lunedì 17 settembre 2012

Il Giappone con il vento in poppa

Mentre il governo giapponese ha scelto di abbandonare l'energia nucleare entro il 2030, l'energia eolica  riscuote un aumento di popolarità, considerando il numero crescente di centrali elettriche off-shore e gli  importanti progetti industriali per la costruzione di turbine eoliche, come ci informa il quotidiano online Asahi Shimbun
Il Ministero dell'Ambiente ha annunciato che mira ad aumentare la potenza di energia eolica off-shore a 8.030.000 kW, pari a otto centrali nucleari, entro il 2030, e di progettare nuovi parchi eolici o ampliate quelli esistenti in tutto il paese. Cinquanta metri al largo della costa di Kamisu, nella Prefettura di Ibaraki, la società Windpower gestisce sette  turbine eoliche  da 2.000 kW sviluppate congiuntamente da Hitachi Ltd. e Fuji Heavy Industries Ltd. Le due aziende prevedono di aumentare il numero di turbine a 15 entro la fine del 2012, per un totale di 30.000 chilowatt.
Tokyo Electric Power Co., operatore della centrale n.1 al centro del disastro nucleare di Fukushima ha in programma di acquistare l'energia elettrica creata in quel sito fino a 23 yen (0,23 euro) per kWh.
Windpower e Marubeni Corp. hanno un piano per costruire insieme un altro, più grande parco eolico con 50 turbine off-shore, lontano un chilometro dalla costa, con una potenza di 5.000 kW, entro il 2017, con la prospettiva di coprire il 18 % dell'energia elettrica consumata da tutte le 200.000 famiglie della Prefettura di Ibaraki.
Altre aziende giapponesi hanno ottenuto il permesso di produrre energia eolica off-shore.
Il 4 settembre, Toshiba Corp., produttore di macchinari pesanti Hitachi Zosen Corp., JFE Steel Corp. e altri hanno annunciato piani per costruire turbine eoliche offshore, con un vero e proprio impianto di generazione di energia che dovrebbe essere in funzione in 10 anni.
Mitsubishi Heavy Industries Ltd., che ha venduto 3.000  turbine eoliche terrestri negli Stati Uniti, e ora sta guardando con attenzione  il mercato offshore giapponese. La società è attualmente responsabile della costruzione di turbine eoliche per un progetto da 2.400 kW al largo della costa di Choshi, nella Prefettura di Chiba.
Molte aziende vedono con interesse la produzione di energia eolica off-shore più proficua perché ha il potenziale per superare i limiti di quella prodotta a terra anche a causa del fatto che è ammessa la costruzione di turbine eoliche  a terra solo  lontano dalle zone della città per il loro rumore e le vibrazioni prodotte, quindi la loro esistenza è limitata a regioni scarsamente popolate, come le remote zone montane, dove il trasporto del materiale da costruzione è difficile. Al contrario, ci sono numerosi siti adatti per l'installazione di turbine eoliche in mare, in cui il materiale è più facile da trasportare.

Inoltre le iniziative del governo hanno stimolato questo tipo di investimenti. Il Giappone nel luglio di quest'anno ha implementato un sistema tariffario  feed-in, in base al quale le aziende elettriche devono acquistare l'energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili applicabili ad un prezzo fisso, e il Ministero dell'Ambiente sta anche considerando di fissare un prezzo di acquisto dell'energia elettrica in mare aperto superiore a quella  di energia ' terrestre'.

L'ostacolo che rimane da superare è quello legato ai costi di costruzione. La costruzione di un parco eolico al largo della costa costa almeno 1,5 volte di più di quello di terra, per la fissazione dei pali nel fondo marino e stabilire reti elettriche di collegamento con la  terraferma.



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2 commenti:

  1. Quindi vuol dire che nel 2030 vorranno coprire si e no il 2,86% dell'installato totale (280.533 MW al 2008) (fonte http://www.deagostinigeografia.it/wing/confmondo/confronti.jsp?t=confmondo&goal=100557&title=Energia%20nucleare-potenza%20installata&section=5&year=2012&iso=JPN&lang=it) oppure, questo si, il 16,75% dell'installato del solo nucleare (47.935 MW al 2008) (fonte http://www.deagostinigeografia.it/wing/confmondo/confronti.jsp?t=confmondo&goal=100557&title=Energia%20nucleare-potenza%20installata&section=5&year=2012&iso=JPN&lang=it) senza nemmeno considerare uno scenario di crescita dei consumi annui che solo per il nostro paese (documento Terna http://www.terna.it/LinkClick.aspx?fileticket=dU0kYTrN2qg%3D&tabid=375&mid=434) da, nello scenario più morigerato, una crescita annua al 1,3% e una di punta al 2,3%. Spero sappiano fare di meglio di così, altrimenti rischia di diventare solo un'opera di marketing, specie con l'elettrificazione del parco auto auspicato.

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  2. Partono adesso da zero. Non è facile, pazienza.

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