L'Ancma, l'Associazione Nazionale Ciclo Moto Accessori che riunisce le Aziende italiane costruttrici di veicoli a 2 e 3 ruote, di quadricicli e di parti ed accessori, lo afferma chiaramente con un suo comunicato stampa. La flessione del settore due ruote in Italia è pesantissima, sicuramente non giustificata soltanto dalle condizioni meteorologiche avverse e dal fatto che marzo ha presentato un giorno lavorativo in meno della media. "La verità è che mesi di appelli, proposte e grida di allarme non hanno portato ad alcun provvedimento utile alla ripresa del nostro settore industriale" afferma Corrado Capelli, Presidente di Confindustria Ancma.
Ecco i numeri
Il mese scorso sono stati immatricolati 13.892 veicoli maggiori di 50 cc, cifra pari al -47,8%, rispetto a marzo 2012. In particolare il segmento scooter con 7.574 pezzi ha più che dimezzato le proprie vendite e ha registrato un -56,3%. Le moto si fermano a 6.318 unità e sono ancora in sofferenza con un -31,9%. Marzo vale in media il 12% del totale venduto nell'anno. I 50cc proseguono l’andamento negativo con 2.202 veicoli che in termini percentuali significa un -53,8%.
Da gennaio a marzo l'immatricolato risulta in flessione del -36,3% con 32.009 veicoli; di cui 18.499 scooter con -42,9% e 13.510 moto con -24,4%.
Infine notevole emorragia anche per i maxi-scooter che si fermano a 1.683 immatricolazioni pari al -59,6%, nonostante l'arrivo sul mercato di nuovi modelli.
Da gennaio a marzo anche i ciclomotori (50cc) totalizzano solo 6.170 registrazioni pari al -41,2%.
Nel primo trimestre dell'anno sono state vendute 38.179 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -37,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Abbiamo realizzato due grafici per dare una visione immediata dell'andamento del mercato delle due ruote. Il primo grafico per le due ruote motorizzate oltre i 50 centimetri cubici e l'altro per quelle sotto i 50 cc. La linea rossa, a picco verso il basso, delinea l'andamento delle vendite rispetto allo stesso mese del 2012..
Prendiamo nota di un fatto estremamente significativo. Mezzi più economici, rispetto alle auto, registrano una caduta molto pesante nel numero delle immatricolazioni. Un segnale chiaro. Se i ciclomotori e gli scooter (e le moto) erano mezzi che nel passato erano considerati più accessibili economicamente adesso segnano il passo probabilmente per il fatto che meno persone sono in grado di sostenere le spese di acquisto e mantenimento (carburanti e manutenzione), dovuta alla crisi economica. Crediamo che in futuro, in un prossimo futuro, ci sarà una richiesta di mezzi pubblici per gli spostamenti, bus e treni locali. E qui cominciano i guai che cresceranno nel tempo, considerando che si spinge per i treni ad alta velocità a scapito delle linee lente per i pendolari ed i bus cadono sotto la scure della cosiddetta 'razionalizzazione'. Può essere che mi sbagli, che non ci sia una crescita di richiesta di spostamenti con i mezzi pubblici e questo sarebbe peggio in quanto significherebbe che la gente non ha bisogno di spostarsi per andare la lavoro semplicemente perché il lavoro non ce l'ha più. Speriamo bene.
Qui i post che prendono in considerazione alcuni indicatori della salute del nostro Paese.
- Flessione del 50% delle immatricolazione moto e ciclomotori
- Consumo di energia elettrica - 2,4%
- Immatricolazioni auto - 4,9%
- Consumo di gas 10%
Ecco i numeri
Il mese scorso sono stati immatricolati 13.892 veicoli maggiori di 50 cc, cifra pari al -47,8%, rispetto a marzo 2012. In particolare il segmento scooter con 7.574 pezzi ha più che dimezzato le proprie vendite e ha registrato un -56,3%. Le moto si fermano a 6.318 unità e sono ancora in sofferenza con un -31,9%. Marzo vale in media il 12% del totale venduto nell'anno. I 50cc proseguono l’andamento negativo con 2.202 veicoli che in termini percentuali significa un -53,8%.
Da gennaio a marzo l'immatricolato risulta in flessione del -36,3% con 32.009 veicoli; di cui 18.499 scooter con -42,9% e 13.510 moto con -24,4%.
Infine notevole emorragia anche per i maxi-scooter che si fermano a 1.683 immatricolazioni pari al -59,6%, nonostante l'arrivo sul mercato di nuovi modelli.
Da gennaio a marzo anche i ciclomotori (50cc) totalizzano solo 6.170 registrazioni pari al -41,2%.
Nel primo trimestre dell'anno sono state vendute 38.179 due ruote a motore (immatricolazioni + 50cc), pari al -37,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Abbiamo realizzato due grafici per dare una visione immediata dell'andamento del mercato delle due ruote. Il primo grafico per le due ruote motorizzate oltre i 50 centimetri cubici e l'altro per quelle sotto i 50 cc. La linea rossa, a picco verso il basso, delinea l'andamento delle vendite rispetto allo stesso mese del 2012..
I grafici possono essere ingranditi cliccandovi sopra
Prendiamo nota di un fatto estremamente significativo. Mezzi più economici, rispetto alle auto, registrano una caduta molto pesante nel numero delle immatricolazioni. Un segnale chiaro. Se i ciclomotori e gli scooter (e le moto) erano mezzi che nel passato erano considerati più accessibili economicamente adesso segnano il passo probabilmente per il fatto che meno persone sono in grado di sostenere le spese di acquisto e mantenimento (carburanti e manutenzione), dovuta alla crisi economica. Crediamo che in futuro, in un prossimo futuro, ci sarà una richiesta di mezzi pubblici per gli spostamenti, bus e treni locali. E qui cominciano i guai che cresceranno nel tempo, considerando che si spinge per i treni ad alta velocità a scapito delle linee lente per i pendolari ed i bus cadono sotto la scure della cosiddetta 'razionalizzazione'. Può essere che mi sbagli, che non ci sia una crescita di richiesta di spostamenti con i mezzi pubblici e questo sarebbe peggio in quanto significherebbe che la gente non ha bisogno di spostarsi per andare la lavoro semplicemente perché il lavoro non ce l'ha più. Speriamo bene.
Qui i post che prendono in considerazione alcuni indicatori della salute del nostro Paese.
- Flessione del 50% delle immatricolazione moto e ciclomotori
- Consumo di energia elettrica - 2,4%
- Immatricolazioni auto - 4,9%
- Consumo di gas 10%
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sarebbe interessante per le conclusioni finali saper l'andamento delle vendite delle biciclette.
RispondiEliminaSe anche queste sono in calo allora è grave il fattore spostamento per il lavoro.
http://economia.panorama.it/biciclette-boom-elettriche-pieghevoli
http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibilita/Risorse/Nel-2010-in-Italia-prodotte-2489000-biciclette-il-settore-tiene-nonostante-la-crisi_311958704069.html
Qui sembra di no!!!
Ciao
Si, sarebbe interessante sapere qualcosa sulla vendita di biciclette , ma non c'è niente di recente e di ufficiale. Qualcosa ho già scritto nel passato, attendo aggiornamenti.
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