giovedì 11 aprile 2013

La produzione industriale in Italia è una slavina

L'Istat ha pubblicato le statistiche relative al mese di Febbraio con un suo comunicato stampa nel quale si stabilisce che l'indice destagionalizzato della produzione industriale è diminuito dello 0,8% rispetto a gennaio. Nella media del trimestre dicembre-febbraio l'indice ha registrato una flessione dello 0,9% rispetto al trimestre precedente.

Corretto per gli effetti di calendario, a febbraio 2013 l'indice è diminuito in termini tendenziali del 3,8% (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 21 di febbraio 2012). Nella media dei primi due mesi dell'anno la produzione è scesa del 3,7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a febbraio 2013, una crescita tendenziale per il solo comparto dei beni di consumo (+1,0%); significative flessioni si rilevano invece per i beni strumentali (-9,4%) e l'energia (-8,9%), mentre segnano un calo più contenuto i beni intermedi (-2,6%).

Nel confronto tendenziale, a febbraio 2013 i settori caratterizzati dalla crescita più accentuata sono quelli delle industrie alimentari, bevande, tabacco (+3,5%), della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+3,1%) e della fabbricazione di prodotti chimici (+2,5%).

Il settore che, in termini tendenziali, registra in febbraio la più ampia variazione negativa è quello della fabbricazione di mezzi di trasporto (-16,1%).
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Di seguito il grafico che abbiamo preparato con i dati Istat che hanno come base di riferimento 100 il 2010.

Una slavina!

Qui i post che prendono in considerazione alcuni indicatori della salute del nostro Paese.

- La produzione industriale in Italia è una slavina
- Flessione del 50% delle immatricolazione moto e ciclomotori
- Consumo di energia elettrica - 2,4%
- Immatricolazioni auto - 4,9%
- Consumo di gas 10%







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