valutata solo due mesi fa per 2 miliardi di dollari.
I subentranti hanno anche rilevato, con l'impegno di mantenere in funzione, i 2.000 punti di ricarica presenti nel territorio d'Israele e i suoi servizi di cambio al volo della batteria.
Se ricordate avevamo anticipato nel 2008 in cosa consisteva l'idea dell'imprenditore americano Agasasi di creare una rete di punti non di ricarica ma di cambio automatizzato delle batterie per un modello di auto della Renault (vedere "Auto elettriche. Tre minuti per sostituire la batteria scarica"). Nel 2011 avevamo scritto un altro post sull'argomento "Batterie e auto elettriche, che mi dai in cambio?" nel quale si esprimeva la perplessità riguardo ad un sistema di gestione dell'autonomia delle batterie delle auto elettriche quale quello proposto da Better Place. Concludevamo dicendo che '...potrebbe essere una soluzione, ma non ne sono certo. L'auto elettrica ha una sua funzione precisa nel cambio di paradigma piuttosto che nel cambio delle batterie, ma, evidentemente, ha bisogno di percorrere strade diverse prima di riuscire a trovare la sua strada giusta.' Non era quella la strada giusta da percorrere, evidentemente, e ne eravamo persuasi sin da allora. Al contrario l'associazione, altrettanto evidentemente, con l'acquisizione vuole perseguire nell'errore proponendosi, come essi stessi dichiarano, per dare ad "Israele una seconda possibilità per fare la cosa giusta." Auguri!
I subentranti hanno anche rilevato, con l'impegno di mantenere in funzione, i 2.000 punti di ricarica presenti nel territorio d'Israele e i suoi servizi di cambio al volo della batteria.
Se ricordate avevamo anticipato nel 2008 in cosa consisteva l'idea dell'imprenditore americano Agasasi di creare una rete di punti non di ricarica ma di cambio automatizzato delle batterie per un modello di auto della Renault (vedere "Auto elettriche. Tre minuti per sostituire la batteria scarica"). Nel 2011 avevamo scritto un altro post sull'argomento "Batterie e auto elettriche, che mi dai in cambio?" nel quale si esprimeva la perplessità riguardo ad un sistema di gestione dell'autonomia delle batterie delle auto elettriche quale quello proposto da Better Place. Concludevamo dicendo che '...potrebbe essere una soluzione, ma non ne sono certo. L'auto elettrica ha una sua funzione precisa nel cambio di paradigma piuttosto che nel cambio delle batterie, ma, evidentemente, ha bisogno di percorrere strade diverse prima di riuscire a trovare la sua strada giusta.' Non era quella la strada giusta da percorrere, evidentemente, e ne eravamo persuasi sin da allora. Al contrario l'associazione, altrettanto evidentemente, con l'acquisizione vuole perseguire nell'errore proponendosi, come essi stessi dichiarano, per dare ad "Israele una seconda possibilità per fare la cosa giusta." Auguri!
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per cambiare paradigma bisogna azzerare quello da sostituire, ma la catarsi chi la vuole?
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