Nel Regno Unito viene considerata povera energeticamente quella famiglia che deve spendere più del 10 % del proprio reddito per riscaldare adeguata,mente la propria abitazione, 21°C negli ambienti della zona giorno e 18°C nelle altre stanze.
Ebbene le famiglie povere energeticamente sono salite numericamente del 22 % dal 2008 al 2009.
Nel 2009, vi erano circa 5,5 milioni di famiglie povere di carburante nel Regno Unito, in aumento rispetto ai 4,5 milioni del 2008, secondo il DECC (Department of Energy & Climate Change) descritto nel Annual Report on Fuel Poverty Statistics 2011 pubblicato ieri.
In Inghilterra invece vi erano circa 4,0 milioni di famiglie povere in crescita confrontati ai 3,3 milioni nel 2008.
La causa? Naturalmente, la crescita non positiva del numero di poveri è data dall'aumento del prezzo del carburante, 14% del gas e 5 % dell'energia elettrica.
Le proiezioni indicano un probabile aumento a 4,1 milioni di famiglie povere energeticamente in Inghilterra per il 2011... poi si vedrà.
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e se il minore consumo fosse dovuto ad un migliore isolamento ?
RispondiElimina21°C !??
RispondiEliminaSe fosse un miglior isolamento sarebbe un bene, facilmente rilevabile dalle statistiche sugli investimenti in questo tipo di attività. Ho forti dubbi che sia così.
RispondiEliminaInquietante ma ben rappresentativa l'immagine dell'opera di Hopper a corredo del post. Complimenti, Massimo, per la trattazione di variegati e interessanti argomenti nell'intero blog. Concordo però in parte con l'anonimo: un maggior costo non dovrebbe spingere gli utenti a ridurre o limitare i consumi? Meno risorse potrebbe indurre a una decrescita dei consumi? Grazie della tua opinione.
RispondiEliminaGrazie Piana C.. In effetti il quadro trasmette una sensazione di freddo anche se apparentemente rappresenta un giornata di sole, forse più interiore (solitudine) che ambientale.
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