Un articolo su Actu-Environnement, sito francese che si dedica all'informazione ambientale, dal titolo Veicoli a idrogeno: l'industria francese a un punto morto? tratta la questione dell'idrogeno per la trazione non sembra avere un futuro.
Secondo i produttori, le automobili ad idrogeno sono già pronte, ma a differenza dei veicoli elettrici puri a batteria, per i quali le infrastrutture e i costi dell'energia sono a posto, lo sviluppo dell'idrogeno inciampa soprattutto sulla mancanza di proposte sulla distribuzione del carburante idrogeno. Anche se è improprio parlare di carburante poiché l'articolo si basa sull'utilizzo dell'idrogeno nelle celle a combustibile, una tecnologia nella quale l'idrogeno non viene bruciato ma serve a produrre energia elettrica con una apparecchiatura catalizzatrice (fuel cell, cella a combustibile) quando si combina con l'ossigeno dell'aria.
Secondo i produttori, le automobili ad idrogeno sono già pronte, ma a differenza dei veicoli elettrici puri a batteria, per i quali le infrastrutture e i costi dell'energia sono a posto, lo sviluppo dell'idrogeno inciampa soprattutto sulla mancanza di proposte sulla distribuzione del carburante idrogeno. Anche se è improprio parlare di carburante poiché l'articolo si basa sull'utilizzo dell'idrogeno nelle celle a combustibile, una tecnologia nella quale l'idrogeno non viene bruciato ma serve a produrre energia elettrica con una apparecchiatura catalizzatrice (fuel cell, cella a combustibile) quando si combina con l'ossigeno dell'aria.
La reazione chimica può essere riassunta come segue: 2H2 + O2 -> 2 H2 O. L'auto emette solo vapore acqueo. Non ci sono emissioni di ossidi (CO2, NO2, SO2), o polveri sottili, cicli aromatici, particelle volatili varie ecc., ma il problema consiste nel fatto che non esiste alcuna rete di distribuzione di idrogeno nel territorio francese, per questo il settore è in stallo e potrebbe rimanere tale per molto tempo.
In realtà le auto a fuel cell non si possono considerare veicoli del tutto "puliti" (afferma l'articolista) o 'carbon-free ". Infatti, la produzione di idrogeno si basa attualmente sul gas naturale, che genera emissioni di CO2. Sarebbe differente se la sua produzione fosse più rispettosa dell'ambiente basandosi sulle energie rinnovabili e il sequestro dell'anidride carbonica seguente. Anche il sequestro del dell'anidride carbonica, a mio avviso, porta ad aggiungere un ulteriore problema ai problemi già esistenti.
La conclusione e questa. Il governo francese sostiene in primo luogo lo sviluppo dei veicoli elettrici. Il motivo? L'energia è prodotta principalmente con il nucleare intestino, francesen che viene definito anch'esso (erroneamente) "carbon-free"
La conclusione e questa. Il governo francese sostiene in primo luogo lo sviluppo dei veicoli elettrici. Il motivo? L'energia è prodotta principalmente con il nucleare intestino, francesen che viene definito anch'esso (erroneamente) "carbon-free"
Sappiamo bene che il nucleare non è carbon free, comunque, e a mio avviso niente vieterebbe di sviluppare in Francia la produzione di idrogeno per idrolisi con l'energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari. Perché non lo si fa? Per vari motivi. Perché non è conveniente. Anche perché le fuel cell sono una tecnologia più complicata e mono stabile delle batterie, senza dimenticare che sono da considerare elettriche anche le auto che hanno a bordo le fuel cell. Perché le 'stazioni' di ricarica dei veicoli elettrici le abbiamo tutti noi in casa, una semplice presa elettrica, mentre le stazioni di carburante idrogeno sono da creare e costano una cifra notevole e gli investimenti per realizzare una rete nazionale sono del tutto sproporzionati rispetto a quelli necessari per le auto al 100% elettriche. Infine l'idrogeno è una 'bestia' poco controllabile sia nelle stazioni di carburante sia nelle bombole dei veicoli stradali.
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Cosa ne pensa invece di reformer dal Metanolo?
RispondiEliminaMetanolo sintetizzato tramite energie rinnovabili?