Il grafico storico qui di seguito fornito dall'EIA (US Energy Information Agency) ci permette di seguire l'andamento del prezzo della benzina alla pompa dal 1993 sino ad quasi oggi (17 Settembre 2012) negli Stati Uniti.
E' del tutto evidente che il picco più alto è stato raggiunto poco prima della famigerata crisi e del tracollo economico globale nella metà del 2008, Luglio, quando raggiunse i 4,164 dollari al gallone.
Dopo un repentino ridimensionamento del prezzo, piano piano è ricominciato inesorabilmente a crescere con tre creste nell'ultimo anno l'ultima delle quali è rintracciabile, in crescita, ai nostri giorni con 3,939 dollari al gallone.
Un gallone corrisponde a 3,7854118 litri quindi la benzina viene a costare all'automobilista statunitense 3,939 dollari al
gallone
ovvero 3,107 euro equivalenti, quindi 0,821 euro al litro, dove il costo del petrolio puro e crudo incide alla pompa di distribuzione per un 65% quindi 0,534 euro al litro. I costi della materia prima più la raffinazione, la distribuzione e il marketing compongono l'88 % del prezzo finale quindi 0,722 euro al litro. Solo il 12% di tasse pari a 0,099 euro/l.
E' da chiedersi quale relazione ci sia tra il prezzo della benzina e la (una) crisi economica in generale ma negli USA in particolare. Le ultime 'creste' sono il preavviso di una nuova vampata della crisi in maturazione o ne sono la diretta conseguenza? Nell'uno e nell'altro caso i segnali sono piuttosto cupi. Il primo grafico ce lo rivela. Se il prezzo della benzina è rimasto stabile dal '93 alle soglie del 2000 è cresciuto invece sempre più irrefrenabilmente fino al 2008. Possiamo affermare incolpare la speculazione è uno sciocco tentativo di nascondere una realtà, Irrivelabile? Si tratta semplicemente di prezzi alla fonte in crescita 'naturale', il petrolio è sempre più difficile da estrarre e sempre meno è la sua reperibilità in pozzi estrattivi economicamente sostenibili. Il petrolio è energia e grazie all'energia siamo in grado di produrre e sostenere ogni atto e momento della nostra esistenza quotidiana. Non dobbiamo dimenticare che mangiamo energia in tutti i sensi e sempre l'assenza di questa energia sposta la quotidiana esistenza sempre più verso una prossima inesorabile carestia alimentare accentuata dai cambiamenti climatici che l'uso irresponsabile delle risorse (petrolio) ha indotto e velocizzato in un loop inarrestabile.
Solo per curiosità vediamo come sono strutturati i prezzi alla nostra italica pompa di benzina secondo i dati forniti dall'Unione Petrolifera.
La materia prima, il petrolio, ci costa 0,684 euro mentre il prezzo industriale completato dai ricavi industriali delle compagnie 0,818 euro al litro. Con le accise e l'IVA si arriva alla stratosferica cifra di 1,8 / 1,9 euro al litro. C'est la vie!
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Vorrei solo segnalare che il link al sito EIA e' errato;
RispondiEliminawww.eia.org (reindirizzato a www.eciaoline.org) e' il sito della Electronic Industry Association.
L'indirizzo corretto del sito della US Energy Information Administration e':
http://www.eia.gov
Saluti
Giuseppe
strano errore. corretto, grazie.
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