venerdì 3 maggio 2013

Crollo sincrono del mercato dell'auto in Italia -10,8% e Francia -5,2%

L'auto guarda ad una possibile ripresa attraverso le azioni annunciate dal nuovo Governo a sostegno delle famiglie e dell'economia.

Questo è il lungo titolo del comunicato stampa emesso ieri dall'UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) che tiene i conti non solo dei veicoli esteri ma tutto l'andamento del mercato di settore in Italia. Continua.

In aprile sembra stabilizzarsi il calo del mercato: -10,8%

Il mese di aprile chiude a 116.209 autovetture immatricolate, secondo i dati diffusi oggi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, evidenziando una flessione del 10,8% rispetto alle 130.321 dello stesso periodo 2012. Il risultato potrebbe lasciar presagire una maggiore positività, in quanto – pur se il mese è stato caratterizzato dalla presenza di un giorno lavorativo in più – non va dimenticato che si confronta con aprile dello scorso anno, in cui si riuscirono a recuperare le consegne perse in marzo a causa dello sciopero delle bisarche e che, pertanto, ridusse il calo al 17,6%.

Le 471.750 vetture vendute nel 1° quadrimestre dell'anno indicano una flessione del 12,3% rispetto alle 538.153 unità del gennaio-aprile 2012.

“Il mondo dell’auto – ha detto Massimo Nordio, neo Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere in Italia – guarda con speranza all'attività del nuovo Governo ed auspica che il settore possa trovare una ripresa attraverso le azioni che sono state annunciate a sostegno dell'economia, dell'occupazione e soprattutto di revisione del peso fiscale su famiglie ed imprese. In quest'ottica, renderemo più stretto il dialogo con le nuove Istituzioni, per contribuire a riportare la dimensione del business dell'intera filiera a valori sostenibili in termini occupazionali e di contributo del settore all'economia italiana. Chiederemo di avere un incontro con gli Organi Istituzionali nei tempi più rapidi possibili”.

“Se verranno messe in campo le azioni annunciate dal Governo – conclude Nordio - in particolare su IMU ed IVA, la domanda di beni durevoli e, nello specifico, di autovetture, nonostante la perdita già accumulata nei primi quattro mesi, potrebbe riprendere nei prossimi 8 almeno lo stesso profilo del 2012. Si invertirebbe così la tendenza che da valori inferiori ad 1,3 milioni prevedibili fino a oggi, possa tendere a 1.350.000 unità”.

Tornando al mercato, da prime informazioni fra UNRAE ed ANFIA, la raccolta ordini registra per la prima volta dopo molti mesi un segno positivo: oltre il 4% in più e circa 117.000 contratti, che portano il 1° quadrimestre a chiudere intorno a 464.000 unità, riducendo la flessione a quasi il 14% rispetto allo stesso periodo del 2012.

Dall'analisi per canali di vendita si registra una flessione degli acquisti dei privati superiore al mercato complessivo e pari al 15,2% (72.394 immatricolazioni), con una quota sul totale che si ferma al 62% (oltre 3 punti in meno di un anno fa), portando il 1° quadrimestre al 65% rappresentatività, in linea con quella evidenziata nel gennaio-aprile 2012. Anche valutando i risultati aggregati del bimestre marzo/aprile, considerato lo sciopero delle bisarche che aveva segnato il risultato di marzo ed il recupero delle consegne in aprile, le tendenze non cambiano.

Buono l'andamento delle vendite a società di noleggio, anche per effetto della componente stagionale, che - mantenendosi sostanzialmente stabili in volume nel mese – si posizionano al 22,7% di quota di mercato e al 18,7% nel cumulato (-10,3% in volume). Anche le società riducono la propria flessione in aprile al 4,9%, con un 14,4% di quota, mentre nel 1° quadrimestre i volumi calano del 15,7%.

Le alimentazioni tradizionali, flettendo in aprile in linea con il mercato totale, confermano la loro quota (52,3% per il diesel e 32,3% per la benzina). Scende in volume e in quota il Gpl, all’8,7% rispetto al 10,5% di un anno fa, periodo in cui registrò una crescita vicina al 300%. Ciò, soprattutto a beneficio delle motorizzazioni a metano che si posizionano al 5,7% di quota. Sempre in forte crescita le vetture ibride, che nel mese e nel cumulato ottengono lo 0,9% di quota.

In aprile, infine, i trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture (le intestazioni temporanee a nome del concessionario, in attesa della rivendita a cliente finale) segnano una crescita del 4% e 340.515 unità. Nel periodo gennaio-aprile le 1.428.842 auto trasferite evidenziano una crescita dell’1,5% rispetto alle 1.408.227 dello stesso periodo 2012.



Come sono messi nostri cugini d'oltralpe? Male, ma non peggio, e neppure possiamo dire meglio di noi. Infatti nel mese di aprile 2013, il mercato auto francese è sceso del 5,2%  mentre nei primi quattro mesi dell'anno è in calo del 12,3%.
In particolare la marche francesi nei primi quattro mesi del 2013, hanno ridotto la produzione nazionale  del 13% di ben 396.496 unità con - 18,4% della Citroen, la Peugeot -12,3%, - 14,4% per Renault e - 19,7% per la Dacia).

Altre notizie sparse ci raccontano di mercati in attivo come quello in Giappone dove  è aumentato del 2% nel mese di aprile e quello canadese con un incremento delle vendite di veicoli leggeri dell' 8,9%



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