martedì 29 novembre 2011

Le stufe e il kerosene giapponese

Abbiamo già visto come il Giappone si stia preparando per affrontare l'inverno all'insegna del risparmio di energia elettrica. Il Grande Terremoto d'Oriente dell'11 Marzo ha colpito pesantemente alcune centrali nucleari direttamente e indirettamente con l'onda distruttrice dello tsunami. Questa è la grande debolezza del nucleare, si produce molta energia, si investe su di essa risorse e aspettative, ma inevitabilmente ci si trova ad affrontare gravi problemi di approvvigionamento energetico difficilmente risolvibili negli anni, impossibili da risolvere a stretto giro di tempo. Razionamento, soprattutto risparmio è quello che le autorità giapponesi impongono/suggeriscono ai propri cittadini. Abbassare i termostati casalinghi, aziendali, indossare abiti più pesanti anche nei luoghi chiusi privati e pubblici.
Ma il benessere conosciuto e apprezzato non vuole far sconti alle contingenze. I giapponesi si arrangiano per proprio conto per quello che il governo non è in grado di dare. Ecco che all'improvviso crescono le offerte di stufe a cherosene ed ecco il boom del combustibile per farle funzionare. Dopo un picco nelle vendite di cherosene del 2002, in Giappone si è vista un veloce declino fino al  2010. Le vendite di cherosene sono diminuite più del 30 per cento nel 2010 rispetto all'anno fiscale 2002. Ma arriva all'improvviso il terremoto che ravviva inopinatamente il mercato asfittico. Adesso l'industria fa fatica a produrre stufe, i mercanti pubblicizzano il prodotto a spron battuto, le richieste sono alte. Qualcuno si spinge oltre la 'decenza' raccontando che il proprio carburante è ecologico, l'eco-kerosene che puzza di meno rispetto a quelli del passato. Tutto il mondo è paese. Quando si legge da qualche parte il prefisso 'eco' si deve immediatamente alzare le antenne e gli schermi protettivi come la se fossimo sulla nave spaziale di Strar Trek, arriva sicuramente la grane bordata di fregature. Grandi negozi vendono stufe in quantità, i fornitori di energia sono ben pronti per far arrivare a casa, anche con ordini via web, le taniche di cherosene da 18 litri a  4.200 yen (40,3 euro circa) comprensivi di tasse e spese di spedizione, circa il doppio del prezzo del cherosene 'normale'. 2,23 euro al litro. Baby, è il mercato!

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3 commenti:

  1. Altro segno del collasso in atto.
    Ma c'è n'è uno di segno positivo.
    Jane Goodall,(la signora dei gorilla)
    nominata Gran Ufficiale della Repubblica Italiana.( da ecoblog .it)

    Marco Sclarandis

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  2. Alcuni giorni fà mi sono divertito a fare alcune previsioni di consumi energetici al dicembre 2020.
    Data la grande stima che ho nei tuoi confronti Massimo, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi.
    Sono stato troppo ottimista ?

    Un grazie per le informazioni che periodicamente ci regali ed un cordiale saluto Claudio Bini
    Previsioni al 31-12-2020 fatta lunedì 21-11-2011

    1) consumi petrolio < 50 milioni di tonnellate / anno ( 2010 = 73,5 milioni )
    2) consumi metano < 40 miliardi di metri cubi / anno ( 2010 = 83 miliardi )
    3) consumi energia elettrica circa 400 TWh / anno ( 2010 = 330 TWh )
    4) % rinnovabile energia elettrica su totale > 50 % ( 2010 = 20,1 % )
    5) penetrazione energia elettrica su totale energia consumata > 50 % ( 2010 = 33 % )
    6) vendita auto elettriche sul totale > 50 % ( 2010 = 0,02 % )
    7) parco auto elettriche > 15 % sul totale ( 2010 = 0,0001 % )

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  3. Grazie Claudio. Francamente non so dirti quale sarà la situazione fra due anni quindi ancor meno fra otto. Ho l'impressione che ci troveremo a breve in un periodo di transizione, ripensamenti, revisioni, cambiamenti repentini. Quello che sappiamo oggi del nostro presente è incompleto e per questo è difficile per me sviluppare un'idea di quello che sarà il futuro. Per quanto riguarda i veicoli elettrici sono certo che la percentuale aumenterà sensibilmente specialmente per i mezzi da lavoro.

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