Si intrecciano notizie e informazioni le più varie su temi e argomenti che riguardano il cambio di paradigma, il crollo dell'impero (vecchio) et similia. Un gruppetto di news sul nucleare francese è chiccoso.
Riguarda l'uscita dell'Enel al progetto con Edf per il nucleare in Francia è tra le più 'gustose'. Bella no? Dopo averci rotto i timpani col nucleare francese di terza generazione quello che il precedente governo voleva adottare se un referendum popolare non l'avesse bloccato. In pratica l'Enel ha notificato il diritto di recesso dal progetto di costruzione dei reattori Epr ( European Pressurized Reactor ) che sarà oltretutto rimborsato con circa 613 milioni di euro oltre gli interessi, con l'accordo di collaborazione strategica del 2007.
Quindi la tormentata costruzione del primo reattore Areva Epr di Flamanville nella Bassa Normandia andrà avanti senza l'Enel.
Andrà avanti ? Una serie di revisione del progetto voluti dall'autorità internazionale di controllo nucleare e lievitazioni dei costi hanno via via procrastinato la fine dei lavori e l'inizio dell'attività produttiva. Ad oggi si parla del 2014. Anzi, no, 2016. Ma le sorprese non finiscono mai. Ecco!
Bloomberg
Electricité de France SA, il più grande operatore nucleare ha innalzato il costo stimato di sviluppo del suo reattore EPR in Normandia a 8,5 miliardi di euro ($ 11 miliardi), più del doppio della stima iniziale. L'utility, che ha mantenuto il suo obiettivo 2016 per l'avvio del reattore, ha detto che i costi della centrale è cresciuta a causa delle modifiche alla sua progettazione e il design, e le lezioni apprese dal disastro nucleare di Fukushima in Giappone. La cifra comprende 2 miliardi di euro di maggiori costi in base a valuta costante, oltre a un ulteriore aumento per tener conto dell'inflazione.
Le Figaro
.... il gruppo mantiene la sua previsione di messa in servizio del reattore nel 2016.
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Ricordiamo che all'inizio progetto erano 3Miliardi e sicuramente sarebbe costato meno se bla, bla...
RispondiElimina:-D
Poi le "revisioni" erano dovute alla furberia di cercare di ridurre i costi ad discapito della sicurezza della centrale stessa secondo le norme internazionali! Del resto i lavoratori sono stranamente esentati dai controlli sulla tutela del lavoro francese e si vede.
Poi non si è ancora sicuri che funzioni questo EPR con i costi programmati.
Ciao